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così, ieri, mentre si doveva parlare di crescita e l’argomento è stato accantonato a data da destinarsi, mentre la riforma del lavoro ha convinto tutti (e addio alle barricate sull’articolo 18, addio alle richieste di incentivi, visto che la riforma dei contratti prevede solo disincentivi per quelli a termine), mentre la Rai è stata lasciata, temporaneamente, al proprio destino (prorogatio del cda in vista?), sulla giustizia si sono menati fendenti.
E il sobrio esecutivo Monti ha dovuto, evidentemente, cedere pur di restare in sella: in cambio di norme più restrittive sulle tangenti e dell’implementazione dell’agognato ddl anticorruzione, il premier e il Ministro Severino hanno promesso ad Angelino Alfano che si prenderanno in carico le iniziative parlamentari e che proporranno una legge sulle intercettazioni telefoniche.
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Certo, si dirà: Monti non farà il bavaglio, il suo provvedimento sarà più giusto, più utile, più necessario e simili.
Ma questa è la narrazione che circonda il “nuovo” Governo. I fatti sono altri. I fatti raccontano che, in tempo di crisi e di questioni ben più importanti da affrontare, un Governo emergenziale si è impegnato a metter mano alle intercettazioni - cavallo di battaglia berlusconiano - con un provvedimento ad hoc.
La trattativa sulla giustizia è un esempio perfetto di come si cannibalizzino la finanza e la politica (l’una schiava dell’altra in un rapporto simbiotico e mutuamente parassitario), entrambe totalmente slegate dalla vita reale e concentrate sui propri interessi.
Incredibile!
RispondiEliminaQuello che ho sempre sostenuto:
gli organi d' informazione sono solo DI PARTE.
Quando Berlusconi diceva
"dobbiamo approvare urgentemente il decreto sulle inter.."
nessuno ha mai pensato che parlasse di calcio e BAAAOOMM ( dovrebbe esser un' esplosione )
tutti giornali a metter titoli (giustamente)
"In arrivo la Legge Bavaglio".
Ma ora?? Com'è che non è stata sbattuta in prima pagina sta cosa?
Per adesso mica tanto nacia.
RispondiEliminano va beh ma continuiamo a non parlar di posti di lavoro!
RispondiEliminaAllucinante...
eh, ma questo lo sapevamo :(
RispondiEliminaArriva il momento in cui serve fare delle scelte, ovvero, da che parte stare.
RispondiEliminaMio figlio e mio marito mi guardano spaventati perchè sanno da che parte sto, dalla parte sbagliata per i benpensanti, ma c'è una anomalia che riscontro, ovvero, io potrei sbattermene le pelotas di tutto e tutti, non riesco a farlo, la mia anima sessantottina mai pentita mi spinge alla contestazione di ogni forma di soppruso, ma una domanda si affaccia in maniera costante:
"perchè diavolo chi beneficia della stretta di democrazia e di diritti aquisiti non si muove?"
Sono per la conservazione dei diritti civili, ma i principali beneficiari di queste restrizioni, dove sono?
Buona giornata Dalle ;-))
@Daniele: perché anche i giornali, cosiddetti indipendenti, hanno dei padroni e, adesso, a questi padroni non va bene alzare polveroni: è il cosiddetto gentlemen's agreement, dove non ci sono proprio gentlemen
RispondiElimina@Alberto: spero che tu abbia ragione e io torto
@Ernest: "loro" ce l'hanno un posto di lavoro e a volte anche due se non tre, di quello degli altri gl'importa 'na sega
@Polly: io, ingenua, lo sospettavo soltanto
@Tina: discorso lungo, questo; in sintesi, direi che nessuno gli ha insegnato a ragionare con la propria testa, sono stati sedati con la tv e le stronzate tecnologiche, sono abituati ad avere quel che hanno perché qualcuno glielo dà e non perché se lo sono "guadagnato" da soli ma, soprattutto non sanno cosa siano i diritti acquisiti, men che meno la democrazia perché non parlano, non discutono, non si confrontano, non si chiedono mai il perché e il percome delle cose