martedì 30 agosto 2011

Business

Con questa manovra le carte in tavola cambiano, con quale logica e motivo nessuno sa, ad ogni piè sospinto.
Questi non vogliono solo la botte piena e la moglie ubriaca, ma anche l'oste non pagato e l'uva ancora sulla vigna.
Intanto the business must go on.
L'ultimo esempio, di cui i "grandi" quotidiani non parlano, è quello delle trivelle pronte a cercare il petrolio in Sicilia.
Dove, cito, «E' coinvolta la società di famiglia del ministro dell'Ambiente. La "sua" Coemi ha tra i clienti, colossi come: Eni, Erg, Esso. Tutte aziende petrolifere interessate direttamente ai risultati».
Che ci sia in atto una rivolta popolare frega niente a nessuno, come dei rischi di inquinamento ambientale.

5 commenti:

  1. Business is business e i cavoli sono i nostri!

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  2. Grazie di averlo pubblicato! Non lo sapevo e ora faccio un post su L'Eco della Sicurezza.

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  3. Ben ritrovata!
    Ma... diciamocela tutta: la rivolta popolare scoppierà se non parte il campionato, altre rivolte non ne vedo :(
    E infatti stanno facendo man bassa, rubano ai poveri.
    Ciao Dalle8, buongiorno stacippa

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  4. @Polly: ne fanno a meno grazie ai quattrini
    òRuben: amari, sì
    @Mamma: prego, ci mancherebbe
    @Paolo (Enzo): bentrovato anche a te! la penso, purtroppo, come te :-(

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