giovedì 22 dicembre 2011

Babbo Natale tracking

Google e NORAD si preparano a seguire Babbo Natale nel suo viaggio intorno al mondo, un’impresa non proprio facile data la rapidità fulminea del barbuto in abiti scarlatti e stivaloni neri.
Dalla sera del 24 dicembre sarà possibile seguire Babbo Natale direttamente su Google Maps e Google Earth, dove una scia di punti luccicanti evidenzierà le sue tappe recenti.

Invece il gatto di Simon bada al sodo:


A partire da domani e sino all'8 di gennaio io sarò in vacanza.
Spero anche voi :-))
Come omaggio natalizio, posto il link di QUESTO sito dove si possono trovare migliaia di robette (tra cui documentari e raccolte complete di DVD, dal calcio alla divulgazione scientifica e non solo) da scaricare aggratis.
Enjoy it! E auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo. 

mercoledì 21 dicembre 2011

AAA browser cercasi

Sabato ho installato sul pc di casa Firefox 8.0.1, poi mi sono guardata i giornali e un paio di siti e sembrava andare alla grande, così lunedì mattina l'ho messo anche sul pc dell'ufficio e nemmeno lì ha dato problemi.
Lunedì sera ho gironzolato in Rete per parecchio e sono cominciati i guai: ogni 3x2 messaggio di errore perché "lo script non risponde", video impallati, navigazione lentissima, crash continui e di conseguenza killaggio a manetta dal task manager.
Per non parlare del vampiraggio della CPU, a livelli stratosferici.
Girando per forum, ho scoperto di non esser la sola ad aver avuto gli stessi inconvenienti, anzi.
Così ho rimesso - sia a casa che in ufficio - la versione che avevo prima, cioè la 3.6.17, perché non ha i difetti che ho riscontrato nelle successive (già avevo installato/disinstallato parecchie "nuove" versioni di Firefox, prima di questa).
Ma la 3.6.17 è un po' anzianotta, certi plugin sono stati aggiornati e non li riesce a gestire.
Ora vorrei un browser leggero, recente e stabile.
Escludendo IE, Chrome e Firefox, rimane solo Opera.
Qualcuno conosce/usa Opera?
Oppure, qualcuno ha altri suggerimenti?
Grazie.

martedì 20 dicembre 2011

Predicar bene, razzolar male

In Francia esiste una normativa per difendere il diritto d'autore che si chiama HADOPI. In soldoni, Wikipedia docet: "La legge prevede tre passaggi: un utente scoperto a scaricare file protetti da copyright sarà prima avvisato via e-mail, in caso di persistenza della violazione riceverà allora una raccomandata, e poi, come ultimo avviso, sarà invitato a comparire davanti ad un giudice, che deciderà un'eventuale multa o la disconnessione forzata. Chi riceverà questi avvisi non sarà comunque l'autore della violazione, bensì il titolare del contratto di abbonamento ad internet".
L'HADOPI è stata moooolto fortemente voluta da Sarkozy, ed è proprio dalla sua residenza ufficiale, l'Eliseo, che sono stati rilevati download illegali di file.
Esattamente come dai computer della RIAA, il colosso americano in lotta contro la cosiddetta "pirateria".


lunedì 19 dicembre 2011

Un tizio davvero simpatico

C'è gente che fai prima a metterglielo nel (scusate il francesismo) culo che in testa.
Uno di questi è il nostro fornitore di tarature e manutenzione delle bilance. Cioè il tizio che dirige la società, per l'esattezza.
Ogni stramaledettissima volta, lui fa telefonare alla segretaria mezz'ora prima di mandare i suoi operai, oppure mentre sono già per strada.
La domanda è sempre quella: va bene se siamo lì tra poco a fare la manutenzione/taratura periodica delle bilance?
La risposta pure: no, che non va bene, non possiamo smettere di lavorare all'improvviso, dovete avvisarci almeno due giorni prima per poterci organizzare.
Al che la segretaria dice "un attimo", copre la cornetta e parla con il tizio, il tizio smadonna qualcosa, poi la segretaria chiede se "davvero non si può fare?", al no che segue ri-copre la cornetta, ri-parla con il tizio, il tizio ri-smadonna e infine la segretaria, un po' nervosa, mormora che ci faranno sapere, per tempo, grazie e arrivederci.
Venerdì questo simpaticone ha mandato una e-mail dove c'era scritto: “dato che la legge bla bla bla rende obbligatoria la PEC, compilate questo modulo scrivendo la vostra PEC e mandatecelo via fax”.
Senza un per favore, un grazie e manco un ciao.
Ora, noi la PEC l'abbiamo, però dato che il tizio:
1) non è la P.A.
2) ha scritto da un indirizzo non PEC
3) pretende il fax
la sua e-mail è stata inavvertitamente cancellata dal mio Outlook. Stessa triste sorte ha subito la ricevuta di avvenuta ricezione.
Dispiace, ma non è colpa mia: è colpa del computer.

venerdì 16 dicembre 2011

Che fine ha fatto Tremonti?

