giovedì 30 giugno 2011

Comunicazione di servizio

Blogger continua ad avere il mal di pancia: posso postare solo con IE (e non tiene conto dell'impaginazione, degli a capo, di sa-dio-cos'altro) ma non riesco a commentare i blog altrui.

Lumbard version de "L'uccelletto" di Trilussa

L'era d'agost... On pover uselett
ferii da la fionda d'on fiolett
l'è andaa a posà quell'ala offesa
su ona cadrega denter d'ona gesa.
Dai tendin del confessional
el Prevost l'ha vist l'animal
ma i tendin i à sarà su in d'on moment
e l'è andaa avanti a confessà la gent.
Intanta che in geneoeug e in devozion
la gent la diseva i sò orazion
ona dona l'ha vist quell'uselett
l'ha ciappaa e se l'è sconduu tra i tett.
Nel silenzi s'è sentii l'usel cantà
rideva on quei fioeu, la dona la tegniva al fiaa
el Prevost secaa per quell baccan
el salta in pee col so breviari in man.
Negher in facia pegg d'on scorbatt
el và sul pulpitt a vosà me on matt:
"Chi gh'ha l'usell el me faga on favor,
ch'el vaga foeura de la cà del Signor!
I mascc, stupii a tal paroll
de già cominciaven a menà i toll
ma el Prevost a quell'error madornal
"On moment, car i mè fioeu, me son spiegaa mal
mi vorevi dì, cerchii de capì la mia parola,
doma chi l'ha ciappa l'usell el dev andà foera!"
Cent donn s'hinn levaa su pian pian
a testa bassa e la corona in man
e intant che andaven foeura a dò a dò
el Prevost al vosa: "No, hoo sbagliaa ancamò!

Tornee indree, adess cerchi de rimedià
vorevi minga dì quel che avii pensaaa!"
"Torni a ripett quell che hoo dii on moment fa,
chi l'ha ciappa l'usell se ne dev andaa
el disi e cerchi de famm capì con la vos tesa,
doma chi l'ha ciappa l'usell chi in gesa".
A 'sti parol i monegh tutt insemma
s'hinn alzaa e al pulpitt hann voltaa la s'cena
e con la facia piena de rossor
han lassaa la caa del Signor.
Oh, che disaster che hoo mai combinaa
tornee indree, adess cerchi de rimedià
voeuri correg oh, car el mè Signor!
tuta la serie che ho faa de error
donca, citto, el vaga foeura pian pian
domà chi adess el gh'ha l'usell in mann.
Ona tosa che col moros
l'era sconduda dedrè a ona cros
nel scur d'ona capela lateral
pocc ghe mancava che la se sentiss mal
e cont on fil de vos e i laver smort
"Cosa te disevi? T'hee vist... el se n'è acort."

mercoledì 29 giugno 2011

Saremo l'esperimento più avanzato di censura del nuovo millennio

Dal sito di Agorà Digitale:
Secondo la delibera AGCOM, se il titolare dei diritti di un contenuto audiovisivo dovesse riscontrare una violazione di copyright su un qualunque sito (senza distinzione tra portali, banche dati, siti privati, blog, a scopo di lucro o meno) può chiederne la rimozione al gestore. Che, «se la richiesta apparisse fondata», avrebbe 48 ore di tempo dalla ricezione per adempiere. CINQUE GIORNI PER IL CONTRADDITTORIO. Se ciò non dovesse avvenire, il richiedente potrebbe, secondo la delibera ancora in bozza, rivolgersi all'Authority che «effettuerebbe una breve verifica in contraddittorio con le parti da concludere entro cinque giorni», comunicandone l'avvio al gestore del sito o del servizio di hosting. E in caso di esito negativo, l'Agcom potrebbe disporre la rimozione dei contenuti. Per i siti esteri, «in casi estremi e previo contraddittorio», è prevista «l’inibizione del nome del sito web», prosegue l'allegato B della delibera, «ovvero dell’indirizzo Ip, analogamente a quanto già avviene per i casi di offerta, attraverso la rete telematica, di giochi, lotterie, scommesse o concorsi in assenza di autorizzazione, o ancora per i casi di pedopornografia».

