martedì 31 gennaio 2012

E io pago!

Ieri sera non credevo alle mie orecchie quando ho sentito Mentana annunciare un taglio di 1.300 euro agli stipendi degli "onorevoli". E infatti trattasi solo di un giochillo contabile, in quanto avranno un aumento di 1.300 euro a causa della diversa tassazione. Cioè: 1.300-, 1.300+, differenza = 0.
Per restare in argomento, su AgoraVox c'è un articolo che racconta della nuova inchiesta del think-thank Vision:
[...] il Parlamento italiano è il più caro d'Europa. Ci costa più di quello tedesco, quello francese, quello inglese e quello spagnolo messi assieme. [...] stipendi di Deputati e Senatori [...] 1/4 del totale. [...] Il costo per il personale di servizio rappresenta quasi la metà del totale, con "stenografi o commessi che individualmente arrivano, al massimo dell’anzianità, ad avere stipendi superiori ad alcune delle più alte cariche dello Stato.
"Ad ogni cittadino italiano, il Parlamento costa tre volte di più (27,15 euro) che in Francia (8,11), quasi sette volte più che in Inghilterra (4,18) e dieci volte più che in Spagna (2,14 pro capite)".
[...] negli ultimi 6 anni, in piena "battaglia anti-casta", il Parlamento [
italiano ha avuto] un tasso di crescita senza eguali, parliamo del 75%, contro il 20 della Germania, il 12,6 dell'Inghilterra, il 7 della Spagna ed il 5,5 della Francia.

Giornalettismo

lunedì 30 gennaio 2012

Di notte, in libreria

A me è piaciuto moltissimo, sia per i protagonisti che per la spettacolare animazione in stop motion. Ciliegina sulla torta: la musica di sottofondo (qualcuno sa dirmi il nome del brano? grazie)



(visto su Happy blog)

venerdì 27 gennaio 2012

Microonde

Robe da NON mettere nel microonde:


(visto su Giornalettismo)


Roba (apposita) da mettere nel microonde:


(visto su Giornalettismo)

giovedì 26 gennaio 2012

Social spamming

Un mese fa mi arriva una e-mail da Facebook: Ciccio Formaggio si è iscritto a Facebook, unisciti ai suoi amici!
Come si dice dalle mie parti, al sarà stai mis a bàlia, cioè mai sentito nominare prima.
Cancello l'e-mail.
Dopo un po’ Facebok mi ricorda che non ho ancora "amicato" Ciccio Formaggio.
Clicco su "non rompete più le cosiddette" e da allora Facebook mi ha lasciato in pace.
Due settimane fa mi arriva un'e-mail da LinkedIn: Ciccio Formaggio si è iscritto a LinkedIn, vieni anche tu con lui!
Cancello l'e-mail.
Dopo un tot di giorni LinkEdIn mi scrive: ehi, non hai cliccato sul link di Ciccio Formaggio che ti abbiamo inviato, clicca subito!
Rispondo a LinkEdIn: dannazione, piantatela di rompermi le scatole, non so manco chi è ‘sto Ciccio Formaggio. Glielo dico anche in inglese (tradotto da Google: damn it, stop it to break the boxes, do not even know who this Ciccio Formaggio), sia mai che altrimenti facciano finta di non capire.
Se mi scrive ancora qualcuno per dirmi qualcosa di Ciccio Formaggio, gli faccio il malocchio al server di posta.

mercoledì 25 gennaio 2012

Carceri da privatizzare

Dopo i taxi, le farmacie, i notai, le edicole e varie tariffe, anche la galerà sarà liberalizzata.
Non per i detenuti, ovviamente.
Cioè, i privati potranno costruire e gestire (tranne per la custodia) nuove prigioni.
Cito Crisis: «Riuscite ad immaginare cosa significa ciò in Italia, con infiltrazioni mafiose a tutti i livelli ed in special modo nell'edilizia? Che le carceri saranno gestite dai delinquenti. Quelli di serie A, naturalmente, perché quelli di serie B saranno il "prodotto", ovvero coloro su cui si farà business. Un tot a carcerato. E il carcere, naturalmente, dovrà essere sempre pieno altrimenti non conviene: non buttate più cartacce per terra, mi raccomando.»
Non solo: «è fatto obbligo di far partecipare le banche alla spartizione della torta. Torta di denaro pubblico, perché è sempre lo Stato che paga.»

