venerdì 29 luglio 2011
Apperò!
Peccato per il "no peeking", io avrei peekingato volentieri ;-)
E con questo passo e chiudo sino al 29 agosto ché a partire dalle 15:45 di oggi cominciano le mie ferie.
Buone vacanze!
giovedì 28 luglio 2011
Pubblicità ingannevole
In Inghilterra è stata ritirata la pubblicità di una crema di bellezza, Teint Miracle della Lancôme di L'Oréal, perché viso e pelle perfetti della testimonial (Julia Roberts, 44 anni a ottobre) erano dovuti a Photoshop e non alla crema.
Con Photoshop c'è anche chi fa disastri e un sito, PSD, ne raccoglie tanti.
Un esempio è questo tizio con mutande di Calvin Klein a cui hanno piallato le pudenda.
Con Photoshop c'è anche chi fa disastri e un sito, PSD, ne raccoglie tanti.
Un esempio è questo tizio con mutande di Calvin Klein a cui hanno piallato le pudenda.
mercoledì 27 luglio 2011
TAV
Ho letto un articolo riguardo alla TAV Torino Lione dove vengono elencati tutti i motivi per cui non si dovrebbe (deve) fare.
Oltre a un sacco di ottime ragioni, ce ne sono due che mi sono balzate all'occhio:
1) La valutazione del progetto è stata finanziata dal soggetto promotore Ltf, cioè come chiedere all'oste se il vino è buono;
2) la tabellina qui sotto da cui si evince che il traffico merci dalla Francia è in costante riduzione
martedì 26 luglio 2011
Do ut des
Tempo fa il cuoco della mensa ha cucinato le melanzane impanate.
Fantastiche, libidinose e mai più riviste.
Per dire quanto io ami le melanzane impanate, se devo scegliere tra quelle e il gelato al pistacchio, scelgo quelle, anche se sono le otto di mattina.
Le melanzane mi piacciono in tutti i modi e le cucino spesso, ma non impanate perché poi mi puzza la casa di fritto per tre giorni, puzzo io e puzzano i miei vestiti, c'è da buttar via un sacco di olio e, last but not least, non mi vengono quasi mai perfette perché, non avendo la friggitrice dove impostare la temperatura, vado a occhio sul punto di fumo.
Dicevo.
Sono tre mesi che chiedo al cuoco della mensa quando rifà le melanzane impanate.
Domani, risponde sempre lui da tre mesi.
Conoscendo la sua passione per la musica di quando era un ragazzotto, settimana scorsa l'ho motivato dicendogli: Carlo, ogni volta che farai le melanzane impanate, io ti porterò un cd con le compilation anni ‘70.
Gli son luccicati gli occhi dalla brama e mi son detta “è fatta!”.
L'indomani mezzogiorno credevo di trovare l’oggetto del mio desiderio e invece niente.
Ieri arrivo in mensa e ci sono gli spaghetti alle melanzane.
Decido di prenderli e chiedo come secondo/contorno le zucchine lesse ma Carlo obietta che no, non le posso avere perché... tadà! e mi allunga un piatto con quattro enormi fette di melanzane impanate, ancora bollenti.
Praticamente degli spaghetti ho preso solo due forchettate, poi ho mangiato 1 fetta e mezza di melanzane.
Le altre due e mezzo le ho portate a casa e sono state il mio piatto unico per cena.
Oggi porto il primo cd a Carlo.
Fantastiche, libidinose e mai più riviste.
Per dire quanto io ami le melanzane impanate, se devo scegliere tra quelle e il gelato al pistacchio, scelgo quelle, anche se sono le otto di mattina.
Le melanzane mi piacciono in tutti i modi e le cucino spesso, ma non impanate perché poi mi puzza la casa di fritto per tre giorni, puzzo io e puzzano i miei vestiti, c'è da buttar via un sacco di olio e, last but not least, non mi vengono quasi mai perfette perché, non avendo la friggitrice dove impostare la temperatura, vado a occhio sul punto di fumo.
Dicevo.
Sono tre mesi che chiedo al cuoco della mensa quando rifà le melanzane impanate.
Domani, risponde sempre lui da tre mesi.
Conoscendo la sua passione per la musica di quando era un ragazzotto, settimana scorsa l'ho motivato dicendogli: Carlo, ogni volta che farai le melanzane impanate, io ti porterò un cd con le compilation anni ‘70.
Gli son luccicati gli occhi dalla brama e mi son detta “è fatta!”.
