Ma ora come fara' Re Giorgio Banalitano, al prossimo anniversario di via D'Amelio (19 luglio), a ripetere le solite banalita' sullo Stato che "cerca le verita" sull'"eroico sacrificio" di Falcone e Borsellino? Per non prendersi una scarica di fischi e pernacchie, dovra' come minimo far dimettere il suo consigliere Loris D'Ambrosio.
Ok, ma bastera'? Bastera' forse a far cessare per un po' la pubblicazione delle imbarazzanti intercettazioni sul Mancino-gate, ma non per ricandidarsi al Quirinale. Ecco il punto vero: Corriere, Repubblica (e Cetriolo Quotidiano, per quel che conta) non molleranno la presa finche' non avranno la certezza che Re Giorgio si accontentera' di un solo settennato.
Sperem, perché a me l'idea di altri sette anni con nonno Giorgio a rappresentare l'unità nazionale e pronto a firmare qualunque cosa, come ha fatto sinora (prima col silvio e adesso col governo teNnico), fa venire gli incubi.
Guarda che con ogni probabilità come prossimo presidente della repubblica (in questo specifico caso senza le maiuscole) ci beccheremo un certo nanerottolo con una fedina penale lunga da qui alla galassia di Andromeda. Meglio Nonno Giorgio o questo personaggio? Io sceglierei il male minore. La natura, invece, ci appiopperà il male maggiore, perché Nonno Giorgio è vecchio come il cucco e non reggerà sicuramente per altri sette anni.
RispondiEliminaultimamente ho perso il giro, a chi stanno tirando la volata?
RispondiEliminaE' lunedì, ti dico solo questo!
Mi associo.
RispondiElimina@Tunk: essendo membri dell'Europa, e legati a doppio filo con l'euro agli altri partner, dubito assai che il nanerottolo potrà mai diventare presidente della repubblica
RispondiElimina@Ruben: stando agli spetegules c'è in prima fila il Gianni Letta, ma è come il conclave, se entri papa esci cardinale
@Pyperita: :-)