venerdì 27 settembre 2013

Facce gattose

Non so se può essere definito meme, fatto sta che sta impazzando in Rete la pubblicazione di foto di gente che ha mezza faccia di gatto.
Non è merito di Photoshop, ma di una posizione particolare delle teste dell'umano e della bestiola.

Non capisco come diavolo hanno convinto i gatti ad assumere una posa così.

Ecco una serie di esempi:





9 commenti:

  1. Fagli i grattini sotto il collo e vedrai che si mette in quella maniera. Fallo mentre ce l'hai in braccio, piazza un fotografo in posizione strategica (lontano, con lo zoom e la focale lunga, per evitare che l'effetto profondità di campo rovini tutto) e taaaac, micioman è servito. Ovvio, però, che ci va un mucchio di pazienza; però il principio è lo stesso del "guarda come tengo su la torre di Pisa" dei tempi passati.

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  2. Colla sul mento? Ipnosi? Un topo che pende dal soffitto?

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  3. credo sia un po' come la vignetta di Snoopy qui sotto.
    I gatti hanno una dignità, ma per un po' di tonno...

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  4. Lo prendi in braccio appoggiandolo con la schiena al petto, con la mano gratti all'attacatura della coda e voilat, la goduria felina si scatena ;-))

    Buon inizio settimana Dalle ;-))

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  5. @Ciopp, @Tina: ricordando la gatta che ho avuto, nessuna di questi due tipi di grattate sortiva un effetto simile, il risultato era un allungamento orizzontale del collo e/o della coda
    @Ernest: addirittura? ellappeppa!
    @Impiegata: ha ha ha ha ha ha ha
    @Pyperita: sì, però è una roba simpatica
    @Locomotiva: ma dove glielo metti, il tonno?

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  6. Si vede che Poppy, la gatta che ho avuto per 20 anni era diversa dalla tua, ogni volta che la prendevo in braccio e le grattavo il fondo all'attaccatura della coda, partiva con la testa contro il mio mento e con rumori che non erano miagolii, ma manifestazioni di goduria estrema.

    Mica tutte le gatte sono uguali, calcola che me l'hanno scodellata in mano che aveva 19 giorni e ha avuto il tempo di umanizzarsi alla grande ;-))

    Buona giornata Dalle ;-))

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    1. La mia gatta (nome: Pelosa) era poco casalinga, preferiva stare fuori, in giro per villette e giardini, difficilmente stava in braccio per più di un secondo; però mi era molto affezionata; quando andavo, a piedi, a fare la spesa mi seguiva e mi aspettava fuori, se prendevo la macchina si sedeva nel parcheggio a tenermi il posto sin che tornavo e il mattino mi accompagnava al lavoro, che era a 500 metri da casa, al ritorno mi aspettava sul cancello.

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