Dagospia pubblica un articolo di Marcello Veneziani per "il Giornale":
Non si sa più nulla di lui. Fu erroneamente imballato tra i cartoni del trasloco dal ministero? Ha mutato sesso e connotati a Casablanca? È fuggito con Marco Milanese in Patagonia? Finì in una retata in un rave party in Valtellina? Lavora sotto falso nome come cassiera in una trattoria per camionisti dell'Uzbekistan? Prese i voti e si fece suora di clausura? Fu trafugata la sua salma dall'odiato Brunetta? È andato a vivere in Padania, che non esiste e dunque è passato alla clandestinità pure lui?
Vive in un bunker hi-tech sotto la sua abitazione di Sondrio? Confeziona pacchi bomba contro Equitalia? Porta la contabilità della 'ndrangheta a Milano? Si è barricato in casa a giocare con le bambole e gli eurobond?
Studia le particelle fiscali nel laboratorio del Gran Sasso, dal cui traforo spera di sbucare in Svizzera, stando alle indicazioni di una sua ex collega? Fa la tata a casa Monti, ma il suo contratto di badante non prevede giorni di libera uscita? Sale però il sospetto che Tremonti non sia mai esistito.
E se fosse stata un'invenzione di Berlusconi per spaventare gli altri ministri, i governatori e i banchieri e per scaricare sulla sua mitica figura e la più mitica crudeltà mentale tutti i provvedimenti dolorosi e impopolari che era costretto ad assumere? Tremonti in realtà non esiste, era un robottino teleguidato, come si poteva evincere dal suo goffo incedere, i suoi gesti automatici e la sua voce metallica, chiaramente disumana. Ora sarebbe in riparazione dai tecnici.


giovedì 15 dicembre 2011

La battaglia di Mentana (Enrico)

Ieri pomeriggio Enrico Mentana ha dato le dimissioni da direttore del Tg di La7.
Motivo: non vuole più lavorare con chi l'ha denunciato (l'Associazione Stampa Romana insieme al CdR di La7) per comportamento antisindacale.
Disse il Chiccho: "Ma vi pare possibile che dopo un anno e mezzo di lavoro continuo, con i risultati che sapete, uno debba essere DENUNCIATO ALLA MAGISTRATURA per non aver voluto leggere un comunicato sindacale che non c'entrava niente con le notizie della giornata?".
Ieri sera Mentana ha condotto il Tg delle 20:00, facendo un gran pippone pre e post TG.
Disse il Chicco: "l’assemblea dei giornalisti mi ha chiesto di restare alla guida del Tg" ma "O ci sarà un chiarimento esaustivo che possa dissipare il terreno da tutto questo o ovviamente non avrò ragione di restare".
Insomma, quelli dell'Associazione Stampa Romana son rimasti col cerino in mano.