Sempre su Agorà Digitale, un elenco di cose che si possono fare CONTRO.

martedì 28 giugno 2011

Inventori di malattie

Documentario inchiesta del 2009, trasmesso da Rai3:
"Dalla creazione a tavolino di un disturbo alla sua consacrazione ufficiale, sino a far diventare un farmaco necessario.
Come si fa? Vendendo farmaci a gente sana. Inventare malattie piuttosto che farmaci. 
E’ un business in voga che rende l’industria farmaceutica la più florida del pianeta. 
Le case farmaceutiche conoscono le normali fasi della nostra vita, l’adolescenza, la menopausa, la vecchiaia oppure le tipiche difficoltà della nostra esistenza - la timidezza, la vivacità, la paura - e le trasformano in pericolose e invalidanti malattie da curare con farmaci."

Download qui.

lunedì 27 giugno 2011

silvio versus pecore

Quando uno non riesce a dormire gli dicono: conta le pecore.
Il silvio non può, altrimenti gli viene uno sciopone al pensiero di tutti i soldi persi per non aver potuto costruire su terreni in Costa Turchese che erano suoi, ma di cui un pastore sardo ha vantato, e ottenuto, il possesso per usucapione.
Adesso la storia si ripete: altri pastori, e relative pecore, rivendicano il possesso - sempre per usucapione - di altri terreni del silvio.
Piango calde lacrime solidali. Ma anche no.


venerdì 24 giugno 2011

La morte, l'universo e tutto quanto

Su Giornalettismo hanno pubblicato un articolo intitolato "Cosa accade dopo la morte? Ecco quattro teorie".
1° teoria - che ci sia una nuova vita, dopo la morte. Vagando nelle profondità dell’essere, chi è caduto in un profondo coma ha raccontato qualcosa di quest’esperienza.
Ehi, giovine, questa è un'esperienza di vita, per comatosa che sia.
2° teoria - da uno studio di vari incidenti quasi mortali, gli psicologi raccolgono le esperienze di chi afferma di aver provato “un grande senso di quiete e di pace”, in quello che si chiama “distacco dal sé”.
Anche questo succede prima della morte, quindi non c'entra un accidenti con quel che si prova - sempre se qualcosa si provi -  quando si è morti.
3° teoria - “siccome il tempo e lo spazio sono soltanto misure che servono all’uomo per vivere la propria vita nel mondo”, il fatto che di esse non si abbia più percezione porta ad affermare che, molto semplicemente, “noi non moriamo mai”.
Sì, vero, verissimo, passiamo in un universo alternativo e aiutiamo Babbo Natale a sbrigare la corrispondenza.
4° teoria - c’è chi [...] dice, semplicemente, che quando arriva la morte, non succede nulla.
Se intendi dire che una volta morti, polvere ritorneremo e stop, ti do ragione anche perché mai nessuno è tornato dall'aldilà a dimostrare il contrario.

Uno potrebbe obiettare: ma c'è il famoso "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma".
Sì, va bene, ma trasforma in cosa? E il cosa è cosciente di esserlo? Di più, è cosciente anche di essere stato chi era stato? 
Prove scientificamente valide non ce n'è.
Un altro invece potrebbe tirar fuori la storia che il nostro cervello è "elettrico" e quindi l'energia dove va a finire?
Non lo so dove va a finire, sempre vada da qualche parte, ma il problema rimane: ha coscienza di sé in quanto energia? ha anche coscienza del precedente stato?
Anche in questo caso, prove scientificamente valide non ce n'è.

