venerdì 10 gennaio 2014

Gatto giapponese capostazione

Tutto parte dalla ristrutturazione di una stazione ferroviaria, che per ragioni di spazio doveva andare ad inglobare anche l’edificio adiacente. Questo edificio però era un rifugio per gatti, uno degli animali domestici più diffusi in Giappone. La donna che gestiva questo rifugio ha dato il suo assenso per la distruzione dell’edificio, a patto però che questi gatti venissero sistemati nella stazione.

Il manager della nuova stazione ha pensato così di nominare uno dei gatti, di nome Tama, capostazione, poiché pensava avrebbe portato fortuna e popolarità alla nuova struttura. L’intuizione di questo manager non è stata per nulla sbagliata, dato che Tama è diventata in pochissimo tempo una vera e propria star, con comparse in spot pubblicitari e molto altro.

È stato anche disegnato e costruito un treno-gatto in suo onore, che ogni anno attira grandi e piccini incuriositi.
(Fonte: sapendolo.it)


9 commenti:

  1. Assumiamo anche noi un po' di gatti come personale ferroviario. Vedremmo migliorare di gran lunga il servizio; Trenimerda, finora, col personale umano non ne ha imbroccata una giusta.

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  2. In Italia avrebbero demolito stazione con gatti dentro. Buon week

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  3. Ottima idea, qua da noi avrebbero tirato giù il palazzo senza chiedere niente a nessuno e dei gatti chissene...

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  4. Yeap, mettiamo più gatti al posto dei ferrovieri.

    Tra parentesi, ricordo il cane impagliato alla stazione di Slough (Sobborgo di Londra con pessima fama).
    C'era questo cane impolverato in vetrina con il ricordo che girava con un salvadanaio al collo per le vedove dei ferrovieri e nel 1876 o vattelapesca portò a casa una ghinea d'oro, oltre ai due argenti e i sette scellini in carriera.

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  5. @Rau: concordo
    @Ruben: poco ma sicuro, buona settimana
    @Impiegata: chissene... è il motto dell'Italia
    @Locomotiva: ma che bella storia questa del cane
    @Redcats: in effetti, sì, è... maestosa :-))
    @Pyperita: peccato che 'ste cose non succedano mai in Italia

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