venerdì 28 novembre 2014

Azzie e Oscar

Ho appena finito di leggere "Doctor Sleep", di Sthepen King, che è il sequel di Shining.
Uno dei personaggi è un gatto chiamto Azzie, che vive in una casa di riposo ed ha la caratteristica di sapere in anticipo quando uno degli anziani ospiti morirà.
Qualche ora prima del decesso, Azzie entra nella camera del/la vecchietto/a (se la porta è chiusa, si siede fuori e miagola sin che qualcuno non gli apre), salta sul letto e gli/le si mette vicino, facendo le fusa. Per il resto è un gatto come tutti gli altri: gironzola, pisola in posti comodi e gioca con chi gli dà un po' di attenzione.

Questa cosa del gatto ha risvegliato qualcosa nella mia memoria e, cercando in Rete, ho (ri)trovato la storia (vera) di Oscar, che fa praticamente lo stesso nell'ospedale Steere House, di Providence negli Stati Uniti.

Voto libro: 9,5 su 10 (il King prima maniera è tornato!).
Download qui 

.

giovedì 27 novembre 2014

Libri Mondadori

Continuo a trovare una marea di articoli, sui giornali e sul Web, dove ci si lamenta che in Italia i lettori (e quindi i compratori) di libri sono pochi.
Che la colpa è della scuola blablabla, della famiglia blablabla, della tv blablabla, che la cultura così muore.

Adesso scopro che, al 30.09.2014, la divisione Libri Mondadori ha fatturato 238,9 milioni di euro, con un utile, pulito, di 33,7 milioni di euro.
Apperò, è il 14,11%.

Stante un così lauto guadagno, la mia ipotesi sul perché della scarsa lettura viene confermata: i libri costano troppo.

P.S. i numeri sopra indicati sono a margine di un articolo in cui si spiega che la divisione Libri è stata scorporata da Mondadori e sarà una società a sé stante; considerando che nel 2013 Mondadori, nel suo complesso, aveva una perdita secca di 185,4 milioni di euro, vien da farsi un tot di domande sul perché di questa mossa.

la vignetta non c'entra molto, ma mi piace assai

mercoledì 26 novembre 2014

A proposito del voto

L'astensione dal voto [...] pesa come un macigno sulla via renziana al cambiar verso al Pd e all’Italia. Per cui pare davvero superficiale, se non azzardata, l’analisi di Renzi nell’esultare di fronte a una realtà tutt’altro che in mano al premier-segretario. [...] Gli italiani, non solo gli emiliani e i calabresi, non credono più in questa politica e in questi politici e lo stesso Renzi e il suo governo vengono recepiti come “problema” e non come la soluzione ai problemi del Paese. Gli italiani guardano ai fatti, cioè alle loro tasche: oggi con Renzi non si sta meglio di prima e questo è quel che conta per far fare a tanti la scelta di non andare alle urne. Un segnale, un duro inequivocabile segnale di dissenso contro la classe politica tutta e in particolare contro chi ha in mano oggi il potere, cioè il Pd renziano.
[...] Un fatto è certo, la macchina renziana si è inceppata e se già prima era in difficoltà nell’affrontare il percorso delle riforme non si capisce cosa potrà fare adesso con da una parte Berlusconi malmesso per la debacle di Forza Italia (in esplosione) e dall’altra con la minoranza Pd (e la Cgil) con la baionetta in canna, più di prima.
Per Renzi, andare presto al voto politico è un rischio, ma non andarci è anche peggio: con la crisi economica che non passa e con le proteste sociali in aumento, premier e governo sono nella morsa con il rischio di un logoramento da ko.


Speriamo che  il Renzie vada a casa, il più presto possibile. Di danni ne ha fatti già anche troppi.

raspodie (*)
(*) Lui è Rasputin, gatto rosso a coda corta, rigidamente "indoor", recluso in un appartamento del VII piano senza balconi, costretto ad osservare e cercare di annusare il mondo dietro i vetri, spettatore perplesso davanti ai comportamenti incoerenti dei suoi umani, quali non voler fare entrare i topi e non voler far uscire i gatti.

martedì 25 novembre 2014

Bye bye

La donna in cOrriera smetterà di lavorare a marzo 2015 perché andrà in pensione.
E' per lasciar spazio ai giovani, ha nobilmente spiegato, con l'aria da santamariagoretti.
La verità è la Direzione non ha voluto darle la cifra che lei chiedeva per restare (il doppio di quanto prende adesso, ché poi le tasse gliene mangiano metà).