Io penso che quando qualcuno muore, niente resta di lui tranne il ricordo nel cuore di chi, rimasto vivo, l'ha amato. Sino a che muore o il ricordo o la persona che ce l'ha nel cuore.
E questo è quanto.

giovedì 23 giugno 2011

Oppovera Mara

Da intercettazioni del caso Bisignani, parla D'agostino (aka Dagospia):
quest’altra scema della Carfagna, no (…) che è sempre più matta perché, l’ultima che mi hanno detto che lei vuole … vuole veramente .. pretende davvero la mano di Berlusconi, la sai l’ultima? Veramente vuole che Berlusconi la prenda … la impalmi.

Dunque.
Il silvio è separato, ma solo di fatto.
Facciamo finta che le prometta di sposarla appena divorziato.
Facciamo finta anche che domani ottenga l'omologazione della separazione.
Dopodiché passano altri tre anni prima che ci sia la sentenza di divorzio.
Quante volte cambierà idea il silvio nel frattempo?
(leggi: quante altre belle gnocche più giovani e più furbe incontrerà sulla sua strada?)
Millemila, se non di più.
Altra domanda: chi glielo fa fare al silvio di ritrovarsi nuovamente ingabbiato?

L'auto candidatasi sposa non mi pare messa benissimo.



mercoledì 22 giugno 2011

Meme

C'è un nuovo meme che impazza su Internet, si chiama Nyan Cat.
Trattasi del disegno animato di un gatto volante, il cui corpo è una pop-tart (specie di tartina fatta di cereali con ripieno cremoso ai gusti assortiti).
E già così fa venir voglia di sparare a chi se l'è inventato. Ma c'è anche di peggio: ha una musichetta tormentone di sottofondo.
Sul sito originale ci si sfida a chi resiste di più a guardarlo/ascoltarlo.
Io non ho ce l'ho fatta per più di tre secondi.




P.S. notare il cursore avanti/indreè del video

martedì 21 giugno 2011

Business

Breve dizionario aziendalese (di seguito "a") - italiano agreste (di seguito "i".

Mission
"a" = scopo primario dell'azienda, la giustificazione della propria esistenza e, al tempo stesso, ciò che la contraddistingue da tutte le altre
"i" = tutto quello che si vorrebbe essere ma non si è perché esserlo costa troppo

Vision
"a" = gli ideali, i valori e le aspirazioni di chi fissa gli obiettivi e incentiva all’azione
"i" = guadagnare il più possibile fingendo correttezza, professionalità e impegno

Obiettivi aka goals
"a" = parametri di miglioramento dell'attività
"i" = aumentare i ricavi e diminuire i costi

Sistema Qualità
"a" = soluzioni fondamentali per incrementare l'efficienza, mirate alla soddisfazione del cliente
"i" = accrocchio teorico di norme, regolamenti, moduli e testi vari prodotti da consulenti e validati da altri consulenti; in pratica restano lettera morta perché astrusi e/o inapplicabili nella realtà e/o troppo anti-economici
(una leggenda racconta che la prima norma venne chiamata ISO 9000 perché quello era il numero delle birrette bevute dai tre tizi che si erano riuniti per inventarsi un business a favore dei consulenti)

Project manager
"a" = responsabile unico della valutazione, pianificazione, realizzazione e controllo di un progetto
"i" = quello che si prende il merito se le cose sono fatte bene e scarica le colpe se fatte male

Product manager
"a" = ha il compito di pianificare obiettivi e strategie necessarie per la commercializzazione del prodotto
"i" = quello che frusta a sangue i venditori affinché aumentino il fatturato perché il suo stipendio ha benefit legati ai risultati dei venditori stessi

Stage
"a" = esperienza di lavoro di durata molto variabile, allo scopo principale di apprendimento e formazione
"i" = periodo di schiavitù legalizzata, sovente senza remunerazione, con vitto e straordinari non pagati

lunedì 20 giugno 2011

Casus brutti

Mi sono obbligata a vedere/sentire cosa aveva da dire Umberto Bossi a Pontida. E cosa ne pensavano quelli che erano lì, sul prato a mangiare salamelle e sventolare bandiere.
Umberto, la quaja l'è nacia.
Che letteralmente si traduce in "la quaglia se n'è andata", ma sta a significare qualcosa perso, e per sempre.