http://www.gianfalco.it/

martedì 24 gennaio 2012

Riciclar danzando

A Vienna si è tenuto un flashmob per insegnare la raccolta differenziata: sulle note di un valzer, i ballerini hanno gettato spazzatura diversa nel contenitore dedicato, così da poterla riciclare.



lunedì 23 gennaio 2012

(s)grandeur

Gongolando riporto integralmente un articolo di Affaritaliani:

Tira davvero brutta aria per il Napoleone de' noantri, il De Gaulle da strapazzo a cui piacciono le pose da bullo. A noi non è mai piaciuto Sarkozy, la sua politica muscolare in casa e le politiche neocolonialiste in Libia, la sua goffa mondanità al fianco di una moglie arrampicatrice e i sogni un po' tardivi di grandeur. E men che meno ci è piaciuta la gestione della crisi al seguito di Merkel e l'atteggiamento nei confronti dell'Italia, sempre con quella superiorità francese che sta così sulle balle a noi italiani.
Grondiamo quindi di soddisfazione nel mettere in fila le sventure del Presidente francese, la cui parabola politica sembra declinare. La prima cosa che ci fa sorridere di piacere è apprendere che l'asta dei titoli francesi a medio e lungo termine non è andata benissimo e segue il recente declassamento della Francia che ha perso la tripla A di Standard & Poor's.
La speranza è che ora Parigi la smetta di fare la prima della classe, la scolaretta al primo banco che alza sempre la mano quando la professoressa Merkel fa l'appello, tanto più che grazie a un fuori onda (non è solo Berlusconi a fare gaffe) i tedeschi ora sanno cosa pensa davvero Sarkozy delle rigidità tedesche.
Infine il miele dei sondaggi, che danno il Presidente uscente in netto ritardo sullo sfidante Hollande. Forse è per tutti questi motivi che - come riferiscono alcuni ben informati - c'è un'ultima tegola che starebbe per cadere su Sarkozy, e cioè che Madame Carla starebbe per mandarlo a quel paese (forse perché sente puzza di sconfitta elettorale). Ma se Sarkozy ci riflette questa è forse l'unica buona notizia perché, coma ha detto una volta Eric Clapton che l'ha frequentata, quando una donna come Carla Bruni ti lascia, in verità ti fa un piacere.

venerdì 20 gennaio 2012

Re(li)gione Lombardia

Copiato/incollato dal sito UAAR: E’ stato consegnato, martedì scorso, il primo crocifisso da esporre nei locali della Regione Lombardia sulla base della recente legge che li impone in tutti gli uffici pubblici lombardi. La legge aveva stanziato ben 2.500 euro per produrre circa 600 crocifissi. A promuovere l’iniziativa e a donare il primo esemplare, il consigliere leghista Alessandro Marelli. Curiosamente, il crocifisso in questione è simile alla Croce del Campo, detta anche Orifiamma, il cui originale risalente al XIII secolo venne posto sul Carroccio delle truppe della Lega Lombarda. Marelli dice orgoglioso di averlo pagato di tasca sua. E’ infatti appassionato del periodo, noto per prendere parte a rievocazioni di battaglie medievali. In cui figura, manco a dirlo, con spada e armatura: un perfetto miles Christi.

In Svizzera, invece, le Chiese tuonano contro i siti internet che offrono servizi per lo sbattezzo. Nei paesi germanofoni ogni cittadino deve pagare una tassa per la sua religione, e se vuole essere sollevato dal tributo deve compilare un formulario che ne certifichi l’uscita. E’ la pratica del “Kirchenaustritt”, traducibile come sbattezzo formale.

