lunedì 27 maggio 2013

Lo spuntino di Chico

Anche se, in teoria, il pasto di Chico è alla sera (più qualche croccantino random al dì), ogni giorno, in mensa, il padrone e l'ammore suo si tolgono letteralmente il cibo di bocca per potergli portare un assaggino.
Può essere un pezzo di bistecca o di petto di pollo, una fetta di arrosto, mezzo ripieno di una zucchina, sovente con l'aggiunta di un po' di pasta al sugo, al ragù o anche, ultimamente, al pesto.
Niente riso, pane o verdure ché non ne vuol sapere, quindi io contribuisco sporadicamente perché carne e pasta non ne prendo sempre.
L'assaggino viene infilato in un bicchiere di plastica misura acqua, avvolto poi in una tovaglietta di carta che diventerà la ciotola usa e getta di Chico.
All'arrivo dello spuntino, le sue reazioni possono essere:
1) ci si fionda sopra e spazzola tutto in un nanosecondo
2) lo annusa, ne mangia un po' e poi se ne va
3) guarda il suo ammore con espressione di aspettativa
al che lui, con infinita pazienza, lo blandisce e lo coccola, mentre gli porge un boccone dopo l'altro che Chico, con pacatezza, inghiotte.
La reazione 3) non dipende dal tipo di cibo, è del tutto casuale.
Ipotizzo che per Chico sia un gioco o, forse, una richiesta di attenzioni a conferma di essere amato.


3 commenti:

  1. Negli atteggiamenti mi sembra un po' simile a Ciro, il gatto comune della casa qui a Milano, che è di tutti e di nessuno, ma un po' più mio lo è, perché mangia e dorme il più delle volte a casa mia. E al mattino, come stamani, alla sei miagola che vuole uscire.

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  2. Direi che la reazione 3 è il piacere di essere coccolato il più a lungo possibile.

    Buona giornata Dalle ;-))

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  3. @Alberto: alle sei del mattino? roba da tirargli una scarpa
    @Tina: credo anch'io

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