Sempre a proposito di Lega, imperdibile l'intervista a tale Salvini (vice-segretario Nazionale della Lega Lombarda) che, nonostante abbia fatto il classico, cito, alla domanda di Mentana “Il tema dei ministeri a Roma può costituire il casus belli?”, risponde: “Quanto BELLI, quanto grandi, quanto splendenti siano i ministeri a Roma onestamente mi interessa molto poco…”.

venerdì 17 giugno 2011

Captatio benevolentiæ

Dopo che la Chiesa ha detto la sua sui referendum (cioè votate sì), qualcuno si dev'essere preoccupato.
Pensa che ti ripensa, dopo aver tristemente ammesso che altri soldi non possono regalarli al Vaticano in quanto è finita la trippa pe' gatti, ne dev'essere sortita la seguente luminosissima idea: facciamoci vedere che noi siamo bravi cattolici e cristiani e mettiamo il crocifisso obbligatorio.
Alt fermi tutti, ha detto uno, mica possiamo fare una roba così d'emblée, cominciamo un po' alla volta, magari dove sappiamo che ci faranno sponda.
Detto, fatto: Lega Nord, progetto di legge n. 74, “Crocifisso obbligatorio negli uffici della Regione Lombardia”.
Proprio vero che certa gente quando arriva in fondo, comincia a scavare.


giovedì 16 giugno 2011

Quanno ce vo'

[modalità sfogo ON]
Tu, che a partire da 12 anni fa sino al 23.12.10, hai mangiato con me tutti i mezzogiorni feriali.
Tu, che mi hai rotto le palle con tutti i tuoi cacchi fritti senza tregua, giorno dopo giorno.
Tu, che hai sempre ragione e gli altri torto.
Tu, che dal 01.01.11 sei a casa disoccupata e ti va bene così.
Tu, che sono tre mesi che non ti degni di chiamarmi.
Tu, che oggi mi telefoni in ufficio alle 11:20 e mi dici  "ciao, come stai?" sapendo benissimo che io non posso stare a chiacchierare di robe non lavorative durante l'orario di lavoro.
Tu, che non riceverai né stasera né mai una mia telefonata, anche se ti ho detto "ah, ciao, scusa, non posso parlare, ho gente, ci sentiamo, ciao".
Tu, che le tue esigenze sono sempre prioritarie e fanculo gli altri.
Tu, fanculo a te.
[modalità sfogo OFF]
Chiedo scusa per i francesismi.

Cambiare con il fai da te

Modificare le cose in base alle mie esigenze o gusti è qualcosa che faccio spesso, perché raramente trovo quel che corrisponde all'immagine precisa che ho in mente.
Ho comprato più di un oggetto sapendo in partenza che lo avrei smanassato per farlo diventare diverso da quel che era (per esempio: da Leroy Merlin ho preso un baule di legno non verniciato e l'ho dipinto di nero opaco, poi ci ho messo un bordo con silhouettes di gatti, disegnate e ritagliate su materiale adesivo color oro anticato, del tipo usato per fare decorazioni sulle barche).
C'è gente che "trasforma" solo articoli Ikea e posta i propri lavori su un sito web che si chiama Ikea Hackers.
Un esempio è questo letto di finta cioccolata che sì, è un po' kitsch, ma fa ridere.



mercoledì 15 giugno 2011

Di cani (e gatti)

Per gli amanti dei cani, c'è un nuovo servizio: che cane sei?
Basta andare sul sito doggelganger e caricare una propria foto (in primo piano) e titicche titacche, un software confronta i vari tipi di cani mostrando infine quello che più corrisponde.
No, io non ho provato: sono un tipo gatto.
Sempre per gli appassionati cinofili, ecco un video dove si si vede un cane che fa lo scemo per accontentare il padrone.
Cosa che un gatto mai ha fatto e mai farà. E meno male.

