venerdì 30 ottobre 2015
Le capre della Marina
Marina Militare, l’ammiraglio ironizza: “Erba alta? Comprate delle capre”.
A Venezia e Grottaglie i militari recepiscono seriamente la battuta dell'ammiraglio De Giorgi. E si ritrovano una grana: gli animali, comprati per svolgere funzioni prima affidate a contratti troppo onerosi, vanno gestiti, curati, sfamati, munti e protetti dalle intemperie.
Il preposto alla salute di Venezia chiede conto delle condizioni igienico-sanitarie e gli scappa l'ironia: "Viva speranza che le caprette vadano presto a pascolare, tutte assieme, sulle vicine Dolomiti". Risultato? Tre giorni di consegna di rigore con l'accusa di avere diffuso "segreti militari" con "dichiarazioni incomplete".
Se non fosse tutto vero, ci sarebbe da ridere.
giovedì 29 ottobre 2015
Allarme, allarme! ma anche no
Dato che preferisco cibi tipo pasta, riso, pesce, verdure e formaggi, non consumo spesso carne e insaccati.
Ma essendo il mio corpo onnivoro, di solito cerco di mangiarne almeno una volta ogni 15 gg.
Ora, l'allarme Oms sulla cancerosità della carne rossa e trattata mi lascia assai perplessa.
Nel senso che l'Oms non mi sembra per niente affidabile, stando agli altri allarmi pandemia rilasciati negli anni.
La Treccani definisce così il vocabolo pandemia:
s. f. [rifacimento di epidemia secondo l’agg. gr. πανδήμιος «di tutto il popolo» (v. pandemio)]. – Epidemia con tendenza a diffondersi ovunque, cioè a invadere rapidamente vastissimi territorî e continenti.
Pandemie dichiarate dall'OMS:
- Sars: al 2009, circa 800 morti
- aviaria: al 2009, 257 morti
Considerando che la "normale" influenza invernale uccide, nel mondo, tra 250mila e 500 mila persone ogni anno, a me sembra che l'Oms o ci fa o ci è.
mercoledì 28 ottobre 2015
Instant karma
Martin Shkreli, 32 anni, dopo una breve e brillante carriera negli hedge fund [...] ha fondato la Turing Pharmaceuticals, ha comprato i diritti sul Daraprim e ne ha aumentato il prezzo del 5.000% dalla sera alla mattina, mandandolo a 750 dollari alla pastiglia e facendo impennare il costo dei trattamenti a livelli insostenibili per i più.
Il Daraprim si usa contro la toxoplasmosi e per i pazienti sieropositivi e [...] fino a qualche giorno fa costava 13 dollari e 50 a pastiglia.
Ovviamente c'è stata una mezza rivoluzione sul Web contro Martin Shkreli, ma senza nessun effetto concreto.
Adesso Imprimis Pharmaceuticals ha annunciato che produrrà e venderà a meno di un dollaro a pastiglia un farmaco uguale con anche un componente, il leucovorin, che mitiga gli effetti negativi del principio attivo e questo permette sia di schivare la tutela sulla proprietà intellettuale della formula del Daraprim, che [di] evitare la lunga trafila necessaria per l’approvazione di un nuovo farmaco, perché la Imprims non produce farmaci nuovi, ma riformula farmaci già approvati in combinazioni che non sono sul mercato, ad esempio fornendo medicine da bere per chi non riesce a prendere le pastiglie o viceversa.
In sostanza, un gran bel vaffanculo a Shkreli.
martedì 27 ottobre 2015
Evitare, no?
Il Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, ha scritto la prefazione del libro Elogio della omeopatia (Cairo Editore, Milano). L'autore è Giovanni Gorga, presidente di Omeoimprese, ovvero l'associazione che raggruppa le principali aziende italiane produttrici di rimedi omeopatici.
(Fonte: CICAP)
Ora, già non va bene che un ministro faccia una prefazione a un libro scritto da qualcuno per vendere qualcosa, se poi il qualcosa è l'omeopatia e il ministro quello della salute, è ancora peggio.