mercoledì 14 dicembre 2011

Strani indicatori (USA) della crisi

Giornalettismo riporta un elenco dei sette indicatori di crisi economica (ripresi da un sito di satira americano, ma abbastanza logici, a prima vista).
1) Ci sono più zanzare perché ci sono case abbandonate dai proprietari che non possono più permettersele: case che rimangono abbandonate per mesi. E i tubi? E le infiltrazioni di acqua che naturalmente si verificano? Sono dei potenziali nidi per colonie di zanzare, che così proliferano. Anche perché la crisi ha costretto le città a tagliare i programmi di prevenzione e repressione degli insetti.
2) Ci sono più cameriere carine perché sinché l’economia va bene, le ragazze belle ma non professionalizzate possono aspirare anche a posizioni di rilievo. Quando l’economia inizia ad andare male, la bellezza non basta più: e allora le belle ragazze riescono a trovare solo impieghi adatti alla loro qualifica professionale. Se tutto ciò che hanno è una bella presenza e un bel sorriso, ecco che più realisticamente si occuperanno di servire ai tavoli. Dunque, il livello di bellezza nei ristoranti è direttamente proporzionale al livello di crisi economica.
3) Ci si veste di scuro perché fino a che le persone sono “sicure di sé stesse e particolarmente a proprio agio” portano colori brillanti, quasi evidenziatori; quando le cose vanno male, i colori tornano ai toni scuri, o di grigio. Osservate la ruota: depressione economica negli anni 70, vivacità negli anni 80 e, ancora, colori scuri negli anni 90.
4) Ci sono più crimini ma diminuiscono i reati in stato d'ebbrezza o l'uso di droga, in quanto alcool e stupefacenti sono costosi.
5) Ci sono più rapimenti di cani perché rapire un cane costa poco impegno e rende moltissimo, in tempi di crisi economica siamo tutti molto più affezionati ai nostri affetti e i proprietari sono sempre pronti a pagare importanti riscatti per i propri cuccioli.
6) Ci sono più pubblicità cattive perché tutti vogliono passare il messaggio “tutto il resto fa schifo, compra solo le nostre cose”. Altro motivo: tenere lontano gente non desiderata, come ha fatto la Marina americana.
7) Ci sono ragazze più in carne su Playboy perché in condizioni esterne difficili, gli uomini tornano al loro impulso naturale, ovvero quello della conservazione della specie, della procreazione; per questo preferiscono, a modelle “dalle proporzioni assurde”, donne magari un po’ più in carne e più realistiche (è lo stesso motivo per cui durante le crisi economiche le vendite dei romanzi rosa, tipo Harmony per intenderci, impennano [...] e soprattutto mostrano vicende molto più verosimili).

Messa così, ci sta. Forse.


martedì 13 dicembre 2011

Un genio

Il collegaB ha cercato di risolvere i problemi dati da Adobe Flash Player al pc della collegaE.
Prima cosa che ha fatto: disinstallare Adobe Flash Player.
Solo che (non si sa come, dice lui) è partita la disinstallazione di Microsoft Office e, quando se n'è accorto, ha cliccato annulla nel bel mezzo dell'operazione.
Sempre secondo lui, dato che la collegaE ha due dischi C:, entrambi con Office, si poteva copiare/incollare e sistemare il tutto.
Ovviamente non ci sono due dischi C: ma un C: e un D: e il copia/incolla ha incasinato ancor di più le cose.
Non contento, ha suggerito di scaricare un'Office crakkato e installarlo, brutalmente, sopra a quello, ormai comatoso, esistente.
A questo punto la collegaE mi ha chiamato per avere conferma della bontà dell'idea.
Al che ho detto: stai scherzando?! un software crakkato su un pc aziendale??? no!, no!, no!, no!, no!
Poi mi sono fatta raccontare cosa era successo ed ho scoperto quanto sopra descritto, ma non solo:
a) l'Adobe Flash Player, installato il giorno prima, era per IE versione 7 e successive ma il pc aveva su IE 6 (e non capisco come potesse funzionare, seppur male);
b) la disinstallazione (a metà) di Office era stata fatta con un programma, mai sentito, trovato in Rete e prontamente installato;
c) la cartella di Office era stata cancellata a manina e poi il cestino svuotato;
e) anche la cartella di Adobe Flash Player aveva subito la stessa sorte.
Tutto quanto (installazioni, disinstallazioni,  cancellazioni e svuotamenti del cestino) opera del collegaB.
Quando la collegaE mi ha chiesto cosa si poteva fare per sistemare il guaio, io ho detto: tenta con ripristino sistema, ma dubito che tu risolva, dovrai far uscire quelli del CED.
Che già un mese fa avevano minacciato il collegaB di amputazione delle mani se avesse osato anche solo pensare di smanassare ancora su un pc della ditta, perché non è nuovo a robe del genere.
Quando scorrerà il sangue, voglio proprio esserci.


lunedì 12 dicembre 2011

Carità trallallà

Sono sempre stata molto diffidente riguardo alle campagne di raccolte fondi da parte di enti privati (ma anche di certuni pubblici), quelle del tipo "manda un sms per... " oppure "versa pro... sul c/c nr".
La mia diffidenza è data da una semplice domanda e risposta: posso io sapere che ne faranno dei soldi raccolti? no, non posso.
Ergo, ne possono fare quel che gli pare.
Anche perderli, come è successo al consorzio Agire che «affida 9 milioni di euro raccolti nel gennaio 2010 per il terremoto di Haiti e mai spesi a un promotore finanziario indagato, in cambio titoli falsi e soldi spariti».



martedì 6 dicembre 2011

Quanto ci costa la Chiesa

L'UAAR ha creato un sito: i costi della Chiesa, cioè quanto incide il Vaticano sui conti pubblici.
Caro senatore Monti, l'importo è di:

€ 6.086.565.703

Qualche sacrificio lo faccia fare anche a loro, così ne facciamo qualcuno di meno noi.
Questa vergogna deve finire. E alla svelta.
Tanto che ci siamo, vogliamo parlare anche dei costi della politica? E della lotta all'evasione fiscale?
Se anche per questi lei non si è ancora posto la questione, sarebbe proprio il caso che se la ponesse. Più che rapidamente, magari.