martedì 14 giugno 2011

Veronica dixit

Ieri sera ho visto il tg de La7.
Han mostrato un video dove c'era il silvio che entrava in un negozio di collane per, ha detto il giornalista, fare il consueto shopping.
Questo quando ormai si sapeva che il referendum aveva raggiunto il quorum e i "sì" erano una valanga.
Aveva ragione Veronica Lario: il silvio è malato.
Il 22 giugno vedremo se la Lega ha trovato una cura.


lunedì 13 giugno 2011

Geniale genialata

Giovedì scorso è venuto rC (responsabile CED) per "illustrarci" i cambiamenti che ci saranno nella gestione delle cartelle di rete.
Eravamo in sei a pendere dalle sue labbra.
Me compresa, dato che mi ero ripromessa di essere educata, collaborativa e per niente polemica. Insomma, il contrario di quel che il tizio merita.
rC: dal 14 giugno cambiano le denominazioni
(mepensa: cominciamo bene, una data ad capocchiam)
rC: le cartelle di rete verranno rinominate, si chiameranno CART01, CART02, CART03  e via di seguito
(mepensa: ma è scemo?)
rC: ogni utente avrà i permessi per accedere solo alle cartelle per cui è autorizzato, cioè di suo interesse
(mepensa: com'è già adesso, non lo sai razza di imbecille bisnariciuto?)
io: ah, e come faccio a sapere quali sono di mio interesse?
rC: in che senso?
io: adesso la cartella con le schede tecniche si chiama "SCHEDE TECNICHE", la cartella con le etichette si chiama “ETICHETTE”, la cartella con le analisi si chiama "ANALISI", e via discorrendo, poi come si chiameranno? CART01, CART44? CART78, CART ambarabà cicci cocò tre civette sul comò? e, soprattutto, io come faccio a saperlo? mi sfoglio 99 cartelle ogni volta?
(rC mi lancia un'occhiata di odio puro)
rC: ti manderò una e-mail con l'elenco dettagliato, vecchio nome/nuovo nome delle cartelle che usi
io: bene
a questo punto anche gli altri cinque hanno preteso la stessa cosa, rC mi ha guardato con gli occhi stretti: sulla sua testa c'era un fumetto dove io ero legata a un palo e sotto ai miei piedi c'era mucchio di fascine in fiamme, poi ha preso nota e se n'è andato.
Dieci secondi dopo ho chiamato la nostra consociata, che usa la stessa rete, compresa di cartelle, che usiamo noi, solo che da loro sono più di cinquanta persone a smanassarci, e ho parlato con F:
io: hai saputo la novità delle cartelle di rete?
F.: no, dimmi
le ho raccontato la storia, sottolineando il fatto che rC ha promesso di mandare a ognuno di noi una e-mail con l'elenco di cosa cacchio c'è dentro ogni cartella di pertoccanza rinominata; F. ha replicate che informava quelli dell'altra sede staccata della cosa e che anche lei e i suoi colleghi avrebbero chiesto l'elenco personalizzato.

Stamattina mi è arrivata una e-mail da rC:
From: Ced
To: tutti
Subject: cartelle di rete
contrariamente a quanto annunciato, le cartelle di rete non saranno rinominate

Avevo già cliccato "rispondi" e scritto "ma cossa mi dicci maaaai??? chissà perché, eh?", quando mi sono ricordata del "Vile Maramaldo, tu uccidi un asino uomo morto" e ho cancellato tutto.
Anche se prima o poi un pernacchione a rC lo manderò.