I have a dream: che la Svizzera invada e conquisti la Lombardia.





giovedì 19 gennaio 2012

Righiniamoci

Premessa: noi vendiamo anche prodotti fabbricati da una multinazionale americana; la telefonata che segue è avvenuta tra me e il dottor ingegner Xxxxx, aka Giovanni, responsabile qualità di una grande società italiana, nostra cliente.

io: pronto?
G.: ciao, D., sono Giovanni di BrancoDiScassamaroni
io: ehilà, ciao! come stai?
G.: bene, grazie e tu?
io: bene, grazie
G.: senti, volevo dirti una cosa riguardo i certificati dei cacchifritti americani che ci mandi
io: ti ascolto
G.: dovresti avvisare il produttore che i certificati così non vanno bene
io: come mai?
G.: ecco non sono... a posto
(mepensa: cosa cazzarola c'è che non va bene?)
io: in che senso?
G.: ne hai sottomano uno?
(mepensa: sì, è qui davanti a me, incorniciato e con un lumino acceso davanti, a imperituro ricordo)
io: per favore, dimmi il numero di lotto, così apro il file giusto
G.: perché, vedi, i dati...
io: scusa, mi dici il numero di lotto?
G.: ah, sì, 857634897GHJUR
io: ...
G.: dicevo, i dati possono mandare in confusione
io: quali dati?
G.: i valori previsti e quelli risultanti
io: ah
G.: sì, perché non hanno il riquadro
io: ...
G.: cioè, i valori non sono messi dentro a un quadretto
(mepensa: San Lerilerà portami via di qua)
io: scusa, Giovanni, non capisco
G.: hai presente i fogli di Excel, con le righine orizzontali e verticali?
io: sì
G.: ecco, sul certificato le righine non ci sono
(mepensa: sono tutte nel tuo cervello al posto delle sinapsi)
io: ...
G.: perché, se ci fossero le righine, sarebbero più facili da leggere
(mepensa: San Lerilerà porta via lui di qua)
io: hai ragione
G.: quindi, potresti segnalare la cosa al produttore, così nei prossimi certificati ci mettono le righine
(mepensa: ma assolutamente no! figggurati se gli chiedo una simile stronzata! e, se anche gliela chiedessi, figggurati se questi modificano i loro certificati per inserire le righine)
io: certo, Giovanni, gli mando subito un'e-mail, non so però se e quando applicheranno quanto hai richiesto
G.: beh, se mettono le righine bene, altrimenti pazienza
io: ...
G.: tanto i certificati sono validi e corretti anche così
(mepensa: e allora perché mi hai telefonato, emerita testa di tomarello?)
io: va bene, Giovanni, ti terrò informato
G.: grazie, sei sempre gentilissima, ciao!
io: grazie a te, ciao!

Dopodiché sono andata alla macchinetta e ho preso una cioccolata forte e super zuccherata perché avevo bisogno di conforto.

mercoledì 18 gennaio 2012

Cammina cammina

Perfettamente inutile ma bello (e con potenzialità grafiche immense).



(Visto su Giornalettismo)

martedì 17 gennaio 2012

Se va tutto bene, siamo rovinati

Dopo aver letto il post di Ernest sulle spese militari della Grecia in Francia e Germania (nonché delle nostre) mi son fatta delle domande:
1) il "salvataggio" della Grecia, è stato attuato nello stile "qui quattrini qui cammello"? Cioè, la BCE ha "aiutato" la Grecia a patto che poi si desse lavoro ai bravi della classe?
2) dato che ormai solo la Germania è "brava", avrà ancora la forza per dettar legge in Europa?
3) visto che il PIL tedesco è sceso nell'ultimo quadrimestre 2011 dello 0,25%, per quanto rimarrà "brava"?
Dopodiché, le mie domande han preso un'altra direzione, e cioé:
4) se Monti è il salvatore della Patria, com'è che lo spread non scende, anzi spesso sale?
5) se Monti è il salvatore della Patria, com'è che la Borsa è una continua altalena (verso il basso)?
Al che, last but not least, altre domande mi sono baluginate nel cervello:
6) visti i risultati, par evidente che Monti NON sia il salvatore della Patria, pertanto quanto tempo resterà al timone prima che lo facciano fuori?
7) chi prenderà il suo posto?


