L'organizzazione dei viaggi per raggiungere l'Inghilterra fu chiamata Kindertransport.
In un film documentario alcuni di questi bambini, ormai anziani, raccontano la loro storia.
Download qui.
Statua di Frank Meisler (lui stesso portato in Inghilterra dal Kindertransport) in ricordo dell'evento |
Pensa te. Mai che possiamo vantarci anche noi di cose belle di questo genere.
RispondiEliminaIn quel tragico periodo ci sono stati fortunamente molti di questi casi. Lo scarico sicuramente
RispondiEliminaIo ho incontrato una delle statue più cupe della serie: ahimè, non quella dell'arrivo, ma quella alla stazione di Frederichstrasse a Berlino, quella da cui partivano, si, ma per i campi di sterminio.
RispondiEliminaHo anche intravisto uno spezzone su RAIstoria di un mini-esodo simile: nei quaranta giorni della dalla Repubblica libera dell'Ossola, nel 1944, attraverso il trenino delle centovalli furono sgomberato i bambini in Svizzera, con un solo cartellino con nome ed indirizzo sul cappottino e pochi stracci.
Arrivati a Briga, andavano di stazione in stazione, ad ogni fermata venivano radunati e le famiglie svizzere 'sceglievano' chi volevano/potevano ospitare.
"Si fece anche un tentativo di estendere il programma agli Stati Uniti: lo stesso Wollheim scrisse a molti senatori statunitensi, ma il Congresso rifiutò esplicitamente ogni cooperazione con una dichiarazione formale, affermando che ospitare i bambini senza i genitori sarebbe stato contro le leggi di Dio."
RispondiEliminaQuando si invocano le leggi di Dio c'è sempre una grande malafede.
che altro aggiungere..
RispondiElimina@Polly: no, noi no
RispondiElimina@Ruben: che sappia io, ufficialmente solo questo
@Locomotiva: come il kindertransport, di questi bambini sfollati con il trenino non sapevo nulla
@Alberto: concordo con te (nel documentario se ne parla di questa cosa di dio e degli americani)
@Ernest: nulla
non mi riferivo allo specifico episodio, ma a tutti quelli che hanno aiutato gli ebrei da una fine tragica!
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