venerdì 10 giugno 2011

Davide contro Golia, again

Monsanto, colosso mondiale di semi agricoli OGM, vende sementi tipo "Terminator", cioè che producono piante con semi sterili, così ogni anno bisogna ricomprarle.
E se per caso la semenza vola accidentalmente su un campo adiacente che nulla c'entra, Monsanto vuol essere pagata pure per quello.
Negli USA è partita una class action che «punta non solo a far ottenere giustizia agli agricoltori che pagano ingiustamente per uso improprio di un brevetto, ma anche a far decadere il brevetto stesso, visto che i geni della Monsanto non arrecano alcun beneficio tanto salutare quanto economico ai prodotti agricoli».


giovedì 9 giugno 2011

Liberi servi

Ieri c'è stata la «Libera adunata dei servi del Cav.», «Festa per il caro amico Silvio, facciamo la festa a Berlusconi».
Promossa da Giuliano Ferrara, con i direttori dei giornali "amici", che ha detto al silvio cosa deve fare, robe tipo «deve ritirare fuori la sua bella maschera di una vita», «rimettersi il sole in tasca», «il rilancio del governo è impossibile senza la rilegittimazione della sua leadership» (tramite primarie) per evitare «l’avvizzimento lento, la nebbiolina del trantran».
In sintesi, aria fritta.
L'unica cosa di concreto sono stati gli insulti ad una giornalista che ha osato dare del vecchio al silvio.

Mi chiedo: Ferrara, che un tempo era, dietro le quinte, il più ascoltato da berlusconi (e, si mormora, pure quello che gli scriveva/suggeriva le sortite più celebri nonché d'impatto) come mai adesso deve ricorrere a 'sti mezzucci per dire al silvio queste quattro stronzate?
La mise-en-scène mi ricorda quella che potrebbe fare una stagionata carampana per riconquistare l'amante perduto: calze a rete, tacchi a spillo, guêpière per tirar su le poppe, musica a tutto volume e via a danzar sotto le finestre del perduto ammmore.
Nella speranza che, vedendo la merce, gli torni la voglia di assaggiarla.
Tristezza infinita, insomma.

mercoledì 8 giugno 2011

Suspense!


Il mistero della chiave scomparsa.
Personaggi e interpreti:
E.
Io
Donna in cOrriera
Ragazzotta delle pulizie (in absentia)

Lunedì
ore 7:50 - tiro su la tapparella del bagno delle donne e scopro che la porta è priva di chiave
ore 7:55 - arriva E., le comunico il fatto
ore 7:56 / 8:10 - E. ed io cerchiamo la chiave dentro il bagno, nei cassetti e sui ripiani del mobile che sta nell'antibagno e nell'antibagno stesso; niente: la chiave non c'è, forse la ragazzotta delle pulizie - che è venuta sabato - se l'è presa senza accorgersene? sissì, senz'altro è andata così
ore 8:15 - incollo un cartello fai-da-te girevole, libero/occupato, sulla porta del bagno e avviso la Donna in cOrriera del perché e del percome, lei dice: ma insomma, possibile, questa ragazzotta delle pulizie è troppo distratta, bisogna che la Direzione faccia qualcosa
ore 16:50 - vado a tirar giù la tapparella del bagno delle donne, mi scappa l'occhio sulla parte superiore del mobile nell'antibagno e, sorpresa!, c'è la chiave
ore 16:51 - avviso la donna in Corriera del ritrovamento, ah bene, commenta
ore 16:52 - avviso E. del ritrovamento
E.: ci ho guardato tre volte stamattina e non c'era, qualcuno l'ha messa lì dopo
io: qualcuno chi?, siamo tu io e la donna in cOrriera a usare quel bagno, la ragazzotta delle pulizie oggi non è venuta, quindi?
E.: quindi, la chiave ce l'aveva la donna in cOrriera, l'avrà portata via senza pensarci
io: ci sta, quella viene in ufficio alle sei e mezza del mattino e non si degna mai di tirar su la tapparella del bagno, anche se ci va
E.: e ci va con il cordless e almeno un cellulare, facile che abbia preso la chiave senza neanche farci caso
io: ma perché non l'ha detto?
E.: scherzi?! ammettere così di aver fatto uno "sbaglio"? non sia mai, lei è perfetta
io: sì, però per tutto il giorno abbiamo dato la colpa alla povera ragazzotta delle pulizie
E.: la donna in cOrriera dà sempre la colpa agli altri, soprattutto quando è colpa sua
io: vero anche questo
E.: sai, a me la donna in cOrriera fa davvero pena, è una poveretta
io: a me invece fa venir voglia di gonfiarle la faccia a sberloni
E.: non puoi
io: e ciò mi dispiace assai