lunedì 16 gennaio 2012

Un reggiseno bestiale

Essential News, sempre attento alle notizie che contano, ha pubblicato un articolo che mi pare doveroso riportare integralmente, foto compresa:
«L’emittente russa RT-TV Novosti dà notizia del crescente utilizzo nella Repubblica di Yakutia, in Siberia, di reggiseni per le vacche. Gli indumenti, foderati di pelle di coniglio, hanno lo scopo di tenere le mammelle bovine al calduccio quando le temperature invernali – che nella zona, tra le più fredde del pianeta, possono toccare i meno 55 °C – rischierebbero di trasformare il latte vaccino direttamente in gelato, senza passare per la mungitura. “L’intimo”, di forma triangolare, è tenuto in posizione da lacci posti sulla schiena e sotto la coda dell’animale.»


venerdì 13 gennaio 2012

Utonto forever

From: collegaG
To: Dalle8alle5
Sent: Wednesday, January 11, 2012 10:04 AM
Subject: posta
Mi servirebbero i dati di accesso al mio account di posta in entrata e quelli del server di posta in uscita da mettere in Outlook sul nuovo portatile piccolo così posso controllare la posta anche quando non sono in ufficio

From: Dalle8alle5
To: collegaG
Sent: Wednesday, January 11, 2012 10:28 AM
Subject: Re: posta
- posta in entrata (POP3)
tuo username: collegaG@nomeditta.com
password: 00K5p18A27Wj (case sensitive)
- posta in uscita (SMTP)
server, username e password della connessione che usi per collegarti alla Rete quando sei fuori sede

From: collegaG
To: Dalle8alle5
Sent: Wednesday, January 11, 2012 11:06 AM
Subject: Re: posta
> - posta in uscita (SMTP)
> username e password dipendono da che connessione
> usi per collegarti alla Rete
intendo usare quelli dell'ufficio anche quando sono fuori sede, puoi darmeli?

From: Dalle8alle5
To: collegaG
Sent: Wednesday, January 11, 2012 11:33 AM
Subject: Re: posta
non puoi usare quelli dell'ufficio se non sei in ufficio

From: collegaG
To: Dalle8alle5
Sent: Wednesday, January 11, 2012 1:00 PM
Subject: Re: posta
posso, sono autorizzato dalla Direzione

From: Dalle8alle5
To: collegaG
Sent: Wednesday, January 11, 2012 1:25 PM
Subject: Re: posta
Ah, be’ se sei autorizzato dalla Direzione cambia tutto.
Però devi trovare un cavo adatto.

From: collegaG
To: Dalle8alle5
Sent: Thursday, January 12, 2012 9:56 AM
Subject: Re: posta
> cavo adatto
cioè?

From: Dalle8alle5
To: collegaG
Sent: Thursday, January 12, 2012 11:53 AM
Subject: Re: posta
non me ne intendo di cavi, senti quelli del CED e, tanto che ci sei, chiedi a loro l’SMTP

E' da ieri che immagino l'auto di collegaG con sopra un gigantesco rocchetto di legno, con arrotolati sopra millemila metri di cavo che si srotola e si arrotola secondo necessità.
Nonché la faccia di quelli del CED quando gli ha detto cosa voleva.


