mercoledì 3 settembre 2014

Tentazioni irresistibili

Da qualche tempo al mercato c'è un camion frigo da cui tento, inutilmente, di girare al largo.
Vende ravioli freschi, pane, panfocaccia, pizzette e due o tre tipi di pasticcini.
Regolarmente mi dico "pussare via!" però poi non so resistere a:
- ravioli, ché non solo ci sono i tortelli cremaschi
 ma anche una notevole quantità di altri con ripieni assai particolari (tipo: provola/melanzana, zucca/amaretti, pesto/ricotta ovina):
- pane di zucca e pane di riso;
- panfocaccia con sopra i funghi, oppure le melanzane, oppure i carciofi.
Di solito lì non prendo dolci ma sabato scorso ho adocchiato delle tortine (grandi come quelle del Mulino Bianco) con un cartellino "mono bertolina".
La bertolina ha una caratteristica molto limitante: si fa con l'uva fragola, o americana che dir si voglia, disponibile solo per un paio (a volte tre, dipende dal tempo in cui matura e si vendemmia) di settimane l'anno, in autunno.
Pertanto era un bel po' che non la mangiavo.
Ovviamente ho comprato non una ma due mono bertoline. E i tortelli cremaschi. E il pan di zucca. E il panfocaccia con i funghi.
Stavo per pagare quando il negoziante mi ha chiesto: lei è cremasca?
Sì, ho risposto io.
Ecco, ha proseguito lui, allora l'avviso che abbiamo dei nuovi ravioli: con ripieno di salva e tighe.
Il salva è una specie di taleggio fresco, inventato a Crema e dintorni e le tighe sono peperoni verdi, lunghi e stretti che, di solito, si mettono sott'aceto e poi si mangiano anche da soli, ma soprattutto con il salva a cubetti.
Potevo non comprarli? No, dovevo assaggiarli.
E ho fatto bene: erano davvero buoni.

5 commenti:

  1. OOOOOOOOOOOOOOOOOOhhhhhhhhhhhhhhhhhhh

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  2. Aaargh! Adesso mi è venuta una fame che farei fuori un chilo di tortelli vari!!! E sono appena le 10:30...

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  3. @Impiegata: eh, sì
    @Giulio: a quell'ora meglio un panfocaccia e/o una fetta di bertolina

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