mercoledì 9 maggio 2012

Una grande paura

Una delle cose che più mi fa paura è di perdere il controllo del mio cervello (che potrebbe anche essere brutto, sporco e cattivo, però è l'unico che ho e ci tengo parecchio).
Tranne se mi ritrovassi paralizzata, malata di qualcosa di incurabile o non più autosufficiente ché allora  essere fuori di testa e non rendersene conto sarebbe una benedizione.
Pertanto mai mi sono ubriacata e mai mi ubriacherò, e nemmeno mai ho assunto e mai assumerò sostanze psicotrope, psicoattive e/o stupefacenti che dir si voglia, per diletto o per motivi terapeutici.
Resta il problema dell'altrui manipolazione mentale che mi terrorizza al massimo perché, dicono, non ci si rende conto di subirla.
Un esempio tipico sono le sette.
Jean-Pierre Jougla, giurista e membro dell'Union Nationale des Associations de Défense des Familles et de l'Individu (Unadfi, Unione Nazionale delle Associazioni di difesa delle Famiglie e degli Individui) ha individuato quattro categorie che aiutano a riconoscerle:
1) Manipolazione finanziaria
Quando l'autonomia finanziaria del guru sembra derivare in gran parte dal tuo contributo, è il caso di insospettirsi: in una setta le tariffe sono per la maggior parte esorbitanti e superano di gran lunga il reale valore dell'insegnamento o di un weekend di terapia. La partecipazione non è libera ma obbligatoria e i prezzi superano i limiti.

2) Manipolazione sessuale
Giustificandole come un bisogno per recuperare le energie, i guru impongono spesso delle pratiche sessuali. È possibile che ti scelgano un partner o che pretendano da te un rapporto, secondo loro per "risvegliare i chakra" o "far aumentare la Kundalini" (una delle energie dello yoga). Anche il ricorso alla masturbazione è frequente, spesso con caratteri devianti, d'altro canto essere scelti dal guru è un grande onore e rifiutare le sue avance non solo è molto difficile, ma può essere mal visto da parte del gruppo.

3) Le pressioni fisiche
Stancarsi, digiunare, alzarsi durante la notte...sono tutti comportamenti indicati dal guru, che hanno l'obiettivo di indebolire fisicamente gli adepti per diminuirne la capacità di resistenza e di reazione.
4) La perdita dei punti di riferimento
Uno dei modi in cui si realizza la manipolazione mentale è la rottura con l'ambiente d'origine: la setta occupa una parte sempre più importante del tuo tempo. Oltre alle sedute di gruppo ti vengono fissati degli incontri periodici con un altro "adepto".

Dopo aver letto ciò, mi sento assai lieta di essere bastian contrario e dotata di retropensiero automatico.
Speriamo che duri.


8 commenti:

  1. il cervello che grande invenzione, basta farlo funzionare bene e problematiche come quelle descritte non possono capitare!

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  2. E se uno/a si innamora perdutamente? Non perde appunto la testa?

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  3. Mi è capitato spesso di avere come un comando inconsapevole dal cervello ( facilmente dominabile ).
    Premetto che amo il mistero ma son diffidente in maniera abnorme.
    Penso che l' uomo abbia qualche sesto senso
    controllato dalla mente che agisce da solo.
    Basta pensare anche solo ai nostri sogni,
    inspiegabili, a volte incredibili, che ancora non si sa come si formino e il perchè..
    Il cervello che riposa, si spegne l' autocontrollo e si attiva il controllo automatico. Chi fa uso di alcool e droghe perde da sveglio l'autocontrollo.
    E che siano i gesti seguenti l' attività in modalità ON del nostro cervello?

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  4. Sulla prima parte posso dirti che, avendo provato il brivido di usare una sedia a rotelle, il problema non è chi ci è costretto sopra, il problema sono i "normodotati" e certe barriere architettoniche che non si erano mai definite barriere...

    Sulla seconda parte, quella che descrive i metodi di manipolazione...Dalle, mi si sono drizzati i capelli quando la setta di Mamma Ebe finì sotto processo, una sola domanda:

    Nel 1980 si può essere circuiti da simili cretinerie?

    Attuava i metodi che hai elencato, se a distanza di 30 anni la storia si ripete...o si scioglie la pillola negli acquedotti per evitare la prosecuzione di una certa specie, o si fanno spallucce al pensiero che "c'è chi ci marcia a scapito di chi ci è"

    Buona giornata Dalle ;-))

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  5. @Ruben: è che si è sempre convinti di farlo funzionare bene anche quando non è così
    @Alberto: dipende dalla testa, io ho fatto alcune follie per amore, ma oltre un certo punto mi scatta in automatico una specie di salvavita mentale che mi impedisce di andare più in là
    @Daniele: non ho capito la domanda "E che siano i gesti seguenti l' attività in modalità ON del nostro cervello?"
    @Ernest: speriamo
    @Tina: come disse Schiller, "Neanche gli Dei possono nulla contro la stupidità umana"

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  6. Sì, ho scritto na frase ricontorta ahahah

    Quando dormiamo siamo in modalità OFF,
    non coscienti. Si attiva il nostro cervello
    che agisce da solo ( infatti i sogni non sono
    atti volontari ).
    Quando si fa uso di sostanze è come se il nostro
    autocontrollo fosse in OFF, e quindi,
    i gesti e le cose che diciamo quando siamo in quello stato, non potrebbero essere
    quelle dettate dal cervello che va in ON considerando il nostro autocontrollo in OFF,
    come se fosse nel sonno?
    Quindi ciò che facciamo quando siamo brilli o drogati, non potrebbero essere gesti non volontari mentre noi siamo convinti che siano volontari?
    Che ne pensi? A pensarci sembra che fila liscio..
    e fa paura!

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  7. Non so quanto uno ubriaco o fatto sia cosciente di quel che fa, cioè non so se è volontario il suo fare oppure no.
    Inoltre, essendoci una percezione alterata della realtà, se anche ci fosse la volontà, non potrebbe agire nel modo previsto.
    Comunque, sì: fa paura.

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