martedì 7 giugno 2011

Bilanci

Metodo di bilancio previsionale della zia Gaetana: calcolare le entrate un 20% in meno e le uscite un 10% in più di quel che si prevede saranno.
In termini tecnici questo si chiama evitare di trovarsi in braghe di tela.
Metodo di bilancio effettivo di donna Letizia: calcolare, sulla carta, le entrate quel tot in più che alla fine fa risultare un attivo di 48 milioni di euro.
In termini tecnici questo si chiama avere un buco di 440 milioni di euro.
Eh sì, Pisapia ha fatto l'interessante scoperta che il Comune di Milano è senza soldi.
Quanto sia profondo il rosso di preciso preciso non si sa, tant'è che Pisapia ha detto: la reale situazione del bilancio del Comune di Milano verra' verificata da "organismi indipendenti".
E Bruno Tabacci, uno che non scherza, sarà assessore al Bilancio.

Grazie, Letizia.

lunedì 6 giugno 2011

Medici sotto accusa

I medici non vogliono ammettere i loro errori.
Un'anima candida dice che il medico ha bisogno di  «formazione fin dall'Università. Lui per primo deve essere preparato al fatto di non essere infallibile».
In un sussulto di realismo cita i motivi per cui il medico non vuol saperne di dire "ho sbagliato": «l'errore [è] come un fallimento, teme azioni disciplinari e un procedimento giudiziario a suo carico, prova imbarazzo verso i colleghi».
A guardare gli "sbagli" (320.000 su 8 milioni di ricoveri, più un enne numero non quantificato fuori dagli ospedali) e il vertiginoso aumento delle denunce, con relativa richiesta di risarcimento (9.567 nel 1994, 29.543 nel 2007, oltre non è dato di sapere) si capisce perché le assicurazioni continuano ad aumentare i premi alle ASL e ai medici in generale.
Negli USA è nata la cosiddetta «medicina “difensiva” e consiste nella pratica di diagnostiche o di misure terapeutiche condotte non tanto per assicurare la migliore salute del paziente, ma come garanzia contro eventuali contenziosi legali. [...] Il fenomeno è ormai esploso, e ha un’incidenza tra il 79 e il 93%».




mercoledì 1 giugno 2011

Navigando...

Ci sono due categorie di persone che creano siti web: i webmaster e i webmonster.
I webmonster fanno robe inguardabili, catarifrangenti, piene di immaginette in flash che ruzzolano di qui e di là, con sfondi rutilanti e font piccinissimi, solitamente tono su tono, così non si legge una cippalippa.
Fino a qualche tempo fa potevo fare solo una cosa: chiudere il sito il più presto possibile.
Adesso invece uso una fantastica estensione per Firefox, si chiama NoSquint e consente di modificare  le impostazioni del colore del testo, dei link e dello sfondo, i livelli di zoom (solo testo o intera pagina) sia per tutti i siti che per un singolo sito, per sempre o sino a che mi garba.
Così, se il webmonster ha scritto con Arial 2 px in celestino pallido su azzurro cielo, io vedo il testo nero su bianco. E grande come mi pare. Tiè.

Altra magnifica scoperta, che ho fatto da poco, è AvaxHome, una specie di pozzo di san patrizio, c’è una barcata di roba (riviste, e-book, musica, software, giochi e altro ancora) aggratis; l'elenco degli argomenti è in alto, nel menu che poi comparirà a sinistra si seleziona la lingua.
Enjoy it!

P.S. faccio il ponte