I ricercatori Cochrane, che hanno condotto una revisione sistematica sul tema (14 studi su 182.880 persone, divisi in due gruppi: un gruppo sottoposto a controlli sanitari generali e un gruppo no), non hanno trovato alcuna differenza tra il numero di decessi nei due gruppi a lungo termine, complessivamente o in particolare a causa di cancro o malattie cardiache.
Non solo: ci sono potenziali conseguenze negative, per esempio, la diagnosi e il trattamento di condizioni che non avrebbero potuto determinare i sintomi di malattia o una riduzione dell’aspettativa di vita.
Dopo la meta analisi sulla mammografia, credo che anche questa review della Cochrane farà molto discutere gli addetti ai lavori.
In Italia questo tipo di prevenzione non è attuata e, dopo le parole di nonno Mario, dubito assai che al SSN, cioè a carico (quasi in toto) dello Stato, mai verrà in mente di farla.
Discorso diverso se si va "in privato", uno i propri soldi li spende come gli aggrada.
per il cancro al seno, la mammografia è uno strumento fondamentale
RispondiEliminaE pensare a quanto sto in ansia prima di fare certi accertamenti, magari non servono a niente??
RispondiEliminaDopo le parole di nonno mario dovremo guardare al sistema sanitario americano, loro importano il nostro e noi importiamo il loro, la massa importa il niente, mi sono scocciata di difendere la massa.
RispondiEliminaBuona giornata Dalle ;.))
@Ruben: sì, se non se ne abusa, soprattutto alla luce delle nuove - prudenziali - linee guida americane, bellamente ignorate dalla Sanità italiana
RispondiElimina@Pyperita: ecco, appunto
@Tina: però se la massa non sa non c'è nemmeno la minima speranza che gli importi qualcosa