L'indomani mezzogiorno credevo di trovare l’oggetto del mio desiderio e invece niente.
Ieri arrivo in mensa e ci sono gli spaghetti alle melanzane.
Decido di prenderli e chiedo come secondo/contorno le zucchine lesse ma Carlo obietta che no, non le posso avere perché... tadà! e mi allunga un piatto con quattro enormi fette di melanzane impanate, ancora bollenti.
Praticamente degli spaghetti ho preso solo due forchettate, poi ho mangiato 1 fetta e mezza di melanzane.
Le altre due e mezzo le ho portate a casa e sono state il mio piatto unico per cena.
Oggi porto il primo cd a Carlo.
lunedì 25 luglio 2011
Pensatoio
Calderoli inaugura i “ministeri” al nord.
Compiti degli uffici monzesi [...]: “Qui a Villa Reale – dice il ministro – realizzeremo uno sportello del cittadino dove, al di là del mondo associativo, qualunque cittadino abbia un problema con Roma può venire a cercare soluzione senza che debba fare dei viaggi della speranza. Ci appoggeremo a questa struttura – spiega – per creare una sorta di pensatoio. Tra le prime cose di cui si occuperà ci sarà il rilancio dell’economia, e qualunque proposta venga per lo sviluppo del Paese sarà ben accetta”.
venerdì 22 luglio 2011
Una mer(d)avigliosa offerta
L'ufficio personale di una nota catena di supermercati sta cercando 150 e rotti persone tra cassiere, addetti ai reparti, salumieri e macellai.
L'offerta è di 630 € netti per un part-time di 100 ore mensili.
Colloqui su colloqui, ma non c'è nessuno disposto a lavorare per loro.
Siamo stupiti, dicono, con la disoccupazione che c'è in giro non riusciamo a trovare personale (segue pistolotto sui giovani fannulloni nonché bamboccioni).
Entrando nel dettaglio dell'offerta si capisce perché tutti la schifano: disponibilità a lavorare su turni flessibili e di domenica, sede di lavoro altalenante tra Milano e Bergamo in base alla necessità del datore di lavoro e contratto da apprendista.
Tradotto significa che:
1) è impossibile trovarsi un secondo lavoro perché gli orari di questo possono cambiare dalla mattina alla sera
2) non si possono usare i mezzi pubblici perché ci si deve muovere in orari diversi da quelli di punta, quindi tempi lunghissimi per andare/tornare, onde per cui
3) bisogna avere la macchina e calcolare che
4) fare avanti - indrè da Milano a Bergamo e/o viceversa costa (Google dixit) 22 € al giorno di solo carburante a fronte di una paga di (630 € diviso 22 gg) 28,64 € al dì.
Last but not least, dopo che loro hanno avuto notevolissimi sgravi fiscali e previdenziali, alla fine dell’apprendistato ti possono tranquillamente lasciare a casa.
Dopodiché mi sento serenamente di affermare che quelli dell’ufficio personale della suddetta catena di supermercati sono dei grandissimistronzi figli di puttana.
L'offerta è di 630 € netti per un part-time di 100 ore mensili.
Colloqui su colloqui, ma non c'è nessuno disposto a lavorare per loro.
Siamo stupiti, dicono, con la disoccupazione che c'è in giro non riusciamo a trovare personale (segue pistolotto sui giovani fannulloni nonché bamboccioni).
Entrando nel dettaglio dell'offerta si capisce perché tutti la schifano: disponibilità a lavorare su turni flessibili e di domenica, sede di lavoro altalenante tra Milano e Bergamo in base alla necessità del datore di lavoro e contratto da apprendista.
Tradotto significa che:
1) è impossibile trovarsi un secondo lavoro perché gli orari di questo possono cambiare dalla mattina alla sera
2) non si possono usare i mezzi pubblici perché ci si deve muovere in orari diversi da quelli di punta, quindi tempi lunghissimi per andare/tornare, onde per cui
3) bisogna avere la macchina e calcolare che
4) fare avanti - indrè da Milano a Bergamo e/o viceversa costa (Google dixit) 22 € al giorno di solo carburante a fronte di una paga di (630 € diviso 22 gg) 28,64 € al dì.
Last but not least, dopo che loro hanno avuto notevolissimi sgravi fiscali e previdenziali, alla fine dell’apprendistato ti possono tranquillamente lasciare a casa.
Dopodiché mi sento serenamente di affermare che quelli dell’ufficio personale della suddetta catena di supermercati sono dei grandissimi
giovedì 21 luglio 2011
eBooks
Ho sempre amato i libri, sin da bambina.