giovedì 12 gennaio 2012

Passate le feste, non gabbati li santi

C'era una volta un decreto che prevedeva di "spostare"  le feste patronali, "così si lavora di più e si fanno meno ponti, per rilanciare l'economia", (ha ha ha ha ha ha) dissero i geni del governo silviesco.
Però, c'è sempre un però, la stessa norma prevedeva ci fosse un ulteriore decreto entro il 30 novembre (di ogni anno?) per decidere a quando "spostare" le varie festività del santo patrono: alla «prima domenica immediatamente successiva (oppure, in alternativa, al venerdì precedente o al lunedì successivo)».
Bon, a oggi il decreto non è stato emesso, quindi le feste patronali restano festività, cioè giornate non lavorative, nel giorno in cui lo sono sempre state, da anni e anni.
Non ho capito se ciò vale solo per il 2012 o per l'eternità.
Considerando l'andazzo, e di cosa sono capaci i Rapaci Bigotti, mi sa la seconda.

http://massimocavezzali.blogspot.com/2011/09/cavezzali-san-stronzo.html













mercoledì 11 gennaio 2012

Sorpresa sorprendente

Dopo il can can mediatico sugli evasori di Cortina e i successivi auto incensamenti dell'Agenzia delle Entrate sulla propria (futura) abilità a stanare chi non paga le tasse, salta fuori che:
«L'Agenzia delle entrate negli ultimi anni ha sostanzialmente abbandonato i controlli su scontrini e ricevute. Nel 2010 gli accessi finalizzati alla verifica della corretta emissione di tali documenti e degli altri obblighi strumentali [sono in] calo rispetto al 2009 di oltre il 700%. Se si fa il raffronto con il periodo 2006-2007 il calo è dell'ordine del 2.000%».
Nel dettaglio:
nel 2006, 73.155 controlli;
nel 2007, 84.091 controlli;
nel 2008, 66.785 controlli;
nel 2009, 34.776 controlli;
nel 2010,   4.788 controlli.
Ovvio che ci sia stata (c'è?) una precisa volontà politica in questo, mica i finanzieri decidono di loro sponte cosa fare e cosa non fare quando la mattina arrivano in ufficio.
Torta finita, a noi che - volenti o nolenti - paghiamo le tasse ci hanno preso in giro per il culo.
Il che non è una novità, purtroppo.
E, ancora peggio, IMHO, continuano e continueranno a farlo.
http://www.insertosatirico.com/2012/01/un-giorno-dordinaria-follia.html

martedì 10 gennaio 2012

Browser alternativo: Pale Moon

Nei giorni scorsi, da casa, ho gironzolato un po' in Rete alla ricerca di un browser dato che, come detto, non ne potevo proprio più di Firefox.
Ho trovato un elenco qui, e ho scelto Pale Moon (versione 3.6.28) perché, cito, PaleMoon è [...] Firefox più leggero, veloce e ottimizzato.
Inoltre accetta tutti gli addons di Firefox e l'aspetto grafico è preciso identico a quello di Firefox 3.x.xx.
C'erano anche altri browser: quello open source da cui è stato tratto Chrome e una versione (non ho capito fatta da chi) leggera di IE, più vari ed eventuali; Opera l'ho scartato in quanto gli addons sono davvero pochini rispetto a quelli di Firefox.
Unico neo di Pale Moon è che prima di installarlo bisogna verificare se il proprio processore è nell'elenco di quelli supportati (in home page, alla voce "Minimum system Requirements", si trova il link).
Per sapere che cacchio di processore c'è sul mio pc, ho usato un vecchissimo software free - Everest, ex Aida32 - che mi tengo caro come pochi e che è in grado di fornire informazioni sulle componenti hardware e software del computer; purtroppo da anni Everest è diventato a pagamento (anche se si può ancora, ma non si sa per quanto, trovare in Rete - p.es. su pc-facile - l'ultima versione aggratis, risalente al 2005 ma perfettamente funzionante).
Per ora, sono molto soddisfatta di Pale Moon, va davvero alla grande!
Se continua così, presto lo adotterò anche in ufficio.

