Persone diverse in tempi diversi mi hanno accusato, a volte a ragione, di essere: stronza, iraconda, arrogante, superba, aggressiva, tetragona, irragionevole, testarda, chiusa, perfida, villana, scostante, raggelante, un drago.
Mi è stato anche detto che sono diretta, però io, ingenua!, avevo creduto fosse inteso come un complimento: sbagliavo, l'ho capito poi a mie spese.
Ieri sera alla lista s'è aggiunta un'altra caratteristica, ovviamente sempre negativa: non sono dolce.
Me l'ha detto un tizio con cui stavo chattando in quanto, a sua precisa domanda, ho ammesso di non aver provato particolari turbamenti leggendo che mi mandava due bacini virtuali sulla mano sinistra.
Ora, a prescindere dal fatto che:
1) facciamo oltre cent'anni in due
2) non ci siamo mai incontrati né telefonati
3) chattavamo ogni tanto, da un paio di settimane
4) che cacchio fritto vuol dire "dolce" in questo contesto?
vorrei tanto capire com'è possibile pensare che si debba provare qualunque cosa per una roba del genere.
Cioè, voglio dire, manco se fossimo ancora all'asilo, neh!
Un minimo di contatto con la realtà, no?
Questo tizio, divorziato due volte, ha tre figli di cui due adulti e, a suo dire, dirige l'azienda di famiglia che impiega 80 persone (che, a questo punto, non vedo messe benissimo riguardo la sicurezza del posto di lavoro, anzi).
Stamani, all'alba delle 07:45, ferma in auto al semaforo, pensavo a come dev'essere aver a che fare/vivere con un simile psicopatico (al che mi sei venuta in mente tu, Polly, ciao!), uno che ha lo sviluppo emotivo di un cucciolo, per giunta parecchio stupido, di cane.
Al solito, non gli avevo detto come contattarmi/trovarmi al di fuori del cyberspazio, e di ciò sono molto lieta, perché un tizio così è di quelli che più scappi, più ti inseguono.
E io sono già scappata, anche se lui ancora non lo sa.
Mi è stato anche detto che sono diretta, però io, ingenua!, avevo creduto fosse inteso come un complimento: sbagliavo, l'ho capito poi a mie spese.
Ieri sera alla lista s'è aggiunta un'altra caratteristica, ovviamente sempre negativa: non sono dolce.
Me l'ha detto un tizio con cui stavo chattando in quanto, a sua precisa domanda, ho ammesso di non aver provato particolari turbamenti leggendo che mi mandava due bacini virtuali sulla mano sinistra.
Ora, a prescindere dal fatto che:
1) facciamo oltre cent'anni in due
2) non ci siamo mai incontrati né telefonati
3) chattavamo ogni tanto, da un paio di settimane
4) che cacchio fritto vuol dire "dolce" in questo contesto?
vorrei tanto capire com'è possibile pensare che si debba provare qualunque cosa per una roba del genere.
Cioè, voglio dire, manco se fossimo ancora all'asilo, neh!
Un minimo di contatto con la realtà, no?
Questo tizio, divorziato due volte, ha tre figli di cui due adulti e, a suo dire, dirige l'azienda di famiglia che impiega 80 persone (che, a questo punto, non vedo messe benissimo riguardo la sicurezza del posto di lavoro, anzi).
Stamani, all'alba delle 07:45, ferma in auto al semaforo, pensavo a come dev'essere aver a che fare/vivere con un simile psicopatico (al che mi sei venuta in mente tu, Polly, ciao!), uno che ha lo sviluppo emotivo di un cucciolo, per giunta parecchio stupido, di cane.
Al solito, non gli avevo detto come contattarmi/trovarmi al di fuori del cyberspazio, e di ciò sono molto lieta, perché un tizio così è di quelli che più scappi, più ti inseguono.
E io sono già scappata, anche se lui ancora non lo sa.
sei il mio guru! :-)
RispondiEliminaUna richiesta: ci fai un post su quella volta che ti diedero della "tetragona", pliis? :)
RispondiEliminaChissà perché non ti vedevo persona chattante. Comunque mi riconosco in molti dei difetti di cui ti accusano, soprattutto sull'essere diretta e certamente non dolce, nel senso di sdolcinata almeno. Pur conoscendoci direttamente, mi sono fatta l'idea, da quello che leggo, che abbiamo molte cose in comune.
RispondiElimina"Questo tizio, divorziato due volte, ha tre figli di cui due adulti e, a suo dire, dirige l'azienda di famiglia che impiega 80 persone"
RispondiEliminaSicura che sia proprio così?
:)
RispondiEliminaCara Dalle, questo è un Matto.
Il problema è che chi vive con questi soggetti in genere non sa (almeno, non sa dell'attività rimorchiativa reale o virtuale dei suddetti). Però suppongo che qualche altro segno si manifesti. Ajuto.
Ti sento sempre più la mia gemella! ;-)
RispondiEliminaTi mancano due perle che mi hanno snocciolato
RispondiElimina1) Sei razionale in modo purgativo
2) Sei più asettica di un ago ipodermico nuovo
Il resto, faccio il paio con te.
Sul tizio...somiglia ai tipi che in rete lasciano messaggi nelle caselle di posta allegando le loro esperienze di vita, finirò col raccontare della volta che, per levarmi di torno l'ultimo macho (non facevo ancora vita di coppia), mi sono limitata a dirgli al telefono
"mi sei venuto a noia"
Buona giornata Dalle ;-))
@Ruben: ehi, sarà mica una parolaccia? ;-)
RispondiElimina@Santarellina: un post sarebbe noioso, l'epiteto lo ricevetti in V° superiore (anno 1976) dalla mia insegnante di lettere perché non riuscì a convincermi a fare una tesina di maturità su Pirandello - che ritenevo pallosissimo - anziché su Buzzati, come poi ho fatto
@Pyperita: chatto molto meno rispetto a qualche anno fa, un po' mi è venuto a noia perché, alla fine, son sempre le stesse pippe; anch'io leggendoti noto sorprendenti somiglianze ;-)
@Alberto: da dietro uno schermo uno può dire tutto, (quasi mai) senza tema di smentita; ho grossi dubbi sul suo ruolo di imprenditore, a me pare troppo ciula
@Polly: ajuto scritto con la j mi piace da impazzire, te lo copio; io non riuscirei a vivere con uno così, in qualunque caso
@Teresa: separate da piccole, forse...
@Tina: originali le due definizioni, peccato non me le abbiamo mai dette; se mi scoccio, tendo a levarmi di torno io, nel senso che taglio i ponti in maniera assoluta, non permetto più di essere raggiunta e/o contattata e/o incontrata
beh direi che il tizio ha scelto l'identikit standard per chi vuol navigare in rete da psycho...
RispondiEliminache tristezza
Ok. Ti spedisco qualche chilo di zucchero ... di canna però, lo preferisco io e ti mando quello.
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