giovedì 27 novembre 2014

Libri Mondadori

Continuo a trovare una marea di articoli, sui giornali e sul Web, dove ci si lamenta che in Italia i lettori (e quindi i compratori) di libri sono pochi.
Che la colpa è della scuola blablabla, della famiglia blablabla, della tv blablabla, che la cultura così muore.

Adesso scopro che, al 30.09.2014, la divisione Libri Mondadori ha fatturato 238,9 milioni di euro, con un utile, pulito, di 33,7 milioni di euro.
Apperò, è il 14,11%.

Stante un così lauto guadagno, la mia ipotesi sul perché della scarsa lettura viene confermata: i libri costano troppo.

P.S. i numeri sopra indicati sono a margine di un articolo in cui si spiega che la divisione Libri è stata scorporata da Mondadori e sarà una società a sé stante; considerando che nel 2013 Mondadori, nel suo complesso, aveva una perdita secca di 185,4 milioni di euro, vien da farsi un tot di domande sul perché di questa mossa.

la vignetta non c'entra molto, ma mi piace assai

8 commenti:

  1. Sui libri che costano troppo ti do parzialmente ragione: trovi libri anche in edizione economica (copertina di cartone) a prezzi più abbordabili. Ma la gente non legge più:
    a) perché in Italia sono tutti scrittori, ma nessuno legge anche solo le cose più semplici, tipo la segnaletica stradale;
    b) perché l'editoria italiana è andata a donnine allegre, incancrenendosi sui famosi "best(ial) seller" fascettati e zeppi di "recensioni" false come una banconota da ottanta euro: tutti questi testi di cucina (???) prodotti dalla VIP fulminata di turno, tutte queste autobiografie di giocatori che manco sanno scrivere il proprio nome, tutti questi tomi scritti dal leccaculo di turno per esaltare i potenti, tutti questi "romanzi" senza trama, senza ambientazione e senza personaggi, e via così. I libri seri nelle librerie vengono relegati in un misero scaffalino seminascosto, tanto sono i "best(ial) seller" che fanno fatturato.

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  2. In Italia l'impressione è che le case editrici il maggior utile lo facciano con i libri di scuola che cambiano edizione ogni anno, sono dei mattoni assurdi e costano uno sproposito.

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  3. Io che sono lettore di ebook trovo ancora più scandaloso il prezzo dei libri digitali

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  4. Mondadori, quella della baby-caimana? Be', si capisce perché la divisione libri - l'unica in attivo - abbia voluto prendere le distanze da una famiglia in completo sfacelo.

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  5. "....che la cultura così muore" . Da tanti anni ormai ci si impegna a sotterrarla sempre piu profondamente
    f.

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  6. I libri costano effettivamente troppo soprattutto le novità e quelli di certi editori... ad esempio ieri ho buttato l occhio su un libro Einaudi... prezzo 22 euro!?!?!? dico siamo fuori di testa!
    Volendo in qualche maniera si risparmia... si aspetta la versione economica oppure libri usati!

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  7. @Cerx: sai, io non leggo quasi nessun autore italiano, solo americani, inglesi, qualche tedesco e qualche francese proprio per la pochezza di quel che scrivono
    @Giulio: non so se le case editrici di libri scolastici pubblicano anche altro, che guadagnano una barca di soldi è fuori discussione
    @Ruben: stesso discorso dei CD, si lamentano della pirateria però i prezzi non li abbassano (ah, anche gli e-book li trovi aggratis, due siti sono ben forniti: "avax home" e "dasolo", li trovi con Google)
    @Fonfonzuuui: no, non quadra, l'utile della divisione non solo abbassa la perdita generale, ma essendo una cosa sola non ci paghi le tasse, adesso invece sì
    @F.: e stanno ancora scavando
    @Ernest: oppure si cerca in Rete, vedi mia risposta a Ruben

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  8. Anche io ho pensato la stessa cosa: ma come, separano la parte in utile così devono pagarci le tasse? Ma perché o_O

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