lunedì 9 gennaio 2012

Tregua di Natale

Prima di vedere il documentario di History Channel "La storia dell'albero di Natale" (download qui), non sapevo della "Tregua di Natale" verificatasi nel 1914, durante la prima guerra mondiale.
Wikipedia racconta egregiamente la vicenda, comprese la rabbia dei comandi e le conseguenze che ne derivarono, però preferisco riportare la lettera, che ho trovato sul sito www.lagrandeguerra.net, di un soldato che visse in prima persona la vicenda:

"Janet, sorella cara, sono le due del mattino e la maggior parte degli uomini dormono nelle loro buche, ma io non posso addormentarmi se prima non ti scrivo dei meravigliosi avvenimenti della vigilia di Natale. In verità, ciò che è avvenuto è quasi una fiaba, e se non l'avessi visto coi miei occhi non ci crederei. Prova a immaginare: mentre tu e la famiglia cantavate gli inni davanti al focolare a Londra, io ho fatto lo stesso con i soldati nemici qui nei campi di battaglia di Francia! Le prime battaglie hanno fatto tanti morti, che entrambe le parti si sono trincerate, in attesa dei rincalzi. Sicché per lo più siamo rimasti nelle trincee ad aspettare.
[...]
Ma quando la sera è scesa sulla vigilia, la sparatoria ha smesso interamente. Il nostro primo silenzio totale da mesi! Speravamo che promettesse una festa tranquilla, ma non ci contavamo. Di colpo un camerata mi scuote e mi grida: 'Vieni a vedere! Vieni a vedere cosa fanno i tedeschi!' Ho preso il fucile, sono andato alla trincea e, con cautela, ho alzato la testa sopra i sacchetti di sabbia. Non ho mai creduto di poter vedere una cosa più strana e più commovente. Grappoli di piccole luci brillavano lungo tutta la linea tedesca, a destra e a sinistra, a perdita d'occhio. Che cos'è?, ho chiesto al compagno, e John ha risposto: 'alberi di Natale!'. Era vero. I tedeschi avevano disposto degli alberi di Natale di fronte alla loro trincea, illuminati con candele e lumini.
E poi abbiamo sentito le loro voci che si levavano in una canzone: 'stille nacht, heilige nacht…'. Il canto in Inghilterra non lo conosciamo, ma John lo conosce e l'ha tradotto: 'notte silente, notte santa'.
Non ho mai sentito un canto più bello e più significativo in quella notte chiara e silenziosa. Quando il canto è finito, gli uomini nella nostra trincea hanno applaudito. Sì, soldati inglesi che applaudivano i tedeschi! Poi uno di noi ha cominciato a cantare, e ci siamo tutti uniti a lui: 'the first nowell the angel did say…'. Per la verità non eravamo bravi a cantare come i tedeschi, con le loro belle armonie. Ma hanno risposto con applausi entusiasti, e poi ne hanno attaccato un'altra: 'o tannenbaum, o tannenbaum…'. A cui noi abbiamo risposto: 'o come all ye faithful…'. E questa volta si sono uniti al nostro coro, cantando la stessa canzone, ma in latino: 'adeste fideles…'.
Inglesi e tedeschi che s'intonano in coro attraverso la terra di nessuno! Non potevo pensare niente di più stupefacente, ma quello che è avvenuto dopo lo è stato di più. 'Inglesi, uscite fuori!', li abbiamo sentiti gridare, 'voi non spara, noi non spara!'.
Nella trincea ci siamo guardati non sapendo che fare. Poi uno ha gridato per scherzo: 'venite fuori voi!'. Con nostro stupore, abbiamo visto due figure levarsi dalla trincea di fronte, scavalcare il filo spinato e avanzare allo scoperto. Uno di loro ha detto: 'Manda ufficiale per parlamentare'. Ho visto uno dei nostri con il fucile puntato, e senza dubbio anche altri l'hanno fatto - ma il capitano ha gridato 'non sparate!'. Poi s'è arrampicato fuori dalla trincea ed è andato incontro ai tedeschi a mezza strada. Li abbiamo sentiti parlare e pochi minuti dopo il capitano è tornato, con un sigaro tedesco in bocca! Nel frattempo gruppi di due o tre uomini uscivano dalle trincee e venivano verso di noi.