Dopo aver scoperto di non essere indispensabile, il suo atteggiamento in ufficio è cambiato: ha smesso di fare la spia (falsa e bugiarda) sui colleghi, non si finge più alacremente impegnata a produrre anche quando non ha cippalippa da fare, ma soprattutto non è più disposta a subire in silenzio cazziatoni e insulti dai superiori.
Tant'è che, all'ultimo match che c'è stato, ha detto a uno dei capi, villanzone e prepotente: "lei mi ci ha mandato più volte, adesso glielo dico io: vada a cagare!".

Peccato non esser stata presente alla scena.

Per la cronaca, nessuno dei capi mi ha mai insultato e/o mandato a.
Conoscendomi, sanno che se ci provano gli ribalto la scrivania in testa e, all'istante, mi metto in malattia per un mese, se non due, anzi tre.
Come si suol dire: chi non vuole piedi sul collo non s'inchini.


lunedì 24 novembre 2014

Dilettanti

Il giudice di Cassazione Piercamillo Davigo spiega cosa ha fatto il governo Renzi per le ferie dei magistrati: " [...] hanno introdotto un articolo bis per cui le ferie sono di 30 giorni. Però non hanno abrogato il precedente articolo che dice che quei magistrati con funzioni giurisdizionali ne hanno 45. Quindi, solo ai fuori ruolo hanno ridotto le ferie. Nella nuova norma però hanno detto che i giorni devono diventare netti perché finora durante le ferie noi scrivevamo le sentenze. A questo punto, perciò, se diventano nette io devo smettere di fare udienza 15 giorni prima perché in quei 15 giorni devo scrivere le sentenze. E quando finisco le ferie non posso cominciare subito con le udienze perché devo studiare prima i processi e quindi comincerò 15 giorni dopo. Quindi da 45 i giorni sono diventati 75. Le hanno allungate, dilettanti allo sbaraglio, c’è da avere paura".

Anche alle UE devono aver pensato lo stesso riguardo ai dilettanti allo sbaraglio, tant'è che Federica Mogherini (altra bella pensata di Renzi), pur essendo Commissario agli affari esteri dell'Unione Europea, non è presente al negoziato nucleare tra l'Iran e il cosiddetto «5 più 1», le cinque grandi potenze rappresentate nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (Usa, Russia, Cina, Inghilterra e Francia). 
Al suo posto c'è Lady Ashton, sua predecessora che ha terminato, in teoria, l'incarico il 31 ottobre.
Questo perché, quando si è cominciata a ventilare l'idea della Mogherini, i rappresentanti di Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Inghilterra e Germania si sono affrettati a ratificare un documento che chiedeva all'Unione Europea di lasciare il ruolo di mediatore nelle mani della Ashton almeno fino al 24 novembre.
E se il negoziato verrà, come pare, prorogato per alcuni mesi, sarà sempre la Ashton a seguirli, in quanto lei stessa ha già detto: «Mi è stato chiesto di continuare fino a quando il lavoro sarà concluso».
Con buona pace di una accondiscendente e remissiva Federica Mogherini lasciata a scaldar la poltrona dell'ufficio di Bruxelles.

Natangelo



venerdì 21 novembre 2014

Musica per gatti

I gatti amano la musica – purché segua il ritmo del battito del loro cuore (110-140 al minuto) e con frequenze simili ai miagolii.
Così sostiene vanityfair.

Su musicforcats.com si trovano brani che, in teoria, gli piacciono.
Dopo averne ascoltato un paio, mi sento di dire mooolto in teoria.

Poi ci sono i gatti cantanti, però sono pochissimi. Eccone uno:

giovedì 20 novembre 2014

Un bel tacer non fu mai scritto

Gualtiero Marchesi: "Carlo Cracco? Ho mangiato da lui per i miei 80 anni. Come cucina? Non mi ricordo...".

