mercoledì 17 luglio 2013

Cattive notizie

[...] quest'anno la Cina registrerà il tasso di crescita economica più basso dal 1990. E secondo uno studio di S&P il 90% delle maggiori aziende cinesi quest'anno taglierà per la prima volta gli investimenti.
"Una crisi della crescita cinese - scrive il settimanale tedesco Spiegel - avrebbe conseguenze su tutto il mondo".


Non avrebbe, avrà.
Arriveranno tempi ancor più bui di adesso.


11 commenti:

  1. Mi sa che il mondo tornerà a imparare a fare a meno della Cina, come avveniva in passato. Gli investitori torneranno (magari, forse, probabilmente, può darsi) a investire sulle risorse locali e a valorizzare il lavoro delle maestranze di casa loro, senza delocalizzare in una nazione dove i costi sono ridotti semplicemente perché la vita umana vale meno di zero.

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  2. E d'altronde era impensabile che quel gigante continuasse a crescere con quelle percentuali. Una crisi cinese, una grave crisi, sarebbe anche una crisi del suo sistema politico, e non oso pensare quello che potrebbe succedere.

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  3. Il mio può sembrare un discorso un briciolino razzista, oltre che cinico, ma... il mondo non ha bisogno della Cina. La dimostrazione sta nel fatto che quando la Cina se ne stava chiusa nel suo guscio il mondo andava avanti lo stesso. Basta convincere gli investitori dalle nostre parti che la delocalizzazione selvaggia in Cina non porta alcun vantaggio a lungo termine, e lasciarli tornare a rinchiudersi nel loro guscio. Mi accusino pure di xenofobia, adesso, ma questo è un dato di fatto, non una mia opinione personale.

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  4. Qualcuno dica agli stronzi come Minkionne che è ora di dar lavoro alla gente del proprio paese e non a schiavi pagati con una ciotola di riso bollito al giorno.

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  5. Vuoi dire che saremo pagati con una ciotola di riso al giorno?

    Buona giornata Dalle ;-))

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  6. tremano gli Usa visto la Cina tiene lo zio Sam per le ball!

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  7. @Bakkran, @Feisternap: pensare di fare a meno della Cina equivalee a pensare che tutti ritorneremo a usare i cavalli come mezzo di trasporto, non solo è impossibile, è anche utopistico
    @Alberto: politicamente si inventeranno qualcosa, la Cina è capace di cambiamenti epocali, ce l'ha già dimostrato
    @Mobbasta: lo sanno già, sin che va (e mi sa che non andrà a lungo) ha le gambe
    @Tina: no, che probabilmente diminuiranno le ciotole di riso, per tutti
    @Ernest: essì, e lo tiene bello stretto

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    1. (Parlo anche a nome di Feisternap, che è un mio amico - mannagg' agli amici che commentano come me a mia insaputa!) L'Europa ha le gambe solide, la Cina cammina su altissimi, fragili trampoli. Da un patatrac della Cina l'Europa si riprenderà assai più in fretta di nazioni come gli USA che ultimamente hanno preso a dipendere dalla Cina come bambini piccoli dalla loro mamma. (E starebbe loro pure bene, aggiungo.) Quanto al tornare a usare i cavalli: be', ci toccherà, dato che tra pochissimi anni l'infrastruttura tecnologica che abbiamo pompato, dopato e steroidizzato finora collasserà sotto il suo stesso peso. Complice anche la caduta della Cina, già. Saremo spinti a rivalutare l'uomo nei confronti del Dio Denaro, schiaffando quest'ultimo in sottofondo. Cinico? Forse. Pessimista? Sì, ma "pessimista" è come gli ottimisti definiscono un realista. Scusa per questo pippone astronomico in un commento. :-)

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    2. Sono commossa dai tuoi ideali e dal vigore con cui li enunci, anch'io ero come te quarant'anni fa, convinta che il "bene" avrebbe, alla fine, trionfato.
      Dopo innumerevoli prove del contrario, e un notevole numero di libri di storia letti, ho capito che è bello sognare, però prima o poi bisogna fare i conti con la realtà, anche se non piace.

      Non scusarti, il tuo non è un pippone, si chiama confronto ed è l'unico modo per tenere il cervello vivo ed agile, altrimenti si diventa autoreferenziali e ci si spegne.

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    3. L'ho definito pippone solo per la lunghezza. Era, in pratica, una "commentessa" (fa coppia con le articolesse). Ideale? Naah. Sono stato tutto meno che idealista: ho previsto una catastrofe con la speranza di aver esagerato. Una catastrofe del genere sarebbe salutare per l'uomo, comunque.

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    4. A proposito della catastrofe salutare mi viene in mente ciò che rispose Maurice Chevalier a chi gli chiedeva com'era vivere in età avanzata: “La vecchiaia non è così male se considerate le alternative.”

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