L'omino col golfino ormai c'ha la fissa di Detroit, sta per lasciare (ancor di più) a piedi le aziende dell'indotto piemontese dell'auto.
E non si sa quanti dipendenti, Fiat inclusa.
Qualcuno però, al contrario, pensa che il Piemonte è ”
un’area esplosiva, dove ci sono grandissime capacità”.
Il qualcuno
è Walter De Silva, responsabile design di Volkswagen.
Mica pizza e fichi, eh.
Tant'è che, con il supporto dell'Italdesign di Giorgetto Giugiaro, già passato armi e bagagli nel 2010 sotto l'ombrello tedesco, il 23 maggio c'è stato il
Technology Day, dove 30 aziende hanno mostrato ai vertici Volkswagen le proprie capacità di produzione nonché i progetti più innovativi nel settore auto.
Lo scopo dichiarato è quello di diventare fornitori di Volkswagen che, pare, abbia assai apprezzato.
Giusto per
non far polemica:
Volkswagen è [...] un gruppo che punta alla leadership mondiale, macina utili, infila un record di vendite dopo l’altro e solo nel 2011 ha pagato ai suoi dipendenti un bonus da 7500 euro. Ma questi risultati non piovono dal cielo. Sono scelte di politiche lungimiranti frutto di grandi investimenti sul prodotto e, appunto, di un rapporto virtuoso con le forze lavoro. A metà degli anni 90 il gruppo tedesco immatricolava in Europa più o meno lo stesso numero di auto di Fiat. Oggi ne vende quasi il quadruplo. Ogni anno investe in ricerca su nuovi modelli qualcosa come 20 miliardi di euro, dieci volte tanto rispetto a quanto fa Fiat.
Con buona pace dell'omino col golfino.
E speriamo che qualcosa succeda perché sono stato in questi giorni a Torino è non c'è una bella aria.
RispondiEliminaIo l'omino col golfino non ho mai capito come facciano a pagarlo così tanto, mi sembra un gran coglione.
RispondiEliminaMa non sarà che ci conviene farci invadere dai crucchi ?
RispondiEliminaecco sono anni che quell'ombrello aspetta...
RispondiElimina@Alberto: lo spero vivissimamente
RispondiElimina@Polly: è una domanda che mi sono posta anch'io, senza trovare risposta
@Giannitos: potendo scegliere, preferisco gli svizzeri
@Ernest: oh, sì... prima o poi, vedrai