martedì 21 aprile 2015
Libro/i
Di Ken Follett in Italia sono stati pubblicati, nel:
- 2010, La caduta dei giganti
- 2012, L'inverno del mondo
- 2014, I giorni dell'eternità
tre libri che compongono "The Century Trilogy", una saga storica che racconta le vicende di cinque famiglie di diversa nazionalità: americana, russa, tedesca, inglese e gallese.
A me sono piaciuti molto tutti i suoi precedenti romanzi, però non sopporto le robe a puntate, quindi ho aspettato fossero usciti tutti prima di cominciare a leggere il primo, che ho finito ieri.
Lo dico? Non lo dico? Lo dico: una delusione micidiale.
999 pagine quando ne bastavano 400, o anche meno, per raccontare la storia. Oltretutto le vicende delle cinque famiglie sono quasi delle note rispetto alla narrazione complessiva (tipo: lei inglese, lui tedesco, si innamorano, si sposano di nascosto appena prima che cominci la grande guerra, si separano per anni, segue qualche scarno resonconto di cosa fanno, durante la lontananza, poi non se ne parla più per un bel po', dopodiché, zot!, risaltano fuori avendo due figli, e il primo va già a scuola).
In compenso viene descritto, nel dettaglio, cosa dicono (parola per parola) Winston Churchill, Lloyd George, il presidente americano Wilson e compagnia bella.
Dopo le prime 300 pagine ho fatto valere il secondo dei 10 diritti del lettore: ho saltato delle pagine, in quanto ero annoiata a morte.
Talmente tanto che sono passata direttamente alle ultime 50.
Pertanto escludo di leggere il seguito, cioè gli altri due.
Per chi, invece, volesse cimentarsi, download qui della trilogia completa.
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Nessun autore, per bravo che sia, può evitare di scrivere degli emeriti bidoni nella sua carriera, soprattutto quando hanno un editor privo di scrupoli che deve assolutamente lucrare sul nome di un autore famoso. Ovviamente nemmeno Follett sfugge a questa regola. Scommetto che questi tre tomi avevano il nome dell'autore in caratteri cubitali e i titoli scritti piccolissimi: se è così, sono proprio il classico caso che ho descritto qui sopra.
RispondiEliminaTranquilla, raiset ne trarrà una di quelle schifiction eterne: questi libri vanno perfettamente come sceneggiatura. Una stagione a libro, che ne dici?
RispondiEliminaIn genere mi piace Ken Follet però i libri troppo prolissi stancano e, da quello che scrivi, mi sa proprio che questi ultimi non li leggerò...
RispondiElimina@Trigo: sì, il nome dell'autore è a caratteri cubitali, il titolo non piccinissimo, ma molto meno grande; concordo sui bidoni
RispondiElimina@Louis: se c'è una cosa che detesto più di un libro noioso è proprio la schifiction (bella definizione!)
@Giulio: se esiste il superlativo di prolisso, è quello