martedì 3 novembre 2015

Maleducato e prepotente

Suona il telefono del capo, che è andato in banca, rispondo:
- Sì, pronto?
- C'è nomecapo?
- No, non è in ufficio
- Dov'è andato?
(Ora:
1) chi azz sei?
2) a che titolo vuoi sapere i cavoli del mio capo?
3) anche se tu fossi autorizzato a saperli, non te li direi perché non saluti, non ti qualifichi e non chiedi per favore.)
- Non saprei
- Mi dia il numero del cellulare
(Ora:
1) chi azz sei?
2) se non hai già il numero, ci sarà un motivo, no?
3) anche se io fossi autorizzata a dartelo, non te lo darei perché non saluti, non ti qualifichi e non chiedi per favore.)
- Non ce l'ho
- Ma com'è possibile che lei non...
Riappendo.
Inutile spiegare a chi non sa o non vuol capire.


4 commenti:

  1. Quando iniziano così qui da noi si taglia più corto: "No, è via tutta la giornata; chi devo riferire che ha chiamato?" A questa domanda o si qualificano (a denti stretti, e vabbe') oppure riattaccano.

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  2. Grande! Ben fatto!
    Le fila di questo tipo di maleducati iniziano ad essere sovraffollate.

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  3. Oh, come dispiace quando la linea "cade" all'improvviso...

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  4. @Ursus: non mi piace il vostro metodo, non dà soddisfazione :-)
    @Martina: grazie; fosse per me non ci sarebbe proprio fila
    @mpiegata: no, no, io butto proprio giù, così dall'altra parte si sente bene il rumore della cornetta che si schianta

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