Non ricordo un giorno in cui non ho preso in mano un volume e non mi sono tuffata nella lettura, dimenticando e ignorando tutto per qualche ora.
Mi è successo persino di fare delle notti in bianco per sapere come andava a finire una storia (tanto per fare un esempio: Il quinto giorno, di Frank Schätzing).
Sono una lettrice veloce, onnivora e bulimica.
Però il libro io voglio averlo in mano, girare le pagine, sentire l'odore della carta e dell'inchiostro, farci sporgere un segnapagina, poggiarlo sul comodino, in una parola toccarlo.
Con gli eBook non si può, per cui non mi attirano manco per niente.
Però quando mi mettono sotto il naso, e aggratis, 3.600 eBook intitolati "La biblioteca del brivido", non resisto alla tentazione di vedere cosa ci posso trovare.
Download da QUI.
Non ricordo un giorno in cui non ho preso in mano un volume e non mi sono tuffata nella lettura, dimenticando e ignorando tutto per qualche ora.
Mi è successo persino di fare delle notti in bianco per sapere come andava a finire una storia (tanto per fare un esempio: Il quinto giorno, di Frank Schätzing).
Sono una lettrice veloce, onnivora e bulimica.
Però il libro io voglio averlo in mano, girare le pagine, sentire l'odore della carta e dell'inchiostro, farci sporgere un segnapagina, poggiarlo sul comodino, in una parola toccarlo.
Con gli eBook non si può, per cui non mi attirano manco per niente.
Però quando mi mettono sotto il naso, e aggratis, 3.600 eBook intitolati "La biblioteca del brivido", non resisto alla tentazione di vedere cosa ci posso trovare.
Download da QUI.
mercoledì 20 luglio 2011
Una mente superiore
Il dottor ingegner Abc Xyz è:
un uomo di 56 anni
sposato, con due figli adottivi adolescenti
dirigente in un Ministero
cortese, educato e simpatico
nonché grandissimo pirla in quanto basta scrivere il suo nome e cognome in Google per scoprire che è iscritto dal febbraio 2011 a un sito di incontri e "cerca una donna, max 46 anni per relazione". Non pago di essersi registrato con le sue vere generalità, sul sito di incontri ha messo anche una sua foto, scattata in ufficio e da cui si può capire dove lavora.
Domanda: ma possibile che ci sia in giro gente così scema?
Risposta: sì
Ulteriore domanda: uno può essere scemo part-time? cioè, se questo è così imbecille nella sua vita privata, potrà mai essere una mente superiore sul lavoro?
Risposta: assolutissimamente no
E chissà quanti ce ne sono di imbecilli come lui.
Ha ragione il proverbio: più son dirigenti, più son deficienti.
un uomo di 56 anni
sposato, con due figli adottivi adolescenti
dirigente in un Ministero
cortese, educato e simpatico
nonché grandissimo pirla in quanto basta scrivere il suo nome e cognome in Google per scoprire che è iscritto dal febbraio 2011 a un sito di incontri e "cerca una donna, max 46 anni per relazione". Non pago di essersi registrato con le sue vere generalità, sul sito di incontri ha messo anche una sua foto, scattata in ufficio e da cui si può capire dove lavora.
Domanda: ma possibile che ci sia in giro gente così scema?
Risposta: sì
Ulteriore domanda: uno può essere scemo part-time? cioè, se questo è così imbecille nella sua vita privata, potrà mai essere una mente superiore sul lavoro?
Risposta: assolutissimamente no
E chissà quanti ce ne sono di imbecilli come lui.
Ha ragione il proverbio: più son dirigenti, più son deficienti.
martedì 19 luglio 2011
Una vittoria di Pirro
Un gruppo di editori belgi ha fatto causa a Google perché Google News usava i loro contenuti, dicevano, per fare traffico.
Il tribunale di Bruxelles ha dato ragione agli editori e ha condannato Google ad eliminare i link che su Google News portavano ai loro articoli.
Google ha ubbidito togliendo tutti i link.
Ma proprio tutti tutti, non solo quelli su Google News.
Gli editori sono arrabbiati, ma non possono farci niente.
Il tribunale di Bruxelles ha dato ragione agli editori e ha condannato Google ad eliminare i link che su Google News portavano ai loro articoli.
Google ha ubbidito togliendo tutti i link.
Ma proprio tutti tutti, non solo quelli su Google News.
Gli editori sono arrabbiati, ma non possono farci niente.
