mercoledì 4 aprile 2012

Libro: "La donna in gabbia"

Quando è ora di dormire, ci sono poche cose che mi tengono sveglia, due su tutte: il freddo e un buon libro.
Pur essendo una lettrice bulimica, sono rari i libri che mi catturano talmente da inibirmi il sonno, a memoria direi:
- "Il signore degli anelli" di J.R.R. Tolkien (però solo al terzo, e per me ultimo, tentativo di andare oltre pagina 30)
- "Il pendolo di Foucault" di Umberto Eco
- "Il quinto giorno" di Frank Schätzing
- "Il nome del vento" di Patrick Rothfuss
Ora ho tra le mani un altro di dissuasore di nanna, si intitola "La donna in gabbia", splendido giallo di Jussi Adler-Olsen che io non avevo mai sentito nominare, nonostante sia l'autore danese di gialli più venduto nel mondo.
Famosissima (ma non ancora in Italia) è la sua serie della sezione Q, di cui "La donna in gabbia" è il primo romanzo; ce ne sono altri tre, già tutti pubblicati all'estero e, si spera, tra non molto anche da noi.
Protagonista è Carl Mørck, uno scorbutico e lavativo ispettore di polizia che fa tutto a modo suo e spesso in barba alle regole.
Sinora ho divorato metà delle 461 pagine, tirando orari per me folli, tipo mezzanotte passata e facendomi violenza per chiuderlo e andare a letto.
Non vedo l'ora di finirlo.

7 commenti:

  1. Come ti capisco Dalle! anch'io sono malata della stessa sindrome, solo che io sono per natura nottambula, quindi far tardi con un libro che non riesco a chiudere è un sintomo quasi quotidiano.
    Tra l'altro ho scoperto da un annetto alcuni autori nordeuropei davvero bravi (Camilla Läckberg per esempio, bravissima), dopo aver letto la trilogia di Millennium.
    E visto che 2 dei 4 libri che ti hanno catturata gli ho letti anch'io, mi fido di te come critica e andrò a cercare questo signor Jussi. Grazie. ciao

    RispondiElimina
  2. Grazie del suggerimento, il genere mi piace molto.

    RispondiElimina
  3. Io a letto solo qualche pagina e poi crollo.

    RispondiElimina
  4. si anche io
    Quando trovo il libro che mi tiene incollato non si dorme!
    Caspita il Pendolo di Foucault però... ci devo provare.

    RispondiElimina
  5. Non voglio guastarti il finale ;-))
    Letto sei mesi fa, valeva veramente la pena, anche se, un minimo di fiele in bocca lo lascia ;-))

    Consolati, quando lavoravo e mi capitava un libro ai miei occhi importante, trincavo caffè e facevo la maratona della veglia, ricordo che mi capitò per "Il re di Girgenti" di Camilleri, a lavoro ero uno strazio, ma non potevo aspettare ;-))

    Buona giornata Dalle ;-))

    RispondiElimina
  6. Capita, capita... anche con i blog. Non passavo da un po' e quindi ho letto un po' di pagine a ritroso. :) Ciaoooo! cucciola

    RispondiElimina
  7. @Teresa: il cosiddetto giallo scandinavo l'ho scoperto per caso tempo fa in biblioteca; ci sono autori davvero bravissimi, due su tutti: Håkan Nesser e Henning Mankell
    @Pyperita: prego, se ti piace il genere questo libro non ti deluderà
    @Alberto: io non leggo a letto, leggo SUL letto
    @Ernest: con il Pendolo io ho riso tantissimo, è una grande presa in giro dei vari filoni dei misteri secolari tipo templari, religione, sette segrete et similia
    @Tina: finito ieri sera e, sì, un po' di amaro in bocca me l'ha lasciato, ma ne valeva la pena
    @Cucciola: ma come?! E io che mi credevo tu mi leggessi due, tre, quattro, minimo cinque volte al giorno! Non ci son più le cucciole di una volta :-)

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.