In pratica: un piccolo tatuaggio da portare sul braccio, oppure una pillola da prendere giornalmente che si attiva con i succhi gastrici.
Regina Dugan, a capo della sperimentazione, ha un tatuaggio elettronico sul baccio sinistro, e dice: “Ciò significa [..] che il tuo braccio diventa un cavo e la tua mano un connettore. Quando tocco il telefono, il computer, la porta di casa, l’automobile, sono immediatamente autenticata. E’ il mio primo superpotere, lo voglio!”.
Tesora, io no! Non ho nessuna intenzione di essere assimilata a un cane. E men che meno di inghiottire (e poi espellere) un microchip.
Eravamo già prima dei numeri, adesso diventeremo alfanumerici.
RispondiEliminasarà ancora più facile per il ladri entrare in casa o rubare un auto... :-)
RispondiEliminaNon ci penso nemmeno, poi magari penseranno anche ad un bel antivirus da farci prendere
RispondiEliminano grazie
Ma suvvia, non negarlo che anche a te piacerebbe contrariamente a quanto scrivi qui.
RispondiEliminaPer la regina avrei una richiesta: sto mettendo a punto un suppostone che cancella i dispiaceri della vita ad ogni movimento ondulatorio sussultorio del giro vita ... non si espelle, ma dopo qualche ora si scioglie di suo col calore del corpo, tu pensi che vorrebbe sperimentarlo?
Ciao ... ps ma com'è buono il cioccolato fondente!
Oh mammina polpetta col sugo di cinghiale!
RispondiEliminaQuesta è troppo! o_o
Il mio odio verso la tecnologia sta crescendo a tal punto che ho smesso persino di cercare notizie per il blog.
Tra politica, individui orridi, lavoro e divinizzazione di strumenti hi-tech, ti passa la voglia ...
Che idea mostruosa, sicuramente però qualcuno la troverà meravigliosa.
RispondiElimina@Alberto: se posso evitarlo, io no
RispondiElimina@Ruben: speriamo che gli basti copiare il microchip, così non tagliano braccia
@Ernest: alla faccenda dell'antivirus non ci avevo pensato, ma andrà sicuramente così
@Raccontatore: secondo me, Regina sarà entusiasta del tuo suppostone; ps l'unico cioccolato che non mi piace è proprio il fondente
@Daniele: son tempi bui, eh
@Pyperita: a Milano si dice che minga tuti i gust in a la menta (cioè, letteralmente: non tutti i gusti sono alla menta, per significare che ognuno, di gusti, ha i propri)