Ah, no, un attimo: il peggio è un ministro della salute che ha, come titolo di studio, il diploma di maturità classica e basta.
lunedì 26 ottobre 2015
Pretese
C'è un (ex) cliente che non compra da tre anni, ma ogni sei mesi manda una richiesta di offerta per una dozzina di prodotti.
Le prime due volte, ho risposto.
In cambio ho avuto silenzio assoluto, non mi aspettavo un "no, grazie", ma almeno la conferma ricezione dell'e-mail sì. Niente, neanche quella.
Dato che preparare l'offerta è una roba lunga perché bisogna compilare un sacco di moduli, questionari e allegare un mare di carta aggiuntiva, da un bel tot lo ignoro, anche perché ho saputo che tempo fa sono stati comprati da una multinazione che tratta (anche) gli stessi prodotti che, in teoria, dovremmo vendergli. Quindi, è ovvio che comprano dalla casa madre, mica da noi.
L'altro giorno mi ha telefonato un tizio che si è qualificato come l'ing. Pinco Palla del (ex) cliente.
Ha voluto sapere perché non rispondiamo alle loro richieste.
Perché son tre anni che non comprate, ho detto.
Ah, il fatto è che avete prezzi troppo alti, mi ha spiegato.
Ma dài, ho pensato, e io che mi credevo vi stavamo antipatici.
E' che, per procedure interne, abbiamo bisogno di un minimo di due offerte, ha continuato lui.
Mi spiace tanto, di offerte non ne faremo più, ho replicato.
E perché mai?, ha voluto sapere lui.
Perché farvi un'offerta comporta un lavoro di mezza giornata, e non possiamo sprecare ogni volta così tanto tempo per niente, ho risposto.
Ma noi dobbiamo avere una vostra offerta per confrontarla con l'altra! altrimenti il sistema ci obbliga a un iter complicato, ha esclamato lui.
Ho confermato: mi spiace, ma non vi faremo più offerte.
Al che lui ha mugugnato un qualcosa e poi ha riattaccato.
Cioè, fammi capire, per non evitare complicazioni a te, me le prendo io, aggratis?
venerdì 23 ottobre 2015
Che goduria!
Anche se è non è bello dirlo, sono molto lieta dell'arresto di Antonio Mastrapasqua, quello dalle 25 "poltrone", che incassava 1,2 milioni di euro l'anno in prebende, nonché ex presidente dell'Inps.
L'uomo, vuoi per la sua ingordigia, vuoi per i suoi atteggiamenti, vuoi per averla (sinora) sempre fatta franca non mi è mai piaciuto.
Peccato solo che gli abbiano dato i domiciliari.
giovedì 22 ottobre 2015
Conti da sistemare
Nella Legge di Stabilità sono stati stabiliti dei parametri riguardo al deficit delle aziende ospedaliere. Quelle con disavanzi superiori al 10% o ai 10 milioni di euro devono entrare in piano di rientro sotto la responsabilità diretta del direttore generale. Che se fallisce il ripiano perderà il posto.
Ecco l'elenco dei "bravi e cattivi":
AZIENDE OSPEDALIERE- anno 2014 | |||
(COMPRESI UNIVERSITARIE E IRCCS) | |||
Regione | Totale Aziende | Totale Aziende in deficit | Aziende in deficit a rischio piano di rientro |
Piemonte | 6 | 6 | 3 |
Lombardia | 35 | 0 | 0 |
Veneto | 3 | 2 | 2 |
FVG | 5 | 0 | 0 |
Liguria | 2 | 2 | 2 |
Emilia R. | 6 | 0 | 0 |
Toscana | 4 | 4 | 3 |
Umbria | 2 | 0 | 0 |
Marche | 3 | 0 | 0 |
Lazio | 9 | 9 | 9 |
Campania | 10 | 1 | 0 |
Puglia | 4 | 0 | 0 |
Basilicata | 2 | 0 | 0 |
Calabria | 5 | 4 | 2 |
Sicilia | 9 | 0 | 0 |
Sardegna | 3 | 3 | 3 |
Totale | 108 | 31 | 24 |
mercoledì 21 ottobre 2015
La fiducia è una cosa seria (cit.)
