mercoledì 14 dicembre 2011
Strani indicatori (USA) della crisi
Giornalettismo riporta un elenco dei sette indicatori di crisi economica (ripresi da un sito di satira americano, ma abbastanza logici, a prima vista).
1) Ci sono più zanzare perché ci sono case abbandonate dai proprietari che non possono più permettersele: case che rimangono abbandonate per mesi. E i tubi? E le infiltrazioni di acqua che naturalmente si verificano? Sono dei potenziali nidi per colonie di zanzare, che così proliferano. Anche perché la crisi ha costretto le città a tagliare i programmi di prevenzione e repressione degli insetti.
2) Ci sono più cameriere carine perché sinché l’economia va bene, le ragazze belle ma non professionalizzate possono aspirare anche a posizioni di rilievo. Quando l’economia inizia ad andare male, la bellezza non basta più: e allora le belle ragazze riescono a trovare solo impieghi adatti alla loro qualifica professionale. Se tutto ciò che hanno è una bella presenza e un bel sorriso, ecco che più realisticamente si occuperanno di servire ai tavoli. Dunque, il livello di bellezza nei ristoranti è direttamente proporzionale al livello di crisi economica.
3) Ci si veste di scuro perché fino a che le persone sono “sicure di sé stesse e particolarmente a proprio agio” portano colori brillanti, quasi evidenziatori; quando le cose vanno male, i colori tornano ai toni scuri, o di grigio. Osservate la ruota: depressione economica negli anni 70, vivacità negli anni 80 e, ancora, colori scuri negli anni 90.
4) Ci sono più crimini ma diminuiscono i reati in stato d'ebbrezza o l'uso di droga, in quanto alcool e stupefacenti sono costosi.
5) Ci sono più rapimenti di cani perché rapire un cane costa poco impegno e rende moltissimo, in tempi di crisi economica siamo tutti molto più affezionati ai nostri affetti e i proprietari sono sempre pronti a pagare importanti riscatti per i propri cuccioli.
6) Ci sono più pubblicità cattive perché tutti vogliono passare il messaggio “tutto il resto fa schifo, compra solo le nostre cose”. Altro motivo: tenere lontano gente non desiderata, come ha fatto la Marina americana.
7) Ci sono ragazze più in carne su Playboy perché in condizioni esterne difficili, gli uomini tornano al loro impulso naturale, ovvero quello della conservazione della specie, della procreazione; per questo preferiscono, a modelle “dalle proporzioni assurde”, donne magari un po’ più in carne e più realistiche (è lo stesso motivo per cui durante le crisi economiche le vendite dei romanzi rosa, tipo Harmony per intenderci, impennano [...] e soprattutto mostrano vicende molto più verosimili).
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RispondiEliminaMessa così?
RispondiEliminaNoi siamo messi così (e non ti dico come, tanto capirai) :)
bah, allora le donne, se hanno l'istinto di perpetuare la specie, saranno portate a guardare uomini meglio dotati.
RispondiEliminaSì, un po' ci sta. Ma non tutta direi. Gli Italiani non sono Americani.
RispondiElimina'sti 'mmericani.....Si, ci può stare, e ci si può anche sorridere, specie se pensi che da noi i sintomi della crisi, secondo un noto clown, erano i ristoranti pieni e gli aerei superaffollati....
RispondiEliminaPS: ho letto anche il post sul tuo collega "informatizzato". Da informatico, auspico per tipi del genere l'applicazione della legge coranica: io ne ho un paio nella mia sede fatti così e capisco il dramma.
Sì... una logica che non fa una piega.
RispondiEliminaPer carità, adoro la satira e questi indicatori mancano solo di un elemento, il nome del pusher che fornisce gli economisti americani che hanno confezionato e seminato sui mercati mondiali i titoli tossici che hanno mostrato la strada, ma come mai la satira americana non accenna da dove sono partiti i mali moderni?
RispondiEliminaOgni tanto penso che se Colombo avesse fatto naufragio assieme ad Amerigo Vespucci, avremmo avuto un momento di tregua ;-))
Buona giornata Dalle ;-))
@Giardigno: ah sì?
RispondiElimina@Paolo (Enzo): capito, capito
@Polly: senza aprire la confezione, non sai che regalo trovi, purtroppo
@Alberto: e meno male!
@Massenzio: per certi informatizzati auspico una saetta passeggera che gli scassasse la dentiera
@Azalea: beh, insomma, qualcuna sì
@Tina: la tua idea sui naufragi mi piace
la disoccupazione crea anche questo...
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