lunedì 24 ottobre 2011

Cozze antidroga

No, il titolo non è sbagliato: non cani, trattasi proprio di cozze (di acqua dolce, di cui non sospettavo neppure l'esistenza) "installate" nel depuratore di Nosedo, Milano, per filtrare le sostanze inquinanti (droghe, composti farmaceutici, metalli pesanti), accumulandoli nei propri tessuti. Al termine del suo ciclo vitale, il bivalve è rimosso e con esso anche il carico inquinante accumulato.

La notizia mi fa sentire in colpa, anche se non c'entro niente; immagino perché faccio parte pure io della specie umana, capace di sfruttare la Natura senza nessuna remora.
Povere cozze.


7 commenti:

  1. Se si sparge la notizia, secondo il mercato ittico delle cozze potrebbe subire un'impennata vertiginosa!

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  2. E una volta rimosse che fine fanno?

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  3. Povero quello che quelle cozze se le fa in impepata, anche...

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  4. Non avevo valutato l'aspetto di soggetto inquinante, leggendo la notizia ho pensato che non mangerò più cozze, sai mai mi "faccio" senza volerlo, anche se, chissà cosa mando giù quando mangio una bistecca o una orata.

    Buona giornata Dalle ;-))

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  5. questa proprio non la sapevo... saranno amiche di Giovanardi.

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  6. @Ruben: non dimenticare i metalli pesanti
    @Alberto: immagino andranno smaltite come rifiuti pericolosi e/o inquinanti
    @Locomotiva: sì, non vorrei essere al suo posto
    @Giardigno: :-D
    @Tina: io adoro le cozze però le mangio pochissime volte perché sono le spazzine del mare
    @Ernest: può essere ;-)

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