Sul Fatto Quotidiano, il medico Salvo di Grazia pubblica un lungo articolo titolato "Vaccini, perché i genitori hanno paura?", a favore delle vaccinazioni.
Ora, io non ho le competenze per dire se è giusto o sbagliato vaccinare e quanti e quali effetti collaterali ci siano/possano esserci.
Quando ero piccola i miei genitori mi hanno fatto le vaccinazioni che, all'epoca, erano usuali.
Però, una volta raggiunta la maggiore età, non ho mai voluto fare un vaccino.
Il perché lo spiega bene, in un commento all'articolo, tale crabiolu:
La mancanza di fiducia. Di un sistema sanitario corrotto, di informazione scorretta, di una medicina ufficiale cinica e bugiarda, di un ministro della Salute incompetente, di una propaganda ipocrita e opportunista, di dati ufficiali drogati dal business, insomma la medicina oggi risponde agli stessi requisiti di qualsiasi altro affare commerciale miliardario e molti lo percepiscono e tendono quindi a proteggere ciò che hanno di più caro. È diffidenza per le istituzioni, caro mio, e questa non è paranoia o ignoranza. È buon senso.
martedì 20 ottobre 2015
Bell'orgoglio!
Matteo Renzi va in visita alla multinazionale Danieli in Friuli e twitta: “Ci rende orgogliosi nel mondo”. E parla pure di tasse ed evasione fiscale.
Parla per te, sarai orgoglioso tu, ma tanti altri no.
Perché c'è in ballo un processo per una maxi frode fiscale che vede coinvolto il Gruppo Danieli e altri sei "capi" della società Danieli Officine Meccaniche.
Era meglio se stavi zitto, anzi non ci andavi proprio alla Danieli.
Era meglio se stavi zitto, anzi non ci andavi proprio alla Danieli.
lunedì 19 ottobre 2015
Boeri e i consulenti del lavoro
Durante l’Assemblea degli Industriali di Treviso, tenutasi il 10 ottobre 2015, il presidente Inps Boeri avrebbe pronunciato dichiarazioni offensive verso i consulenti del lavoro: “Il principale ostacolo alla digitalizzazione dell’INPS sono gli intermediari, in particolare i consulenti del lavoro, che costituiscono un costo per le aziende“.
I quali consulenti del lavoro non la prendono bene: "Non vorrei che Le sfuggisse che, grazie al nostro lavoro, l'Inps aggiorna mensilmente gli archivi di circa 1.300.000 aziende e di circa 7.000.000 di lavoratori; il tutto senza alcuno sforzo né impegno di risorse da parte dell'Istituto.
Non vorrei che Le sfuggisse, tra l'altro, che l'indispensabile ruolo dei Consulenti del Lavoro, risiede nell'opera certosina di riallineamento dei Vostri archivi, troppo spesso inficiati da percorsi di riorganizzazione dei flussi informatici che non vanno a buon fine o non danno i risultati attesi. Come sta avvenendo in queste ore per le difformità Uniemens con i nostri studi che non ricevono risposte dalle sedi, nonostante si tratti in buona parte di posizioni regolari. E, beffa finale ma non inusuale, con il sito dell'Istituto bloccato da giorni proprio in quella sezione.
[...]
pertanto, da questo momento, ci asterremo dal prendere parte ad incontri operativi con i dirigenti e i funzionari dell'Istituto e segnaleremo nelle sedi più idonee i malfunzionamenti e i disservizi che dovessero scaturire dalle Vostre procedure".
Firmato: IL PRESIDENTE Consiglio Nazionale dell’Ordine Consulenti del Lavoro Marina E. Calderone.
venerdì 16 ottobre 2015
Un tragico amore
Ispirata da un romanzo, in cui viene raccontata la tragica storia d'amore di Ali e Nino, a Batumi, in Georgia, c'è una statua che ogni sera, alle 7, si muove.
