Prova 1)
Ieri, ore 08:45
Tizio (fornitore) chiama e chiede di sapere l'indirizzo e-mail della contabilità per mandare una fattura; non appena inizio a sillabarglielo mi dice se posso mandarglielo per e-mail alla SUA e-mail.
Gli scrivo dal mio account (mio.nome@ditta.com): l'indirizzo della contabilità è altro.nome@ditta.com.
Dopo un'ora lui invia la fattura a me.
Prova 2)
Ieri, ore 11:00
Caio (consulente) mi manda una e-mail chiedendo copia di un verbale interno, ma subbbito subbbito ché è urgente (ma dài?! strano, eh?).
Clicco su rispondi e glielo mando.
Dopo un po' mi arriva un avviso dal server: impossibile consegnare la posta a caio.pippo@libero.it in quanto l'account è inesistente.
Telefono a Caio e faccio presente il problema.
Risposta: ha sbagliato, il mio indirizzo e-mail è pippo.caio@libero.it.
No, non ho sbagliato io, ha sbagliato lei perché nella sua e-mail il mittente risulta essere caio.pippo@libero.it, gli dico piccata.
Impossibile, replica lui.
Scriva a sé stesso medesimo e poi vedrà, ribatto io.
Alla fine è saltato fuori che il genio prima mandava e riceveva la posta via web, dall'altro ieri sera ha installato Outlook, cannando clamorosamente la configurazione.
Prova 3)
Ieri, ore 14:50
Sempronio (cliente) chiama e chiede il mio indirizzo e-mail (a cui, peraltro, ha già scritto millemila volte); dico: domodossola, ancona... momento, mi interrompe lui, domossola è lungo da scrivere e poi tra domossola e ancona c'è il punto?
L'unica mia speranza è che questo andazzo riguardi solo le e-mail, ma temo non sia così.