Purtroppo io, invece, ricordo quel che lui ha cucinato fatto, ospite, da Benedetta Parodi: ha siringato con il succo di pomodoro una mozzarella di bufala. Dopodiché, deposta la siringa, ha avuto pure il coraggio di dire che il piatto era pronto.
Vedere per credere, al minuto 12:54:



Fossi stata io la Parodi, prima gli facevo una pernacchia, poi gli ridevo in faccia. E, infine, lo mandavo a petenà i gajn (*).

(*) in milanese: pettinare le galline

mercoledì 19 novembre 2014

TIR art

Ogni giorno qui arrivano una ventina di camion, chi per scaricare, chi per caricare.
La fantasia, e il cattivo gusto, degli autisti riguardo la "decorazione" della cabina dei propri automezzi è notevole: c'è chi ha dei disegni (si va da Padre Pio a improbabili guerriere seminude, per tacer dei delfini volanti) che ricoprono totalmente l'esterno dell'abitacolo; chi ama follemente le tendine con le nappine e le esibisce sul davanti (tipo mantovana) e ai lati dei finestrini (tipo cucina di chalet svizzero); chi espone cartelli (a led luminosi) con il proprio nome/nickname e/o quello della morosa e/o dei figli, intervallati da cuoricini lampeggianti.
Tutta roba costosa.
Quelli che vogliono risparmiare appendono all'interno pupazzetti, strisce con su i colori e i nomi delle amate squadre di calcio e cazzilli vari.
Ieri, sul piazzale c'era questo:


Quando l'ho visto, non sapevo se ridere o piangere.
Un collega ha interrogato l'autista in merito, risposta: Pepè songh'io!
Ah, be', allora...

martedì 18 novembre 2014

Dopo Expo

Titola "La Stampa": Deserta l’asta per il dopo-Expo. Nessuna offerta per rilevare il milione di metri cubi che ospiterà l’evento. L’incubo di una cattedrale nel deserto e di un futuro di degrado.
Tranquilli, è già tutto programmato: l'area sarà venduta a prezzi stracciati, quelli che i costruttori hanno deciso di pagare.
Mandar deserta una gara è un ottimo (l'unico) sistema per far abbassare i prezzi richiesti.
Ovviamente bisogna che i costruttori siano tutti d'accordo.
Ah, altrettanto ovviamente, quello che il "Pubblico" ci smenerà su 'sta cosa lo pagheremo noi cittadini.


lunedì 17 novembre 2014

Chissà perché...

Ho notato che, se siamo in confidenza, cioè ci diamo del tu, quando mi telefonano, sia sul lavoro che a casa, tutti gli individui di sesso maschile non dicono mai il loro nome ma si limitano a un bel ciao!, e a me tocca indovinare chi è. Il che è molto irritante e pure, spesso, imbarazzante, nel senso che mica gli posso dire "chi cacchio sei?" e quindi devo arrampicarmi sui vetri per collegare la voce alla persona.

Altra cosa, questa però della stragrande maggioranza (spannometricamente, direi il 90%) di maschi e femmine: in una e-mail di lavoro, il mittente risulta essere solo nome e cognome, la società non viene indicata.
Ora, che ne so io da chi arriva il messaggio se ad Outlook risulta che lo manda "Maria Bianchi" o "Roberto Rossi"?
Il mio primo istinto è clickare su elimina, poi - a malincuore, lo ammetto, ma devo - invece clicko il tastro destro del mouse sul mittente, poi "dettagli" per sapere da chi arriva.
Il che non mi bendispone verso colui/lei che ha scritto.

Non capisco questi comportamenti, sarà egocentrismo? eccesso di autostima?  ignoranza? maleducazione? Boh.


venerdì 14 novembre 2014

Pessima epigona di Piero Angela

Tale Lara si è inventata "Tette per la Scienza", microblog dove, dice lei, fa "divulgazione", cioè pubblica foto di seni e natiche femminili con, accanto, un cartello riportante nozioni o curiosità scientifiche.

Due considerazioni:
1) stante le immagini, Lara vuol "divulgare" (ha ha ha ha) solo ai maschietti
2) il che significa scarso rispetto per le donne e, di conseguenza, per sé stessa.