Come dice il saggio: attento a quel che chiedi, potresti ottenerlo.
lunedì 18 luglio 2011
Sibaritico, ma non per tutti
Pare, sottolineo pare, che nella villa del silvio a Porto Rotondo, ci sia un tunnel sottomarino con un fondale subacqueo composto da un mosaico raffigurante il dio Nettuno.
Non solo.
Ci sono delle foto con i dettagli di 'sto tunnel o bunker che dir si voglia.
Primo scatto: una sorta di gazebo a pianta ottagonale sormontato da una sfera. Secondo scatto: quaranta sedie antropomorfe allineate su due file parallele in un giardino. Terzo scatto: le stesse sedie, con i loro schienali a forma di corpo umano stilizzato, poste intorno a un tavolo circolare in mezzo al quale si scorgono altre sedie dello stesso tipo che cicondano a loro volta un pozzo ricoperto di mosaici. Il tutto in un ambiente chiuso, forse un sotterraneo, con mura come sorrette da colonne. Quarto scatto: dodici ampolle con misteriose scritte latineggianti appoggiate su una serie di nicchie. E poi ancora tante altre foto che sembrano raccontare i segreti (erotici e iniziatici) della villa.
Ciliegina sulla torta: c'è un giardino la cui pianta, ha scritto l’Espresso, ricalca esattamente quella del mitico Tempio di Re Salomone.
In questi luoghi ameni, il silvio si rifugerebbe quando vuol distrarsi e dimenticare.
Noi invece ci tocca stare dove stiamo e sperare che qualche Santo ci faccia la grazia.
Non solo.
Ci sono delle foto con i dettagli di 'sto tunnel o bunker che dir si voglia.
Primo scatto: una sorta di gazebo a pianta ottagonale sormontato da una sfera. Secondo scatto: quaranta sedie antropomorfe allineate su due file parallele in un giardino. Terzo scatto: le stesse sedie, con i loro schienali a forma di corpo umano stilizzato, poste intorno a un tavolo circolare in mezzo al quale si scorgono altre sedie dello stesso tipo che cicondano a loro volta un pozzo ricoperto di mosaici. Il tutto in un ambiente chiuso, forse un sotterraneo, con mura come sorrette da colonne. Quarto scatto: dodici ampolle con misteriose scritte latineggianti appoggiate su una serie di nicchie. E poi ancora tante altre foto che sembrano raccontare i segreti (erotici e iniziatici) della villa.
Ciliegina sulla torta: c'è un giardino la cui pianta, ha scritto l’Espresso, ricalca esattamente quella del mitico Tempio di Re Salomone.
In questi luoghi ameni, il silvio si rifugerebbe quando vuol distrarsi e dimenticare.
Noi invece ci tocca stare dove stiamo e sperare che qualche Santo ci faccia la grazia.
venerdì 15 luglio 2011
Per i signori uomini
Sempre attento alle novità importanti, Essential News dà notizia di un'invenzione fantastica: la cravatta cuscino che si gonfia soffiandoci dentro, come si fa con i braccioli dei bimbi.
E' rivestita di tessuto (seta o microfibra) bava repellente, in varie fantasie, classiche ma anche all'ultima moda.
Studiata per pisolare in ufficio, può essere usata anche come salvagente in caso di naufragio improvviso.
Prezzo modico: $19.95.
E' rivestita di tessuto (seta o microfibra) bava repellente, in varie fantasie, classiche ma anche all'ultima moda.
Studiata per pisolare in ufficio, può essere usata anche come salvagente in caso di naufragio improvviso.
Prezzo modico: $19.95.
giovedì 14 luglio 2011
Conti della serva
Da il Fatto Quotidiano:
“Le centinaia di miliardi che ogni anno finiscono nel buco nero dell’illegalità… non sono un’entità astratta: …sono il nostro debito pubblico, sono i treni dei pendolari tagliati, i biglietti degli autobus che aumentano di prezzo, la lista d’attesa di sei mesi per una TAC, l’insegnante di sostegno per i bambini disabili eliminato, la cronica mancanza di asili nido che ostacola l’accesso al lavoro delle donne”.
“La madre di tutte le illegalità” [...] è l’evasione fiscale. A causa di questa illegalità, ciascun contribuente in regola paga 3.000 euro all’anno di più; in concreto, negli ultimi 30 anni il lavoro dipendente ha pagato tasse maggiori di quelle che avrebbe potuto pagare per 870 miliardi di euro.
Ma invece di aumentare i ticket e le tasse, non è meglio copiare il sistema americano?
