martedì 21 maggio 2013

Un bel regalo alla Chiesa

[...] su richiesta in tal senso formulata dall’Arcivescovo di Palermo, un bene sequestrato dallo Stato alla mafia andrà alla Chiesa di Palermo per edificare una parrocchia, in quanto "il progetto di costruzione della parrocchia intestata a Don Pino Puglisi nel difficile quartiere Brancaccio di Palermo con la contestuale realizzazione di un adiacente centro sportivo polivalente assume un elevato valore simbolico e sociale e si inquadra in un momento storico di particolare coinvolgimento collettivo ove si considera che nel giugno 2012, il Santo Padre ha autorizzato la promulgazione del decreto per la beatificazione di Don Giuseppe Puglisi”.

Cioè, tu Stato regali un bene pubblico a chi è strapieno di soldi perché te lo chiede? E giustifichi la cosa col fatto che c'è un beato di mezzo?
Non ho parole.
Anzi, ce le ho ma trattasi di turpiloquio.



9 commenti:

  1. Infatti nella notizia è riportato
    "beni sequestrati alla mafia dallo Stato che lo Stato stesso darà alla mafia religiosa"

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  2. Direi che nei decreti manca solo la parola AMEN.

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  3. Spero che almeno (almeno... SIGH!) costruiscano il tutto con i soldi della Chiesa.

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  4. Mi serviva per allargare il lessico da scaricatore di porto che da un paio di mesi uso.
    Ma a noi un colpo di culo come ai Polacchi non capita mai?

    Cadesse l'aereo giusto con i passeggeri giusti...trasferire il vaticano e montecitorio con i loro abitanti nel deserto dei Gobi no?

    Buona giornata Dalle ;-))

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  5. @Daniele: sì, era tra le righe
    @Ernest: preciso preciso
    @Impiegata: dubito assai
    @Tina: siamo in tanti a sperare così

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  6. Dunque... premetto che non sono cristiana, non condivido quasi nulla della dottrina religiosa cristiana e me ne tengo alla larga con molto piacere.
    Non vorrei scatenare un putiferio, però...
    Però... secondo una visione utopica della nostra società, della nostra realtà... della MIA realtà di palermitana, che in zona Palermo ci vive, che padre Puglisi non l'ha mai conosciuto ma ricorda perfettamente l'odore diverso nell'aria, la mattina del suo funerale...
    Ecco, dal mio punto di vista questa decisione non è del tutto condannabile. Per un motivo molto semplice: la mafia comunica per "simboli", e trovo altrettanto "simbolica" la decisione di utilizzare un terreno sequestrato alla mafia per ergere qualcosa in nome di padre Puglisi, che era uno che si è fatto veramente ammazzare per andare in direzione opposta di molti altri suoi "colleghi" pecoroni... (ed è morto come un cane, senza che nessuno di quelli che lui stesso voleva aiutare muovessero un dito per aiutarlo)
    Ora... con una visione superficiale della situazione si potrebbe dire che invece di una chiesa ci potevano costruire un centro giovanile o qualcosa del genere... però considerando il contesto, la realtà ecc ecc... in effetti sarebbe stato più impegnativo e difficile trovare qualcuno che lo gestisse in modo "pulito", e impedire che più che un centro per il sostegno dei giovani diventasse uno dei tanti luoghi di aggregazione che diventano ufficio di collocamento per la piccola criminalità organizzata (succede). Per cui, forse, a questo punto, meglio una chiesa.
    Poi - per carità! - pure una parrocchia può rivelare lati oscuri e poco legali, però, ecco... da un punto di vista "simbolico" lo trovo coerente. E di sicuro non è la cosa peggiore che abbiamo visto sotto questo cielo.

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    1. Quel che metto in discussione è che sia stato regalato e non, per esempio, dato in comodato d'uso.
      Vorrei vedere a quanti altri ciò è stato concesso.

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    2. Guarda, i criteri di assegnazione dei beni confiscati alla mafia seguono una logica che è data dalla summa del diritto civile, penale, coscienza collettiva, etica religiosa, astrofisica e lettura dei fondi di caffè... ;-)

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    3. Hai dato una chiarissima spiegazione :-))

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