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Il suo presidente, Davide Rovera, dice che "Presto, grazie a un nuovo progetto, in Lombardia si diffonderà anche la ricetta elettronica, che trasformerà radicalmente le prescrizioni fatte dai medici: non più sulla carta ma su un repository web sicuro e integrabile con altre funzioni della Carta Regionale dei Servizi / Tessera Sanitaria."
«Non si può parlare di dematerializzazione perché andrà comunque stampato un promemoria (in quanto i farmacisti devono poter applicare le fustelle) - nota Fiorenzo Corti, segretario regionale della Fimmg, la Federazione italiana medici di medicina generale - In più, in Lombardia rimarranno escluse dalla ricetta elettronica le prescrizioni di quei farmaci per i quali è in vigore un’esenzione che però è solo regionale».
Il suo presidente, Davide Rovera, dice che "Presto, grazie a un nuovo progetto, in Lombardia si diffonderà anche la ricetta elettronica, che trasformerà radicalmente le prescrizioni fatte dai medici: non più sulla carta ma su un repository web sicuro e integrabile con altre funzioni della Carta Regionale dei Servizi / Tessera Sanitaria."
«Non si può parlare di dematerializzazione perché andrà comunque stampato un promemoria (in quanto i farmacisti devono poter applicare le fustelle) - nota Fiorenzo Corti, segretario regionale della Fimmg, la Federazione italiana medici di medicina generale - In più, in Lombardia rimarranno escluse dalla ricetta elettronica le prescrizioni di quei farmaci per i quali è in vigore un’esenzione che però è solo regionale».
Onde per cui, d'ora in avanti, le ricette da fare saranno due: una su carta e una telematica.
Non sono riuscita a trovare da nessuna parte quant'è costato mettere in piedi questo ambaradan della ricetta elettronica e, soprattutto, quanti quattrini all'anno ci vorranno per mantenerlo.
Immagino una barcata.
Non sono riuscita a trovare da nessuna parte quant'è costato mettere in piedi questo ambaradan della ricetta elettronica e, soprattutto, quanti quattrini all'anno ci vorranno per mantenerlo.
Immagino una barcata.
(*) letteralmente: lavori con il culo di fuori, cioè fatti alla carlona
Qui le leggi per adeguarsi alla tecnologia vengono fatte da dei "politici" che non solo sono totalmente inadeguati al ruolo che ricoprono, ma sono anche dei tecnozero che però si credono dei padreterni. Da gente del genere cosa vuoi che venga fuori, se non (scusa il francesismo) puttanate?
RispondiEliminaChi fa le leggi le fa alla membro di beagle, perché non ne capisce una beata fava; chi si trova a fare il lavoro è obbligato a farlo alla membro di beagle perché la normativa non è minimamente chiara, e anche perché gli danno il lavoro oggi da finire entro ieri mattina. Poi, chiaramente, ci saranno miliardi di aggiustamenti e rifacimenti, ovviamente non a costo zero, sia sul fronte normativo che su quello applicativo. Non hanno mica previsto un sistema elettronico per sostituire le fustelle, 'sti furboni: ecco dove tutto si trasforma in un doppio lavoro con doppio costo e nessun vantaggio sul lato pratico, dato che la carta continuerà a venir prodotta a dispetto del sistema elettronico.
RispondiEliminaSai tutti i vecchietti che gliene frega di avere la ricetta elettronica....
RispondiEliminaIl dubbio terribile è che siano anche in buona fede.
RispondiEliminaChe nella loro mente davvero si fossero fatti la proiezione di abolire la carta.
Dimenticandosi delle bieche fustelle...
@Forzum, @Benn't:: come diceva il mio prof di informatica (fine anni '70) è GIGO, cioè Garbage In = Garbage Out; se metti spazzatura, esce spazzatura
RispondiElimina@Ruben: sai quanto tempo ci perderanno i medici e i farmacisti per spiegarglielo...
@Locomotiva: qualcuno, pochissimi, forse sì; tanti invece fanno di proposito robe così perché alla fine, con gli aggiustamenti, rettifiche, modifiche ci mangiano gli amici degli amici