Tutti deducono tutto dalla dichiarazione dei redditi e a quel punto ogni cittadino pretende sempre fatture e scontrini per quel che paga/spende.
Detto da una ignorante, ché io mica sono il ministro dell'economia, però fino a 2+2 lo so fare.
Dimenticavo: il costo per lo Stato per l'applicazione del sistema sarebbe zero.
“Le centinaia di miliardi che ogni anno finiscono nel buco nero dell’illegalità… non sono un’entità astratta: …sono il nostro debito pubblico, sono i treni dei pendolari tagliati, i biglietti degli autobus che aumentano di prezzo, la lista d’attesa di sei mesi per una TAC, l’insegnante di sostegno per i bambini disabili eliminato, la cronica mancanza di asili nido che ostacola l’accesso al lavoro delle donne”.
“La madre di tutte le illegalità” [...] è l’evasione fiscale. A causa di questa illegalità, ciascun contribuente in regola paga 3.000 euro all’anno di più; in concreto, negli ultimi 30 anni il lavoro dipendente ha pagato tasse maggiori di quelle che avrebbe potuto pagare per 870 miliardi di euro.
Ma invece di aumentare i ticket e le tasse, non è meglio copiare il sistema americano?
Tutti deducono tutto dalla dichiarazione dei redditi e a quel punto ogni cittadino pretende sempre fatture e scontrini per quel che paga/spende.
Detto da una ignorante, ché io mica sono il ministro dell'economia, però fino a 2+2 lo so fare.
Dimenticavo: il costo per lo Stato per l'applicazione del sistema sarebbe zero.
http://www.insertosatirico.com/2011/07/la-manovra-lampo |
mercoledì 13 luglio 2011
Alberto e Charlene
La notizia è veramente da bieco gossip: Alberto di Monaco e Charlene Wittstock, in luna di miele, non condividono la stessa stanza e nemmeno lo stesso albergo perché dormono a 16 km l'uno dall'altra.
E questo dopo i vari, presunti, tentativi di fuga di lei appena prima delle nozze.
Che però, alla fine, l'ha sposato il principe.
Uno può obiettare: sì, vabbè, lui è un (eufemismo) farfallone, però ha una valanga di quattrini.
Mia nonna diceva che le camicie da notte non hanno tasche, a significare che nel letto ti ritrovi l'uomo, mica i suoi soldi.
Non deve essere bello essere la moglie di un tizio che scopa in giro senza precauzioni, ché altrimenti non si spiega come fa ad avere tutti quei figli illegittimi.
Io mi chiederei sempre dove l'ha pucciato - nudo e crudo - mezz'ora prima e, di conseguenza, penserei che mi potrebbe contagiare con malattie veneree o peggio.
Il che non è propedeutico a un felice matrimonio, ma nema problema, pare ci sia già un accordo tra Alberto e Charlene: lei gli fa un figlio, poi divorziano.
E questo dopo i vari, presunti, tentativi di fuga di lei appena prima delle nozze.
Che però, alla fine, l'ha sposato il principe.
Uno può obiettare: sì, vabbè, lui è un (eufemismo) farfallone, però ha una valanga di quattrini.
Mia nonna diceva che le camicie da notte non hanno tasche, a significare che nel letto ti ritrovi l'uomo, mica i suoi soldi.
Non deve essere bello essere la moglie di un tizio che scopa in giro senza precauzioni, ché altrimenti non si spiega come fa ad avere tutti quei figli illegittimi.
Io mi chiederei sempre dove l'ha pucciato - nudo e crudo - mezz'ora prima e, di conseguenza, penserei che mi potrebbe contagiare con malattie veneree o peggio.
Il che non è propedeutico a un felice matrimonio, ma nema problema, pare ci sia già un accordo tra Alberto e Charlene: lei gli fa un figlio, poi divorziano.
martedì 12 luglio 2011
lunedì 11 luglio 2011
La mia prima volta
Fuori casa porto le calze anche a Ferragosto.
Magari esco senza mutande perché me le dimentico, ma le calze no, quelle si può star certi che le ho su.
Da anni le compro sempre della stessa marca perché sono comode, non cascano, non segano la pelle e durano mediamente di più.
Unico problema è che raramente trovo il colore che voglio, cioè chiaro.
Non capisco come mai i responsabili acquisti dei supermercati (della provincia di Milano e di Cremona) Coop, Auchan, Sma, Standa aka Billa, comprano più calze nere, grigie, mogano, castoro, terra di Siena rispetto a tinte chiare.
