La sua affermazione ha un peso notevole, visti i suoi precedenti di hacker, cracker et similia.
Uno dice: si, però, io non uso chiavette USB, non mi collego alla Rete, quindi non corro rischi di prendere virus, trojan e compagnia bella.
Sbagliato.
Pur essendo ancora in fase di sviluppo, già ora programmi pericolosi per il computer possono viaggiare anche in assenza di connessione a internet, attraverso ultrasuoni.
Il virus utilizza frequenze inudibili all'orecchio umano, e per trasmettere dati utilizza gli speaker e i microfoni sempre accesi nei computer.
Sapevatelo.
Edit delle ore 13:45 - pensavo che l'ironia del testo fosse chiaramente percepibile (e visibile, dall'immagine) e invece no, qualcuno ha creduto parlassi sul serio; colpa mia, la prossima volta metterò una bandierina con su scritto "modalità seria OFF"
naaaaaaaaaaaaaa... non ci credo!
RispondiEliminaPerché l'allevamento di "bufale" è così fiorente? Perché c'è sempre qualcuno disposto a cascarci. Gli speaker dei computer sono sistemi di output, quindi incapaci di trasmettere un qualsivoglia malware al PC; quanto al microfono, a monte dovrebbe esserci già installato dell'altro malware in grado di recepire gli input trasmessi per ultrasuoni, rendendo quindi inutile la trasmissione stessa di ulteriore malware - insomma, se è già in loco che senso ha complicarsi ulteriormente la vita per mandarne dell'altro? Ti credevo meno facilona, meno prona a cascare nelle teorie complottiste.
RispondiEliminaIl malware più grosso è situato tra la tastiera e lo schienale della sedia. Chi crede a questi sparapanzane a ufo che s'inventano improbabili trasmissioni di malware tramite ultrasuoni è parte di questo malware, esattamente come gli sparapanzane a ufo: loro sono lo stadio trasmittente, i creduloni sono quello ricevente. Non c'è bisogno di andare a scomodare gli ultrasuoni perché questo malware funzioni a perfezione.
RispondiElimina@Ruben: e fai bene
RispondiElimina@Meriadoc, @ Ramos: vedi edit delle 13:45
Ci sono dei virus pericolosissimi, anche senza chiavette e internet.
RispondiEliminaSi nascondono tra la sedia e la tastiera.
Qualcuno ha creduto che tu ci avessi creduto? Io no, però, giustappunto, l'ironia dell'articolo non era immediatamente percepibile come tale; giuro, sembravi terribilmente seria e qualcuno ti ha presa sul serio. Ciò non toglie, però, che se il computer più sicuro è quello spento, il cervello più sicuro sarebbe quello acceso, e in giro c'è fior fiore di complottardi della domenica che invece il cerv... insomma, il neurone solitario lo tengono spento. Be', se una bufala cosmica del genere li spinge a tenere spenti i loro dispositivi e, quindi, a non pubblicare minkiate complottarde a nastro, tanto meglio, no?
RispondiEliminaChiedo venia. Confesso che il tuo tono davvero poco ironico mi aveva tratto in inganno.
RispondiElimina@Locomotiva: qui in ufficio ce ne sono parecchi
RispondiElimina@Thorpen: concordo sul vantaggio della non pubblicazione
@Meriadoc: sono io che chiedo scusa, non sono stata chiara