giovedì 15 ottobre 2015

Spiegato l'arcano, forse

Mi sono sempre chiesta perché i titoli tradotti dei libri stranieri spesso non abbiano niente a che fare con gli originali.
Ultimo esempio: "Fear of dying" (Paura di morire) di Erica Jong. Bompiani l'ha pubblicato come "Donna felicemente sposata cerca uomo felicemente sposato", che non c'azzecca una cippalippa.
A dirla tutta anche i film hanno ugual problema e mi sa che vale la stessa spiegazione: sono titoli ad minchiam.
Così sostiene  Dagospia (e, secondo me, ha ragione), riportando un articolo di Elisabetta Ambrosi per il “Fatto Quotidiano” che, fra l'altro, dice: "Persiste nell'editoria italiana, più che altrove e proprio come nel caso dei film al cinema, la tendenza a tradurre i titoli dei romanzi in maniera bislacca e stravagante, o assolutamente non legata al significato originario, oppure declinata romanticamente - stucchevolmente.
Lo fanno tutti gli editori (se dovessimo fare una classifica, però, ci sarebbero in testa Sperling and Kupfer, Newton Compton e Longanesi). Ne soffrono più i romanzi medi, i rosa, i thriller (ma non solo), perché in genere con i classici o i mostri sacri si tende a restare più alla lettera. E accade, appunto, in Italia più degli altri paesi" [...].

Biblioteca Pubblica di Kansas City, Missouri, USA (che non c'entra niente con il post, però è un edificio bellissimo).

6 commenti:

  1. Ho appena visto il trailer di un film che in lingua originale si intitola "Bound to Vengeance". Pensi che in italiano sia stato tradotto come "Destinata alla vendetta", che sarebbe sensato? No: è diventato un orrendo "Reversal - La fuga è solo l'inizio". Cioè, addirittura ci hanno ficcato un termine pseudo-straniero nella traduzione alla 'azz de can! Va bene, certi titoli, basati su giochi di parole, sono intraducibili, ma questo non apparteneva a quella categoria.

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  2. Non è che spiega l'arcano: puntualizza l'ovvio. Definisce la tendenza italiota di "tradurre" titoli mettendoci del proprio, ma non spiega perché - e non lo spiegherà mai: non c'è una ragione, se non il cercare di costringere i boccaloni ad andare a vedere quel film o a leggere quel libro convincendoli che si tratta di qualcos'altro. Un popolo che crede agli oroscopi e si fa costantemente truffare dai ciarlatani ci casca con tutte le scarpe in un titolo alterato ad arte, no?

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  3. Ricordo sempre Jody Foster nel "Il Silenzio degli innocenti" che nella versione originale era "The Silence of the Lambs" e i Lambs in Italia non avrebbero gradito! :-)

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  4. A me viene in mente il proagonista di "Quando la moglie è in vacanza" (che era "The Seventh Year Hitch", il prurito del settimo anno in originale, parlando di titoli rifatti)

    Ebbene, questo modesto travèt di editore che si trova Marylin come vicina di casa, in ufficio tentava di rivendere libri ricopertinati.
    E c'era una scena in cui correggeva un bozzetto di copertina con un gruppo di ragazze segnando di aumentare le scollature, e cambiava il titolo in qualcosa di malizioso tipo "i pensieri segreti a letto".
    Il titolo del libro originale era "Piccole Donne"...

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  5. Cambiano (= stravolgono) ogni cosa.
    Con adattamento dei dialoghi in film e telefilm danno (credo) il meglio di loro stessi.
    Se ci si volesse mettere le mani nei capelli si potrebbe leggere questo, per esempio: Buffy l'ACCHIAPPAvampiri: l'adattamento italiano di Buffy (titolo originale del telefilm, per chi non lo sapesse è Buffy the Vampire slayer, traduzione letterale Buffy la cacciatrice di vampiri fatto poi diventare Buffy l'Ammazzavampiri) http://www.buffymaniac.it/adattamento.php
    faacendo particolare attenzione soprattutto alle battute finali della 6 stagione, puntata 22 (una tragedia, sono riusciti a far incavolare abbestia TUTTI i fans): The Grave
    http://www.buffymaniac.it/adattamento/6_22_grave.php

    E non scherzano neppure con i sottotitoli di film e telefilm. Ora, capirei, se lo facessero per economizzare il numero di parole e facilitare la lettura ma se uno guarda un DVD in italiano con i sottotitoli in italiano si accorge che nei sottotitoli mettono tutt'altro.
    SIGH!

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  6. @Rozbix: io vorrei conoscerli quelli che cambiano i titoli (e non sono animata da intenzioni pacifiche)
    @Sansone: dipende, se è alterato bene sì, altrimenti no
    @Ruben: addirittura?!
    @Locomotiva: quindi non siamo solo noi a "titolare" come ci pare
    @Impiegata: questa cosa dei sottotitoli l'ho notata anch'io

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