Last but not least, non solo è un'idea di cattivo gusto ma a me mi pare proprio 'na strunzata (cit.).

giovedì 13 novembre 2014

Echi del passato

Martedì 11.11.2014, ore 17:25.
Esco dal minimarket con la borsa della spesa, attraverso la strada, entro nel parcheggio e vado verso la Rouge.
E' quasi buio, vagamente vedo qualcuno che cammina verso di me. Lo incrocio e lo ignoro.
Poi una voce chiama il mio nome.
Mi giro: non conosco l'uomo che ho davanti a me.
Non so chi sei, dico perplessa.
Sono Dario, risponde.
Mioddio, son passati più di quarant'anni!, esclamo.
Ci stringiamo la mano, ci diamo un bacio sulla guancia.
Facciamo quattro parole, come stai, come va.
Mi racconta di un intervento al cuore, una valvola che dovrà, a breve, sostituire.
Di un divorzio risalente a sedici anni fa.
Di tre figli, il più grande 37enne.
Gli racconto che ogni tanto penso a lui, succede quando metto in lavatrice il leoncino di peluche che mi ha regalato quando avevo quattordici anni.
E' sorpreso, sorride contento, non sai il piacere che mi fa di saperlo, prorompe di getto.
Dopodiché non abbiamo più niente da dirci.
Un'altra stretta di mano, un altro bacio e lo lascio dicendogli che ci incontreremo ancora se il destino lo vorrà.

Mi è rimasto un... non so come dire, scombussolamento? no, non è la parola giusta.
Un qualcosa di dolce e amaro al tempo stesso.
Però piacevole, una sensazione che vagamente assomiglia a quando eravamo migliori amici, prima che la vita ci portasse via uno dall'altra.


mercoledì 12 novembre 2014

Minuscule

Minuscule è una serie Tv francese che, mescolando ambientazioni reali e animazioni 3D, presenta la vita quotidiana degli insetti, in chiave comica.


A me piace da matti la coccinella, dispettosa e spericolata che, però, riesce sempre a cavarsela (con spernacchiamento finale ai suoi avversari sconfitti).


La serie è su Youtube.
C'è anche un film, "La valle delle formiche perdute" del 2013; download qui.

martedì 11 novembre 2014

Delle dimissioni di Napolitano

Marzio Breda, che in più di un’occasione si è prestato a farsi portavoce di ciò che il Quirinale intendeva comunicare in modo ufficioso, ci informa che «non vuole sciogliere lui le Camere nel caso di voto anticipato» (Corriere della Sera, 9.11.2014). 
In pratica, rifiuta di ammettere il fallimento del mandato suppletivo che si è dato dalla metà del primo settennato, rinnovandolo e ampliandolo nell’accettare la rielezione: nessun Presidente della Repubblica è mai stato tanto attivo quanto lui alla sceneggiatura, al casting e alla regia di quanto andava in scena e, ora che la commedia rivela tutta l’inconsistenza della trama e l’inadeguatezza degli attori, pare voglia svignarsela dall’uscita di servizio, per non beccarsi i fischi, con ciò onorando la definizione che ne diede chi di lui disse che «il suo stemma araldico dovrebbe essere un coniglio bianco in campo bianco».
(Fonte: Malvino)

Per la cronaca, chi ha così descritto lo stemma araldico di nonno Giorgio è stato Giuliano Ferrara, che, devo ammettere mio malgrado, è capace di battute fulminanti (e precise).




lunedì 10 novembre 2014

Spot illuminante

Malpensando, ed in ciò io sono un'esperta, l'opinione che hai di noi la BCE (Banca centrale europea) si evince dallo spot che è stato fatto per i nuovi dieci euro: l'Italia fa la cameriera.
(Fonte: La Stampa)

venerdì 7 novembre 2014

Gatti lavoratori

Ci sono gatti che non sono abituati a stare in casa a far vita comoda, spesso perché non hanno padroni e vivendo da soli si sono inselvatichiti.
Se finiscono in un gattile, è difficile trovare chi li adotti.
Alcune associazioni americane, per evitare che vengano uccisi, si sono inventati una soluzione: li hanno trasformati in gatti lavoratori.

In pratica si è deciso di offrire gratuitamente a contadini e agricoltori tra i due e i quattro esemplari di gatti dal pelo scuro, considerati più adatti al compito di cacciare topi o altri animali che possano rovinare i raccolti.
Dopo qualche mese di sperimentazione, i risultati sono stati ottimi.

