giovedì 5 dicembre 2013

(finti) Cambiamenti

Il governo italiano ha recepito la direttiva UE che permette ai cittadini di recarsi in un altro Stato membro per le cure mediche, ottenendo un rimborso.

Però, nel decreto, il governo italiano ha aggiunto che l'autorizzazione è negata:
1) "per motivi imperativi di interesse generale", come "la volontà di garantire il controllo dei costi e di evitare, per quanto possibile, ogni spreco di risorse finanziarie, tecniche e umane"
2) se "l'assistenza sanitaria in questione può essere prestata nel territorio nazionale entro un termine giustificabile dal punto di vista clinico, tenuto presente lo stato di salute e il probabile decorso della malattia"
3) se le terapie da effettuare all'estero richiedono "l'utilizzo di un' infrastruttura sanitaria o di apparecchiature mediche altamente specializzate e costose, comprese quelle utilizzate nella diagnostica strumentale".

Tradotto, non vai all'estero a farti curare se:
1) non ci sono soldi da darti per il rimborso spese
2) puoi, secondo non si sa chi, fare le cure anche in Italia
3) le tue cure costano troppo.

Insomma, alla facciazza della direttiva UE, non cambia niente rispetto a prima.



6 commenti:

  1. Al solito, niente di nuovo sotto il sole. Si può sempre contare che riescano a nascondere la polvere sotto il tappeto.

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  2. Gira che ti rigira ci guadagnano sempre loro. Era strano che ci fosse permesso di curarci altrove a spese dello Stato.

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  3. Mi sa che conviene direttamente chiedere la cittadinanza all'estero.

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  4. E lo dico io da sempre che è meglio fuggire da questo Paese di m....
    Dicono che bisogna cambiarlo. Che cambi? Le patate?
    E se costano più di un euro al kg che fai? Aspetti l' offerta?
    Ma va da via al cùl ( l'è giusto, ma va la' ? )!

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  5. @Impiegata: poco ma sicuro
    @Pensieri: quel che dice l'Europa conta solo quando gli fa comodo
    @Brobb: se tu sei "nuovo" in questo blog non puoi sapere - l'ho detto millemila volte - che io ho il sogno che la Svizzera ci invada, il che risolverebbe tutto e potremmo restare dove siamo
    @Daniele: giustissimo, ha persino l'accento su cùl :-)

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