venerdì 3 maggio 2013

Non ho parole

La storia:
una bambina ha un tumore al cervello; le viene praticata una biopsia che dà risultati contrastanti e cioè
1) basso grado della malignità del tumore
2) alto grado della malignità del tumore.
I medici decidono, senza consultare un oncologo, senza mettere al corrente i genitori della bimba degli esiti divergenti della biopsia, di effettuare un intervento d'urgenza.
Non chiedono nemmeno il rinnovo del consenso ai genitori: operano e stop.
I quali genitori, fanno poi causa ai medici per lesioni gravissime, imperizia e negligenza.
Di giudizio in giudizio, la vicenda arriva in Cassazione, che emette la seguente sentenza: medici assolti.

Spero sia vera la teoria che il male volontario che uno ha fatto nella vita, gli torna indietro decuplicato.  
Anche se, secondo me, per questi giudici questa punizione non sarebbe abbastanza.
Intanto vorrei incontrarli per sputargli in faccia.

5 commenti:

  1. Non so, se io fossi stato nei panni dei genitori, se l' avrei fatta operare.
    Un responso che ti dice: sei malato ma contemporaneamente non lo sei.
    Vuoi essere operato?

    Ci son medici che fanno il loro mestiere fino in fondo e i meriti vengono dati ad entità soprannaturali inesistenti, e medici invece incompetenti che ci manca poco vengano premiati.

    P.S.:
    ma che è successo ieri al tuo blog?!
    Risultava cancellato! Infatti i tuoi commenti erano invisibili!
    o_o

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  2. @Daniele: il punto è che i genitori non sono stati informati dei due diversi responsi
    P.S. non so che è successo al mio blog, ipotizzo un mal di pancia di Blogger
    @Pyperita: già

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    Risposte
    1. Blogger con l' influenza intestinale!

      E quello il punto grave.
      Hanno deciso loro come se fossero loro i genitori.

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    2. Se fosse una decisione andrebbe ancora bene, perché saprebbero quel che fanno, io credo che sia invece un bug.

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