mercoledì 30 maggio 2012

Fatalità, sì come no!

Il leader della Cgil accusa: «Non si è provveduto alla messa in sicurezza prima di far tornare le persone al lavoro».
Il presidente di Confindustria: «Crolli da attribuire a fatalità».
Ah, sì?
E allora perché il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco dice: «D’ora in poi non permetteremo più a nessuno di entrare nei capannoni che hanno lesioni».
Ma dài? Ovviamente ci volevano altri morti perché a qualcuno venisse in mente che un edificio lesionato è pericoloso e quindi non bisogna farci entrare i lavoratori.

Dopodiché, la legge del taglione non mi pare una così brutta idea.

Dimenticavo: agli appelli del Web per sospendere la parata del 2 giugno e usare i fondi per aiutare i terremotati, il nostro presidente della Repubblica ha così risposto: la parata si farà ma sarà sobria.
In sostanza un bel vaffanculo.
Giorgio, vergognati!





5 commenti:

  1. Strano che invece i piani alti siano sempre in sicurezza.
    Va là va là.

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  2. Anche a me la risposta di nonno Napo è sembrata banale, ma sembra che i fondi ormai siano stati spesi e che quindi non si potrebbero devolvere a favore dei terremotati. Questo non toglie che potevano anche simbolicamente dirottare i militari sul territorio dell'Emilia, sarebbe stato più utile.

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  3. @Polly: concordo
    @Pyperita: i soldi per gli straordinari del personale impegnato nella parata potranno essere stati destinati ma non ancora spesi visto che l'evento deve ancora accadere; senza contare i costi per portare 'sta gente a Roma

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  4. Non vedo l'ora che finisca il mandato, ogni volta che apre bocca ho dei sussulti, ora sta diventando insultante alla maniera della fornero.

    Ieri malignamente dicevo agli amici:

    "non rinuncia alla parata?, pensate che goduria se mentre sfilano si apre la strada e li inghiotte, palco presidenziale compreso, posterei una risata liberatoria".

    Buon pomeriggio Dalle ;-))

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  5. Tina, già non lo reggevo di per sé, adesso poi che fa il trombone è insopportabile, meno male che l'anno prossimo va fuori dalle palle

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