(Fonte: boredpanda)
Secondo me, molto emozionante.
Secondo me, molto emozionante.
giovedì 15 ottobre 2015
Spiegato l'arcano, forse
Mi sono sempre chiesta perché i titoli tradotti dei libri stranieri spesso non abbiano niente a che fare con gli originali.
Ultimo esempio: "Fear of dying" (Paura di morire) di Erica Jong. Bompiani l'ha pubblicato come "Donna felicemente sposata cerca uomo felicemente sposato", che non c'azzecca una cippalippa.
Ultimo esempio: "Fear of dying" (Paura di morire) di Erica Jong. Bompiani l'ha pubblicato come "Donna felicemente sposata cerca uomo felicemente sposato", che non c'azzecca una cippalippa.
A dirla tutta anche i film hanno ugual problema e mi sa che vale la stessa spiegazione: sono titoli ad minchiam.
Così sostiene Dagospia (e, secondo me, ha ragione), riportando un articolo di Elisabetta Ambrosi per il “Fatto Quotidiano” che, fra l'altro, dice: "Persiste nell'editoria italiana, più che altrove e proprio come nel caso dei film al cinema, la tendenza a tradurre i titoli dei romanzi in maniera bislacca e stravagante, o assolutamente non legata al significato originario, oppure declinata romanticamente - stucchevolmente.
Lo fanno tutti gli editori (se dovessimo fare una classifica, però, ci sarebbero in testa Sperling and Kupfer, Newton Compton e Longanesi). Ne soffrono più i romanzi medi, i rosa, i thriller (ma non solo), perché in genere con i classici o i mostri sacri si tende a restare più alla lettera. E accade, appunto, in Italia più degli altri paesi" [...].
Biblioteca Pubblica di Kansas City, Missouri, USA (che non c'entra niente con il post, però è un edificio bellissimo). |
mercoledì 14 ottobre 2015
Abbattere o curare?
Xylella, 450 ulivi germogliano dopo un anno di cure tradizionali e bio.
Tra Alezio e Gallipoli, epicentro del contagio, un particolare metodo curativo ha avuto esiti inaspettati e con costi inferiori rispetto ai rimborsi previsti dal piano Silletti-bis per gli abbattimenti. "Alberi malati salvati con 94 euro a pianta" dice l'imprenditore Giuseppe Coppola, che se la prende con le lungaggini burocratiche. Gli esperti frenano gli entusiasmi. Boscia (Cnr): "Bisogna aspettare". Martelli (università di Bari): "Risultati solo a lungo termine".
Intanto il TAR del Lazio ha disposto lo stop del piano Silletti bis nel brindisino.
martedì 13 ottobre 2015
Tra il dire e il fare...
Sabato mattina, senza nessuna costrizione fisica (tipo martellate sferrate da ignoti sui miei pollici, bastoni branditi da terzi minacciosi, proditorie secchiate d'acqua provenienti da sconosciuti soggetti) ero sveglia ed in piedi prima delle nove. Azzarola! Da segnare sul calendario un sabato così.
Mi son detta: fatti un cappuccino caldo, fa freschino e ci sta bene.
Mi son detta: fatti un cappuccino caldo, fa freschino e ci sta bene.
Dopodiché, animata dal sacro furore della passione igienista e ordinitica, ho spaziato (cioè quasi, chè fai presto a guardar 42 mq) con lo sguardo per tutta la casa onde decidere da dove cominciare il tour della massaia.
Ordine e ordinatezza, questo è il mio motto!
Stabilita, mentre sorseggiavo la mia liofilizzata bevanda, la consecutio logica delle pulizie sabatesche (camera: spazzare, lavare; mentre si asciuga il pavimento pulisco il bagno; mentre si asciuga il pavimento del bagno pulisco la cucina; mentre si asciuga il pavimento della cucina spolvero la camera; mentre la camera si re-impolvera spolvero il bagno; mentre si re-impolvera il bagno faccio merenda con l’uva pizzuttella), son partita con la fase preliminare: liberare le superfici dagli oggetti sparsi e sparpagliati.