Se la scatola con dentro 40 paia color castoro resta lì per dei mesi mentre invece quella con nuance epidermide pallida si svuota in un nanosecondo, qualcuno dovrebbe accorgersene e chiedersi il perché.
Che è il seguente: le donne si mettono più spesso calze chiare che scure, in tutte le stagioni, figurarsi in estate, porca paletta!
Invece no, negli ultimi tre mesi sono riuscita a trovare solo 2 (diconsi due) paia delle calze che voglio. E meno male che avevo fatto scorta sotto Natale, girando mezza Lombardia, simil fra' Cercun.
Nel tentativo di scoprire altri supermercati/negozi dove comprarle, ho cercato in Rete e, sorpresa!, ho scovato un sito dove le vendono on-line, a 20 paia per volta.
Bramosa come un bimbo in un negozio di giocattoli, non ho resistito: ho fatto il mio primo acquisto su Internet (40 paia, melius abundare quam deficere, ciapa là), con bonifico ché non mi sogno nemmeno di usare la carta di credito.
Venerdì le calze sono arrivate, in un bel pacchetto, consegnato comodamente in ufficio.
Ah, che soddisfazione!
Magari esco senza mutande perché me le dimentico, ma le calze no, quelle si può star certi che le ho su.
Da anni le compro sempre della stessa marca perché sono comode, non cascano, non segano la pelle e durano mediamente di più.
Unico problema è che raramente trovo il colore che voglio, cioè chiaro.
Non capisco come mai i responsabili acquisti dei supermercati (della provincia di Milano e di Cremona) Coop, Auchan, Sma, Standa aka Billa, comprano più calze nere, grigie, mogano, castoro, terra di Siena rispetto a tinte chiare.
Se la scatola con dentro 40 paia color castoro resta lì per dei mesi mentre invece quella con nuance epidermide pallida si svuota in un nanosecondo, qualcuno dovrebbe accorgersene e chiedersi il perché.
Che è il seguente: le donne si mettono più spesso calze chiare che scure, in tutte le stagioni, figurarsi in estate, porca paletta!
Invece no, negli ultimi tre mesi sono riuscita a trovare solo 2 (diconsi due) paia delle calze che voglio. E meno male che avevo fatto scorta sotto Natale, girando mezza Lombardia, simil fra' Cercun.
Nel tentativo di scoprire altri supermercati/negozi dove comprarle, ho cercato in Rete e, sorpresa!, ho scovato un sito dove le vendono on-line, a 20 paia per volta.
Bramosa come un bimbo in un negozio di giocattoli, non ho resistito: ho fatto il mio primo acquisto su Internet (40 paia, melius abundare quam deficere, ciapa là), con bonifico ché non mi sogno nemmeno di usare la carta di credito.
Venerdì le calze sono arrivate, in un bel pacchetto, consegnato comodamente in ufficio.
Ah, che soddisfazione!
venerdì 8 luglio 2011
Vanità, oh vanità!
Hanno inventato il tatuaggio animato.
Oppure è una bufala. Chi lo sa? Boh.
Comunque funziona (in teoria) così: si scrive sulla pelle un codice QR, lo si fa inquadrare da un cellulare che si collega a un url e mostra un video animato.
Ciò presuppone che:
1) si desideri avere un tatuaggio
2) si abbia un cellulare capace di leggere il codice QR
3) si voglia quanto al punto 1) e 2).
Bon, ho risposto tre volte no, io son esclusa.
P.S. sempre in tema di "facciamoci belli" un software per provare nuove pettinature, QUI.
giovedì 7 luglio 2011
Un, due, tre
Saccheggiando Giornalettismo, ecco tre notiziole che a me sembrano emblematiche dell'aria che tira in Italia:
1) Feltri è andato in pensione nel 1997, a 53 anni, e percepisce una pensione di circa 179.000 € l'anno; da allora Feltri ha continuato a scrivere e a dirigere giornali, ricevendo ricchi e meritati compensi e spiegando al mondo intero che è meglio per tutti se si va in pensione a 67 anni.
2) il silvio non va alla festa del 4 luglio all'ambasciata USA perché preferisce andare alla festa di compleanno di Catia Polidori, ex finiana accorsa tra le fila dei Responsabili e nominata sottosegretario allo Sviluppo economico; dicono fosse molto sorridente e pronto a raccontare barzellette e a cantare insieme con il cantante che intrattiene gli ospiti della serata.
