giovedì 1 agosto 2013

Sentenza Corte Costituzionale

Nel 2010 la Legge di stabilità 2011 ha introdotto l'impossibilità di pignoramento agli enti del Servizio sanitario collocati nelle regioni commissariate dal Governo nazionale perché incapaci di riequilibrare il dissesto finanziario in ambito sanitario: Lazio, Campania, Abruzzo, Molise e Calabria.

In teoria, era una norma eccezionale e temporanea, che doveva servire a dare tempo al risanamento economico degli enti.
In pratica, essendo stata rinnovata anno dopo anno, è servita a non permettere ai fornitori di incassare, in via esecutiva, i pagamenti arretrati.

Adesso, però, la festa per le ASL è finita: la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma e, d'ora in poi, chi vanta dei crediti potrà richiedere il pignoramento per avere quel che gli spetta.

4 commenti:

  1. sperando non muoia prima...

    oppure che non gli rimanga dal pignoramento che qualche scaffare di ferro malmesso ed arrugginito...

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  2. Mi sarebbe piaciuto che autorizzassero al pignoramento degli stipendi i componenti i CDA delle ASL.
    Buona giornata Dalle

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  3. @Pyperita: anche a me
    @Stefanover: la speranza è l'ultima a morire
    @Tina: seeeee, e poi? cos'altro? che il governo governi? figggurati!

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