Cucina: fatto!
Bagno: fatto!
Camera: ah, ecco dov' era finito quel libro che cercavo ieri! Era sotto i calzerotti, che eran sotto l' inserto di Repubblica della settimana scorsa, che era sotto il blocco appunti, dove ho segnato un numero di telefono... di chi??? Argh, ma perché non scrivo mai il nome oltre che il numero?
Chissenefrega, se io non mi ricordo di lui/lei vuol dire che non ho bisogno di parlarci, ergo aveva bisogno lui/lei di parlar con me: richiamerà, che era sotto il Linus della biblioteca (devo riportarlo), che era sotto il giallo che mi ha prestato la Ivana (sin che non mi rende il mio, non glielo riporto!), che era sotto la borsa di tela, ecologica, della spesa, quella che io credevo mi avessero nascosto i folletti e gli ho smadonnato dietro per enne giorni, che era sotto la brochure che mi ha dato… ah, ecco qui anche la molletta dei capelli strizzacoda che non trovavo più insieme al tappo del pennarello nero che è, nel frattempo, diventato secco secchissimo.
Aspetta un attimo, mi siedo per terra e guardo il libro, speriamo non sia una ristampa di qualcosa che ho già letto, questi maledetti fan le traduzioni nuove e cambiano i titoli, io penso subito: wow, non l' ho ancora letto! E invece a pagina 3 scopro che me lo ricordo tutto, grrr, questo è stato pubblicato la prima volta nel... fammi vedere il copyright, uhm 2008... l' avrò mica già letto? no, mi sembra di no, son a pagina 5 e non mi pare, no, proprio mai visto... son quasi a metà, quindi è escluso che....
din don dan din don dan din don dan?
campane festose???
Ma... ma... che campane suonano alle nove e cocci di mattina?
Ossignur, è mezzogiorno!
lunedì 12 ottobre 2015
Svetlana Aleksievich chi???
Leggendo dell'ultima vincitrice del premio Nobel per la letteratura, ancora una volta ho riscontrato che, per me, è un'illustre sconosciuta.
Non è la prima volta, guardando i vincitori precedenti:1971 | Pablo Neruda | conosco, mi piace |
1972 | Heinrich Böll | mai riuscita ad andare oltre pag. 30 |
1973 | Patrick White | a me ignoto |
1974 | Eyvind Johnson, Harry Martinson | a me ignoti |
1975 | Eugenio Montale | conosco, mi piace |
1976 | Saul Bellow | a me ignoto |
1977 | Vicente Aleixandre | a me ignoto |
1978 | Isaac Bashevis Singer | a me ignoto |
1979 | Odysseus Elytis | a me ignoto |
1980 | Czeslaw Milosz | a me ignoto |
1981 | Elias Canetti | a me ignoto |
1982 | Gabriel García Márquez | conosco, mi piace |
1983 | William Golding | a me ignoto |
1984 | Jaroslav Seifert | a me ignoto |
1985 | Claude Simon | a me ignoto |
1986 | Wole Soyinka | a me ignoto |
1987 | Joseph Brodsky | a me ignoto |
1988 | Naguib Mahfouz | a me ignoto |
1989 | Camilo José Cela | a me ignoto |
1990 | Octavio Paz | a me ignoto |
1991 | Nadine Gordimer | a me ignota |
1992 | Derek Walcott | a me ignoto |
1993 | Toni Morrison | a me ignota |
1994 | Kenzaburo Oe | a me ignoto |
1995 | Seamus Heaney | a me ignoto |
1996 | Wislawa Szymborska | a me ignota |
1997 | Dario Fo | conosco, mi piace |
1998 | José Saramago | a me ignoto |
1999 | Günter Grass | mai riuscita ad andare oltre pag. 30 |
2000 | Gao Xingjian | a me ignoto |
2001 | V. S. Naipaul | a me ignoto |
2002 | Imre Kertész | a me ignoto |
2003 | J. M. Coetzee | a me ignoto |
2004 | Elfriede Jelinek | a me ignota |
2005 | Harold Pinter | a me ignoto |
2006 | Orhan Pamuk | a me ignoto |
2007 | Doris Lessing | mai riuscita ad andare oltre pag. 30 |
2008 | Jean-Marie G.Le Clézio | a me ignoto |
2009 | Herta Müller | a me ignota |
2010 | Mario Vargas Llosa | a me ignoto |
2011 | Tomas Tranströmer | a me ignoto |
2012 | Mo Yan | a me ignoto |
2013 | Alice Munro | a me ignota |
2014 | Patrick Modiano | a me ignoto |
2015 | Svetlana Aleksievich | a me ignota |
Dal che si evince che sono assaissimo 'gnurant
Oppure che, ma dài?!, sono "diversa" dalla maggioranza della gente.