3) Un poliziotto anonimo racconta che in Val di Susa lui e i suoi colleghi hanno avuto “[...] la sensazione che ci fosse la volontà politica di usare noi poliziotti come merce di scambio. Credo che qualcuno – molto più in alto dei nostri funzionari – abbia voluto farci massacrare, per poter avere dalla sua l’opinione pubblica”.
mercoledì 6 luglio 2011
De gustibus
Pare che il meccanismo per cui una patatina fritta tira l'altra funzioni così:
- ci si mette in bocca la patatina fritta;
- il cervello se ne accorge e dice "ah, finalmente un po' di bel grasso unto" e avvisa l'intestino che è ora di far festa;
- l'intestino comincia a produrre gli endocannabinoidi, il che, tradotto, vuol dire "ingozzati!";
- la bocca ubbidisce.
Questi endocannabinoidi sono gli stessi che fanno apprezzare la marijuana.
Dato che il fritto, tranne le polpette di zucca, patate e salsiccia (*), non mi attira per niente e della marijuana mi dà fastidio anche solo l'odore, sospetto di avere un intestino che di endocannabinoidi ne produce pochini.
In compenso il mio cervello ha dei super super recettori della dopamina nel (qualunque cosa voglia dire) nucleus accumbens, per cui tutto quel che contiene zuccheri mi piace.
O, come diceva mio padre, bun bun basta c'al sia duls.
E, dalle mie dimensioni, si vede.
(*) Ingredienti per 4 persone:
200 gr di patate farinose lesse
200 gr di zucca cotta al forno
150 gr di salsiccia cruda
1 uovo crudo intero
1 cucchiaio di prezzemolo tritato fine
1 pizzico di noce moscata
3 cucchiai di parmigiano grattuggiato
sale q.b.
farina
olio per friggere
Schiacciare con la forchetta le patate, la zucca e la salsiccia (non fredda di frigo, altrimenti non si riesce a mischiarla al resto), unire l' uovo, il prezzemolo, la noce moscata e il parmigiano.
Mischiare tutto bene. Aggiustare di sale. Fare delle polpette con le mani infarinate, poi (a scelta) o si friggono 5 minuti nell' olio bollente o si mettono nel forno, già caldo, 10 minuti (5 per parte) per farle diventare dorate.
- ci si mette in bocca la patatina fritta;
- il cervello se ne accorge e dice "ah, finalmente un po' di bel grasso unto" e avvisa l'intestino che è ora di far festa;
- l'intestino comincia a produrre gli endocannabinoidi, il che, tradotto, vuol dire "ingozzati!";
- la bocca ubbidisce.
Questi endocannabinoidi sono gli stessi che fanno apprezzare la marijuana.
Dato che il fritto, tranne le polpette di zucca, patate e salsiccia (*), non mi attira per niente e della marijuana mi dà fastidio anche solo l'odore, sospetto di avere un intestino che di endocannabinoidi ne produce pochini.
In compenso il mio cervello ha dei super super recettori della dopamina nel (qualunque cosa voglia dire) nucleus accumbens, per cui tutto quel che contiene zuccheri mi piace.
O, come diceva mio padre, bun bun basta c'al sia duls.
E, dalle mie dimensioni, si vede.
(*) Ingredienti per 4 persone:
200 gr di patate farinose lesse
200 gr di zucca cotta al forno
150 gr di salsiccia cruda
1 uovo crudo intero
1 cucchiaio di prezzemolo tritato fine
1 pizzico di noce moscata
3 cucchiai di parmigiano grattuggiato
sale q.b.
farina
olio per friggere
Schiacciare con la forchetta le patate, la zucca e la salsiccia (non fredda di frigo, altrimenti non si riesce a mischiarla al resto), unire l' uovo, il prezzemolo, la noce moscata e il parmigiano.
Mischiare tutto bene. Aggiustare di sale. Fare delle polpette con le mani infarinate, poi (a scelta) o si friggono 5 minuti nell' olio bollente o si mettono nel forno, già caldo, 10 minuti (5 per parte) per farle diventare dorate.
martedì 5 luglio 2011
Vengo anch'io? No, tu no
Quasi tutti i lunedì pomeriggio, dalle 14:00 alle 15:00 la Direzione si incontra con i capi.
Gli argomenti possono essere i più disparati, si va dalla gestione dei trasporti alla programmazione finanziaria, dipende.
La donna in cOrriera non viene mai chiamata a partecipare, il che equivale a dirle: non sei della Direzione, non sei un capo, quindi ritieniti una cacchetta come tutti gli altri.
