Premessa:
2) i fondi residui per gli esodati ammontano a
circa 500 milioni di Euro (qualcuno dice 3 miliardi, ma non si capisce da dove è stata presa 'sta cifra).
Il 7 agosto è stata annunciata la nuova interpretazione dell'Opzione Donna: il 31.12.2015 è la data in cui si devono maturare i requisiti (57 anni di età e 35 di contributi) come prevedeva in origine la legge e non più la decorrenza della pensione (calcolata con in più un anno di finestra e 3 mesi di aspettativa di vita) come stabilito dall'
Inps con due circolari restrittive del 2012.
E anche per la settima salvaguardia degli esodati.
Al termine è stato programmato per il 9 settembre un nuovo incontro per mettere nero su bianco le decisioni prese.
E dovranno anche dire come hanno distratto i fondi.
Cioè chi cazzo si credono di essere per poter prendere rubare dei soldi e farne quel che gli pare e piace.
In base all'esito dell'incontro di oggi, si saprà se posso andare in pensione il 01.01.2016. E con me altre 6.000 donne.
Se la risposta è no, c'è un'ultima chance: il TAR del Lazio che il 6 ottobre dovrà pronunciarsi sulla
class action fatta all'Inps dal Comitato Opzione Donna per le circolari restrittive, definite contra legem persino dalla
Camera e dal
Senato.
Edit delle 14:30 - il ministro delle Finanze ha risposto con una supercazzola, quindi niente di fatto; l'ultima parola al TAR, il 6 di ottobre
Camera e senato non esistono più, per il ducetto della domenica che abbiamo a capo del "governo". E nemmeno il TAR del Lazio potrà fare alcunché: siamo tutti umani disarmati di fronte a una scimmia con le bombe atomiche.
RispondiEliminami viene da dire opzione ladro attivata
RispondiElimina@Branno: l'immagine della scimmia con le bombe atomiche è inquietante, ma realistica
RispondiElimina@Ernest: precisamente
A loro non frega niente, tanto si beccano lo stesso una lauta pensione per cui non hanno nè età giusta nè versato i necessari contributi. Che schifo.
RispondiEliminaUno schifo e una vergogna immani.
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