Che sia un bene o un male, non saprei.
venerdì 9 ottobre 2015
Gatto che regala
I passeggeri della metropolitana della capitale giapponese hanno trovato nella stazione Shinjuku un enorme gatto nero lungo sei metri e alto due. Il gigantesco felino è ovviamente finto, mentre è vera la campagna pubblicitaria lanciata da una società di consegne giapponese, il cui logo appunto ritrae l'animale. C’era anche una sorpresa: bastava strofinare il naso del gatto e lui apriva la bocca consegnando un regalo. Tra gli omaggi, diversi gadget, magliette, scarpe da spiaggia, rossetto e perfino mazzi di carte con l’immagine del gatto. Il simpatico felino ha dato durante la giornata 72 regali. La trovata pubblicitaria ha avuto un successo così grande che ormai il gatto farà il giro di altre città giapponesi.
(Fonte: RaiNews)
giovedì 8 ottobre 2015
Netflix
E' un bel po' che leggo della cosiddetta rivoluzione in arrivo, dal 22 ottobre, in Italia grazie a Netflix.
Considerando lo stato della banda di casa nostra, non mi è sembrato molto "furbo" creare un canale, alternativo alla tv, solo in streaming.
Poi ho pensato: ma che ne so io per poter valutare correttamente quel che han deciso in America?
Quindi mi sono auto cancellata la domanda.
Adesso scopro che nel nostro Paese la tv on demand [cioè a pagamento] è accesa per soli 16 minuti al giorno ma quella in tempo reale [cioè quella del digitale terrestre, gratuito] per 4 ore e 20 minuti al giorno.
Il perché è presto detto: il pubblico che guarda la tv è per la maggior parte anziano, cioè gli spettatori sono quasi tutti pensionati.
Non la vedo benissimo per Netflix in Italia.
mercoledì 7 ottobre 2015
Signora mia, da non crederci
Mi è crollato un mito: la BBC ha "taroccato" un documentario sui vulcani.
Alcune immagini sono state falsificate digitalmente, per renderle più spettacolari.
E non è nemmeno la prima volta che viene beccata a raccontare balle: nel 2011 è stata mostrata la nascita «in natura» dei cuccioli di un orso polare.
La tana, però, non stava al Polo, ma in un parco animali in Germania.
O tempora, o mores!
lunedì 5 ottobre 2015
Sient'amme
Quando Hillary Clinton ha saputo che, durante un concerto, a Lenny Kravitz si sono squarciati i jeans sul palco, mostrando a pubblico e tv il pisello e relativi accessori, la sua domanda è stata: «Ma davvero, potrei vederlo?».
Risposta: «E’ su YouTube».
Al che la candidata a presidente degli USA ha replicato: «Bene, andrò a cercarlo».
Senti, Hillary, è inutile che informi il mondo che sai usare Internet e tenti pure di fare la spiritosa
Sembri ancor più noiosa, artefatta e troppo “professionista della politica” di quel che sei. E lo sei tanto.
venerdì 2 ottobre 2015
Diari
Dal diario di un cane:
8:00 Croccantini! La mia cosa preferita!