Questa cosa la rode parecchio tant'è che ieri mattina ha preso carta penna e calamaio e ha scritto:
Da: donna.in.cOrriera
A: Direzione
Cc: Capo1, capo2, capo3
Oggetto: riunione
Posso partecipare anch'io alla riunione di oggi?
Mi servirebbe per meglio gestire il mio lavoro.
Grazie.
Risposta arrivata dopo tre ore:
Gli argomenti possono essere i più disparati, si va dalla gestione dei trasporti alla programmazione finanziaria, dipende.
La donna in cOrriera non viene mai chiamata a partecipare, il che equivale a dirle: non sei della Direzione, non sei un capo, quindi ritieniti una cacchetta come tutti gli altri.
Questa cosa la rode parecchio tant'è che ieri mattina ha preso carta penna e calamaio e ha scritto:
Da: donna.in.cOrriera
A: Direzione
Cc: Capo1, capo2, capo3
Oggetto: riunione
Posso partecipare anch'io alla riunione di oggi?
Mi servirebbe per meglio gestire il mio lavoro.
Grazie.
Risposta arrivata dopo tre ore:
Da: Capo1
A: donna.in.cOrriera
Re: riunione
Oggi non ci sarà riunione.
Gli schiaffoni sono tre perché 1) le ha risposto solo Capo1, 2) dal fatto che Capo1 non ha messo la Direzione in Cc si evince che ha scritto su input della Direzione stessa, 3) non c'è nessun "sarà per la prossima volta" a significare che continuerà a venire tagliata fuori.
Non so se la donna in cOrriera ha capito di averli presi 'sti schiaffoni, dubito perché se fosse in grado di rendersene conto saprebbe anche che fare lo zerbino non paga, non qui da noi almeno.
lunedì 4 luglio 2011
Ci vedono così
Ho appena finito di leggere "Il disertore" di Daniel Silva (© 2009), romanzo di spionaggio senza lode e senza infamia, quello che io definisco un libro da vasca da bagno, cioè qualcosa per passare il tempo mentre si sta a mollo nell'acqua profumata per un paio d'ore.
Il romanzo è parzialmente ambientato in Italia e così la descrive il protagonista ad un amico: un Paese dove l'economia è morta e la corruzione è ovunque grazie al presidente del consiglio, il quale è anche coinvolto in continui scandali finanziari.
Non sono le parole precise, ma quasi.
Lo ammetto, son rimasta basita e mi son chiesta che razza d'opinione ha il mondo dell'Italia (e quanto noi italiani non sappiamo di quel che succede a casa nostra) se un romanziere americano scrive tranquillamente robe così.
Il romanzo è parzialmente ambientato in Italia e così la descrive il protagonista ad un amico: un Paese dove l'economia è morta e la corruzione è ovunque grazie al presidente del consiglio, il quale è anche coinvolto in continui scandali finanziari.
Non sono le parole precise, ma quasi.
Lo ammetto, son rimasta basita e mi son chiesta che razza d'opinione ha il mondo dell'Italia (e quanto noi italiani non sappiamo di quel che succede a casa nostra) se un romanziere americano scrive tranquillamente robe così.
venerdì 1 luglio 2011
Gradi religiosi
Da un articolo del Sole 24ORE, scopro che Angelo Scola ci ha "smenato" a venire a Milano perché da patriarca è retrocesso ad arcivescovo, che è meno come titolo e grado.
E fin qui, chissenefrega.
Scopro anche che Angelo Scola è amico amico di Formigoni.
Nonché, da sempre, legato a Comunione e Liberazione (leggi Fatturazione).
E che a volerlo a Milano è stato Benedetto XVI (tra una twittata e l'altra, immagino) e che la Lega ha assai gradito la scelta.
Se prima mi faceva ridere il titolo dell'articolo, "Angelo Scola, il conservatore aperto al dialogo" in quanto perfetto ossimoro, ora mi accorgo che non c’è proprio niente di divertente.
E fin qui, chissenefrega.
Scopro anche che Angelo Scola è amico amico di Formigoni.
Nonché, da sempre, legato a Comunione e Liberazione (leggi Fatturazione).
E che a volerlo a Milano è stato Benedetto XVI (tra una twittata e l'altra, immagino) e che la Lega ha assai gradito la scelta.
Se prima mi faceva ridere il titolo dell'articolo, "Angelo Scola, il conservatore aperto al dialogo" in quanto perfetto ossimoro, ora mi accorgo che non c’è proprio niente di divertente.
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