"Questo messaggio email puo' contenere informazioni riservate ESCLUSIVAMENTE AL DESTINATARIO.
Il RICEVENTE, se diverso dal DESTINATARIO, e' avvertito che qualunque utilizzazione, divulgazione o copia di questa comunicazione comporta violazione delle disposizioni di Legge sulla tutela dei dati personali, ed e' pertanto rigorosamente vietata.
Qualora il messaggio sia stato ricevuto per errore, Vi preghiamo di informarci immediatamente via email all'indirizzo privacy@*******.it"
Ora, se tu mandi al mio indirizzo e-mail Nome.Cognome@ditta.com (che ti ho dato io, quando me l'hai chiesto illo tempore) la tua e-mail, vuol dire che poi la ricevo io, pertanto sono il destinatario, altrimenti non mi sarebbe arrivata.
Quindi, che cacchio fritto vuol dire "RICEVENTE, se diverso dal DESTINATARIO"?
O all'associazione sono convinti che l'e-mail funzioni come il fax o qualcuno non ha la minima idea del significato di quel che scrive.
I miei colleghi mi criticano perché non metto le cagate per la privacy in fondo alle mie mail; a questo punto, aggiungerò ad ogni messaggio un link a questo post per far capire loro che non sono l'unico a giudicarle una stronzata megagalattica.
RispondiEliminaConsiderando quanta gente si sbaglia e invece di scrivere
RispondiEliminaNome.Cognome@ditta.com
scrive
Nome.Cognome@ditta.it
NomeCognome@ditta.com
Nome.CAgnome@ditta.com
NAme.Cognome@ditta.com
Nome.Cognome#ditta.com
ecc ecc ecc la firma automatica con la frasetta è indispensabile, soprattutto dal punto di vista legale per impedire che ciò che arriva ad altri per sbaglio sia usato impunemente.
'Ste minchiate della pràivasi potrebbero contenere qualunque cosa; puoi pure metterci il tuo numero di cellulare con un annuncio porno, tanto nessuno arriverà mai a leggere fino a lì. Anzi, la maggior parte della gente legge l'oggetto della mail, magari qualche parola del testo, e basta, finita lì. Io fossi nei vertici di quell'associazione eviterei di generare traffico di rete inutile con tutti quei byte della sbrodolata sulla pràivasi; il messaggio risulterebbe più snello, intaserebbe meno la rete (immagina miliardi di messaggi che girano ogni giorno, tutti con la loro sbrodolata) e non si correrebbe il rischio di raccontare un mucchio di stronzate.
RispondiEliminaOrmai si lavano la responsabilità con l'acqua fetida dell'equivoco.
RispondiEliminaSecondo te, tutti quelli che leggono si pongono la tua stessa domanda?
Buona giornata Dalle ;-))
Tina
@Studd: mi sa che siamo in tanti a giudicarle così
RispondiElimina@Impiegata: scarico di responsabilità, insomma
@Zeb: al carico della Rete non ci avevo pensato
@Tina: dubito assai