Alcuni di noi sono usciti anch'essi e in pochi minuti eravamo nella terra di nessuno, stringendo le mani a uomini che avevamo cercato di ammazzare poche ore prima. Abbiamo acceso un gran falò, e noi tutti attorno, inglesi in kaki e tedeschi in grigio. Devo dire che i tedeschi erano vestiti meglio, con le divise pulite per la festa. Solo un paio di noi parlano il tedesco, ma molti tedeschi sapevano l'inglese. Ad uno di loro ho chiesto come mai. 'Molti di noi hanno lavorato in Inghilterra', ha risposto. 'Prima di questo sono stato cameriere all'Hotel Cecil. Forse ho servito alla tua tavola!' 'Forse!', ho risposto ridendo. Mi ha raccontato che aveva la ragazza a Londra e che la guerra ha interrotto il loro progetto di matrimonio. E io gli ho detto: 'non ti preoccupare, prima di Pasqua vi avremo battuti e tu puoi tornare a sposarla'. Si è messo a ridere, poi mi ha chiesto se potevo mandare una cartolina alla ragazza, ed io ho promesso. Un altro tedesco è stato portabagagli alla Victoria Station.
Mi ha fatto vedere le foto della sua famiglia che sta a Monaco. Anche quelli che non riuscivano a parlare si scambiavano doni, i loro sigari con le nostre sigarette, noi il tè e loro il caffè, noi la carne in scatola e loro le salsicce. Ci siamo scambiati mostrine e bottoni, e uno dei nostri se n'è uscito con il tremendo elmetto col chiodo! Anch'io ho cambiato un coltello pieghevole con un cinturame di cuoio, un bel ricordo che ti mostrerò quando torno a casa. Ci hanno dato per certo che la Francia è alle corde e la Russia quasi disfatta.
Noi gli abbiamo ribattuto che non era vero, e loro. 'Va bene, voi credete ai vostri giornali e noi ai nostri'. E' chiaro che gli raccontano delle balle, ma dopo averli incontrati anch'io mi chiedo fino a che punto i nostri giornali dicano la verità. Questi non sono i 'barbari selvaggi' di cui abbiamo tanto letto. Sono uomini con case e famiglie, paure e speranze e, sì, amor di patria. Insomma sono uomini come noi. Come hanno potuto indurci a credere altrimenti? Siccome si faceva tardi abbiamo cantato insieme qualche altra canzone attorno al falò, e abbiamo finito per intonare insieme - non ti dico una bugia - 'Auld Lang Syne'. Poi ci siamo separati con la promessa di rincontraci l'indomani, e magari organizzare una partita di calcio.
E insomma, sorella mia, c'è mai stata una vigilia di Natale come questa nella storia? Per i combattimenti qui, naturalmente, significa poco purtroppo. Questi soldati sono simpatici, ma eseguono gli ordini e noi facciamo lo stesso. A parte che siamo qui per fermare il loro esercito e rimandarlo a casa, e non verremo meno a questo compito. Eppure non si può fare a meno di immaginare cosa accadrebbe se lo spirito che si è rivelato qui fosse colto dalle nazioni del mondo. Ovviamente, conflitti devono sempre sorgere. Ma che succederebbe se i nostri governanti si scambiassero auguri invece di ultimatum? Canzoni invece di insulti? Doni al posto di rappresaglie? Non finirebbero tutte le guerre?
Il tuo caro fratello Tom."


Due giorni dopo il documentario, mi è capitato (sincronicità!) di trovare il link di un film che raccontava, parecchio romanzata e compresa di bellissima fanciulla inesistente nella realtà, la storia di quella tregua.
Il film (del 2005) si intitola "Joyeux Noël - Una verità dimenticata dalla storia" e si può scaricare qui.