9:30 Un giro in macchina! La mia cosa preferita!
9:40 A spasso nel parco! La mia cosa preferita!
9:50 Pipì dove capita! La mia cosa preferita!
10:30 Giochi con la palla! La mia cosa preferita!
12:00 Pranzo! La mia cosa preferita!
13:00 Giochi in giardino! La mia cosa preferita!
13:10 Pupù dove voglio: la mia cosa prerita
15:00 Scondizolo! La mia cosa preferita!
17:00 Merenda! La mia cosa preferita!
19:00 Si gioca con il bastoncino! La mia cosa preferita!
20:00 Wow! Guardo la tv con mamma e papà! La mia cosa preferita!
23:00 A nanna nella cuccia! La mia cosa preferita!
Dal diario di un gatto:
Giorno di prigionia numero 754.
I miei guardiani continuano a prendermi in giro con dei piccoli oggetti ciondolanti. Pretendono che li rincorra. Se li rincorrano loro.
L’unica cosa che mi aiuta ad andare avanti è il mio sogno di scappare. Nel tentativo di disgustarli, vomito ancora sul tappeto.
Oggi ho decapitato un topo e ho gettato il corpo senza testa ai loro piedi. Speravo che ciò li terrorizzasse, perchè è la prova di cosa son capace di fare. Comunque, hanno fatto un piccolo commento su che “bravo piccolo cacciatore” io sia. Bastardi.
Oggi son quasi riuscito ad assassinare uno dei miei carcerieri passandogli in mezzo ai piedi mentre camminava. Devo riprovarci domani, però in cima alle scale.
Sono convinto che gli altri prigionieri siano lecchini e spie. Il cane ha sempre dei privilegi speciali. Viene regolarmente rilasciato, e sembra pure che voglia tornare. Ovviamente è un ritardato.
Il pesce dev’essere un informatore. Lo osservo mentre comunica regolarmente con le guardie. Son sicuro che riferisce ogni mia singola mossa. I miei guardiani l’hanno messo in custodia protettiva, sta in una boccia in alto, così è al sicuro, per ora…
Dal diario di un pesce rosso:
8:00 che alga stupenda!
8:30 che alga stupenda!
9:00 che alga stupenda!
9:30 che alga stupenda!
10:00 che alga stupenda!
10:30 che alga stupenda!
11:00 che alga stupenda!
11:30 che alga stupenda!
12:00 che alga stupenda!
12:30 che alga stupenda!
13:00 che alga stupenda!
13:30 che alga stupenda!
14:00 che alga stupenda!
14:30 che alga stupenda!
15:00 che alga stupenda!
15:30 che alga stupenda!
16:00 che alga stupenda!
16:30 che alga stupenda!
17:00 che alga stupenda!
17:30 che alga stupenda!
18:00 che alga stupenda!
18:30 che alga stupenda!
19:00 che alga stupenda!
19:30 che alga stupenda!
20:00 che alga stupenda!
20:30 che alga stupenda!
21:00 che alga stupenda!
21:30 che alga stupenda!
22:00 che alga stupenda!
22:30 che alga stupenda!
23:00 che alga stupenda!
giovedì 1 ottobre 2015
Cervello influenzabile
Pare che il 93% dei consumatori scelga solo in base alla confezione e i colori sono fondamentali, perché influenzano il nostro cervello.
Rosso: stimola l'appetito e crea una sensazione di necessità.
Arancione: genera entusiamo e rende impulsivi.
Blu e azzurro: infondono una sensazione di sicurezza e fiducia.
Nero: significa autorità, potere e forza.
Viola: è associatyo a bellezza, rispetto e regalità.
Verde: è abbinato a salute, tranquillità e natura.
Manca il bianco, chissà che vorrà dire.
Deduco di far parte di quel 7% che se ne frega della scatola e decide in base al contenuto/prezzo.
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