P.S. faccio il ponte - Sant'Ambrogio compreso - ritornerò, su questo schermo, lunedì 12.12.2011.
Se mi suonano, per tempo, le due sveglie che ho.



lunedì 5 dicembre 2011

Pubblicità

La tecnica del 3D Projection Mapping applicata, in (mooolto) grande, su un palazzo di Londra per pubblicizzare il Nokia Lumia 800:



(visto su Happyblog)

venerdì 2 dicembre 2011

Sport un accidenti

Sono contro la caccia e anche contro la pesca, intesa come hobby.
D'accordo che 10.000 anni fa non c'erano i supermercati e bisognava procurarsi il cibo prendendo e ammazzando gli animali selvatici, ma oggi non è più così.
Mi pare una crudeltà andare in giro a impallinare gli uccelli e le lepri e prendere all'amo i pesci non perché si ha fame ma perché è uno "sport" (e non si sa come passare il tempo).
Vorrei vedere quanti di questi "sportivi" saprebbero prendere un fagiano o una trota senza tutti gli ambaradan moderni che usano.
Vorrei vedere anche se sarebbero contenti, sempre per "sport", eh!, di trovarsi un amo conficcato in gola oppure pallini/proiettili nel corpo.
Potrebbero chiedere cosa si prova a quel cacciatore dello Utah, il cui cane gli ha sparato nelle chiappe saltando sul fucile. E ben gli sta.


Comunicazione di servizio

Tra ieri e l'altro ieri, qualcuno ha linkato su oknotizie.virgilio il mio post sulla Guardia Padana e ca. 1.800  persone sono venute a leggerlo.
Un congruo tot di queste ha lasciato commenti anonimi, che ho cancellato: se uno non fa manco la fatica di inventarsi un nome falso, non vedo perché devo faticare io a pubblicare/rispondere.
Dalla maglia della censura ne sono scampati due perché li ho pubblicati ieri mattina, prima di venir sommersa dalla marea successiva.

giovedì 1 dicembre 2011

Ce provano, sempre

Il 7 dicembre a Milano è festivo, grazie a Sant'Ambrogio.
Quest'anno cade di mercoledì, poi c'è giovedì 8, altra festa, poi venerdì 9, giorno lavorativo.
Vuoi non fare il ponte?
Eccerto che sì, tant'è che io un mese fa ho chiesto, e ottenuto, ferie per quel giorno.
La Direzione nel frattempo ha avuto una bella pensata: tenere aperto il 7 (c'è taaaanto lavoro, dicono; la verità è che ci sono degli idioti a gestire alcune funzioni chiave e i loro errori ricadono, a cascata, su tutti gli altri) e chiudere il 9.
Solo che, secondo la Direzione, un giorno andava a compensare l'altro.
Così hanno preparato un bel comunicato, da far firmare per accettazione (della compensazione) a tutti i dipendenti.
Quando me l'hanno portato ho detto: io non firmo.
Perché?, si son meravigliati quelli della Direzione.
Perché il 7 è festivo e se lavoro ho diritto alla maggiorazione per il lavoro festivo, se firmo che accetto di compensare la giornata con una non festiva, ci smeno dei soldi.
E tra me e me ho pensato: foss'anche un centesimo, lo voglio, è una questione di principio! Ecchecazzpita, manco li cani!
Ma no, cosa dici?, han insistito.
Andate a leggervi il contratto, ho replicato.
Dopo due giorni, cioè ieri, è stato affisso in bacheca un nuovo comunicato: si lavora il 7, si chiude il 9, il 7 viene pagato maggiorato come festivo, il 9 si scala dalle ferie.
Eh, non lo sapevano, erano in buona fede, ha detto una collega.
Sì, come no, ho pensato io, e allora come mai quando dovevamo smenarci dei quattrini bisognava firmare per accettazione e invece dopo, quando ci danno quel che ci spetta, no?
Intanto sto manovrando tutto il manovrabile per starmene a casa anche il 7. 
Sperem. Sant'Ambroeus, vutum ti.