Il che non meraviglia per niente: migliaia di anni fa i gatti vennero addomesticati proprio per le loro abilità di sterminatori di topi.


giovedì 6 novembre 2014

Nuovi schiavi

Si possono mettere le catene elettroniche ai dipendenti se gli si dice che vengono incatenati.

Io la capisco così la decisione del garante della privacy di autorizzare l'utilizzo dei dati di localizzazione geografica, rilevati da una app attiva sugli smartphone in dotazione ai lavoratori [se] i dipendenti siano ben informati sulle caratteristiche dell’applicazione e sui trattamenti di dati effettuati dalle società.


mercoledì 5 novembre 2014

Assassini su Facebook

Alcuni ricercatori del centro di criminologia applicata della Birmingham City University hanno analizzato le tipologie di assassino su Facebook:
1) quello che reagisce, si infuria per qualcosa che ha visto di Facebook, reagendo violentemente, spesso in maniera letale
2) l'informatore, che usa il social network per fare sapere agli altri che intende togliere la vita alla futura vittima o che l’ha già uccisa
3) l’antagonista, che si scontra in maniera accesa con gli altri utenti sulla piattaforma social, cercando di fare in modo che lo scambio di ostilità virtuale riesca a sfociare in un violento scontro fisico vero e proprio
4)  il fantasista, che non riesce a distinguere bene il confine tra finzione e realtà e l’omicidio potrebbe essere un modo di riuscire a mantenere accesa la fantasia
5) il predatore, che crea e utilizza un profilo falso per attirare una vittima e poi incontrarla di persona e ammazzarla
6) l'impostore, che  utilizza il nome e la faccia di un’altra persona specifica per monitorare tutti gli spostamenti della vittima e in alcuni casi interagirvi.

Per passare dalla teoria alla pratica: è appena uscito un libro, «The Perfect Kill – 21 Laws for Assassins», in cui si spiegano 21 regole da seguire per uccidere nel modo più efficace (e non farsi prendere)..
Enjoy it!




martedì 4 novembre 2014

Tra il dire e il fare

Perepè, perepè, perepè: rivoluzione, il 730 pre compilato per lavoratori dipendenti e pensionati.

bugia: non arriva niente, se sei pensionato o se il tuo datore di lavoro non vuole prestare assistenza fiscale, sarà da scaricare on-line, registrandosi sul portale del fisco (e qui bisogna pensarci per tempo: metà pin arriverà tramite Poste Italiane, su carta, quindi ci vorranno giorni e giorni, se non settimane) oppure da chiedere (ovviamente, pagando) al CAF o al commercialista

2) non ci saranno già tutte le detrazioni, mancheranno quelle sanitarie, per cui andrà "integrato", altro intervento del CAF o del commercialista (e altri soldi da pagare, I suppose)

3) se anche non c'è da detrarre altro e sembra tutto a posto, è meglio farlo controllare ed inoltrare, sempre dal CAF o dal commercialista; così, se c'è uno sbaglio, chi paga eventuali sanzioni non sei tu, ma loro

4) dice la stessa Agenzia delle Entrate che servirà un rodaggio di almeno due anni per essere completo di tutti i dati (tradotto: non fidarti mai di quel che hanno pre compilato)

Considerando che saranno soggetti terzi a fornire le informazioni che il fisco dovrà pre scrivere, non la vedo benissimo. Anzi.

lunedì 3 novembre 2014

Arriva il pollo fritto del colonnello

Roma, Torino, Milano, Venezia e Napoli sono le città scelte dalla famosa catena di fast food americana Kentucky Fried Chicken (KFC) per sbarcare in Italia. La prima apertura dovrebbe essere quella nella capitale il 20 novembre nel centro commerciale di Roma est alle ore 19,00, seguirà quella di Torino nella galleria Lingotto entro la fine del mese, poi a seguire Milano nei pressi di piazza Duomo (forse), Napoli e Venezia.

Non avendo mai mangiato in un fast food (non amo i panini, le salse misteriose, la carne tritata, ché non si capisce cosa c'è dentro, proprio come le polpette, e la roba fritta) ero curiosa di vedere se questo KFC avesse qualcosa che mi stuzzicasse. Sono andata a vedere, sul sito, le loro proposte.
Niente, non fa per me: la maggior parte del cibo (pollo) è fritto. Il resto è condito/ricoperto di cremine, intingoli e sughi vari.
No, grazie.