giovedì 10 luglio 2014

NON si stava meglio quando si stava peggio

Quando sento dire "ah, in passato si stava meglio", seguito da racconti (ereditati da nonni e padri, dipende dall'età del tizio che parla) di come era bello trenta, cinquanta, settanta anni fa, che tutti si volevano bene, che la gente si aiutava, che si viveva meglio, che non si son più le mezze stagioni, etc. etc., mi incazzo.
Perché non è vero, perché sono stronzate, perché il benessere che abbiamo adesso trenta, cinquanta, settanta anni fa, manco se lo sognavano.
Per esempio:
l'acqua corrente in casa
il riscaldamento centrale
la gamma di cibi disponibili
le ore di lavoro
le attuali cure mediche
e via discorrendo.

Che stiamo meglio non lo dico mica solo io, lo dice anche un saggio, redatto dall'Università di Pisa, sintetizzato in questo grafico:

click per ingrandire
I due picchi negativi sono, ipotizzo io, dovuti alle guerre mondiali ma quello tra il 1911 e il 1921, per le donne, è causato soprattutto dall'epidemia di spagnola.
Ogni smentita è ben accetta, cioè chi ne sa di più è caldamento invitato a istruirmi in merito. Grazie.

10 commenti:

  1. L'umanità ha sempre avuto i suoi alti e bassi; non è che il passato fosse migliore di adesso, visto che l'uomo è uomo fin da quando il primo ominide s'è alzato sulle gambe per liberare le mani dalla fatica della deambulazione. In questo momento, però, stiamo vivendo forse il peggior basso della nosta storia di milioni di anni, quello che - tra il capitalismo sfrenato che ci sta mandando in bancarotta, guerre, interessi privati che passano sopra tutto il resto, uso smodato della tecnologia sempre per interessi privati, ecc. - ci condurrà all'estinzione. A meno che, visto che ci vantiamo della nostra intelligenza, non si cominci davvero a usarla per il verso giusto...

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  2. ahhhh allora sarà meglio che non passi da me oggi perchè ho scritto una cosa del genere... no scherzo diciamo che io parlo di come erano le persone, non tutte sia chiaro.
    Ma certi comportamenti di una volta si sono persi e un po' mancano.
    Sul fatto che questa società abbia di più rispetto a prima concordo, però forse questo ci ha fatto perdere qualcosa di importante per quanto riguarda le relazioni umane...

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  3. Una volta si stava meglio semplicemente perchè una volta si era giovani :-)

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  4. D'accordo con te, ma sul fatto che non ci sono più le mezze stagioni è un dato ormai acquisito! :-)

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  5. non ne so di più e concordo con te ma voglio solo evidenziare che alcune conquiste tipo "ore di lavoro" sono destinate a far scendere l'indice , la conquista del fine settimana , del sabato non lavorativo ce lo stiamo giocando insieme a tante altre cose ; fermo restando il problema della disoccupazione , qualche passo indietro sul sociale lo stiamo facendo f.

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  6. Non amo il "come eravamo" ma dagli studi di storia e sociologia non posso darti ragione al 100%.
    Ovvio che alcuni servizi che hai citato sono stati il benessere, ma ogni generazione ha avuto i mezzi per migliorare la propria posizione e quella collettiva.
    Appartengo alla generazione del 48, ragion per cui, la più odiata e detestata dalle mezze calzette che sparano stronzate su di noi dediti al "fumo, sesso, musica e la pensione".
    Scordano che siamo i figli del dopoguerra, cresciuti tra le macerie degli anni 50, la ricostruzione delle città degli anni 60 e alla fine, le nostre rivolte degli anni 70/80.
    Rifarei tutto, ma lasciami dire che per molti versi si, si stava meglio negli anni 70/80 per una sola ragione, non mancava il lavoro, uscivo da un posto ed entravo in un altro che pagava meglio, oggi se una persona perde il lavoro, deve baciare i piedi a chi gliene offre uno a 5 euro l'ora.
    Per le guerre che citi, tranquilla, è dagli anni 90 con la guerra dei Balcani e la democrazia a suon di bombe sull'Iraq che non si vive senza, vuoi mettere che chi fabbrica armi non può permettere parentesi di tregua.
    Buona giornata Dalle ;-))

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  7. @Gorrokh: sì, è un momento difficile ma che sia il peggiore mai visto non mi pare; pensa, per esempio, al Medioevo, all'Europa del 1600-1700, alle due guerre mondiali...
    @Ernest: le relazioni umane non riempiono lo stomaco e non curano le malattie, e scusa se sono brutale
    @Ernest: questo è vero :-)
    @Giulio: concordo assolutamente con te
    @F.: sul sociale di passi indietro ce ne sono stati parecchi e, temo, ce ne saranno altri ma, guardando la Storia, non è la prima volta e non sarà l'ultima
    @Tina: d'accordo con te sul lavoro, però come dico a F., è già successo e succederà ancora; i fabbricanti di morte hanno sempre guadagnato, dall'alba dei Tempi

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    1. Non troppo d'accordo su quei periodi storici ovviamente bui: all'epoca non avevano ancora i mezzi per distruggere integralmente la specie umana. Soprattutto, non eravamo 10 miliardi o più (sì, le stime ufficiali dicono 7, ma ci sono miliardi di umani che non sono mai entrati in alcun censimento); adesso siamo davvero in troppi, stiamo saturando tutte le risorse, e basta un niente - che, ribadisco, siamo ancora a malapena in tempo per evitare, se cominciamo fin da subito a usare in maniera coerente quegli ammassi di schifezza grigia che abbiamo nel cranio - a concludere la nostra esistenza col botto.

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    2. Bisognerebbe che tutti vedessero un film che in Italia è pressoché dimenticato: "I Compagni", di Monicelli. Illustra la condizione dei lavoratori ai primi del '900, che lottavano, tra l'altro, per ottenere la giornata lavorativa di 12 (DODICI) ore. Per non parlare di tutto il resto, sanità, condizioni di vita e via dicendo. No, non si stava meglio, come è già stato detto eravamo solo più giovani.
      danielegr

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  8. @Gorrokh: questo è un altro paio di maniche
    @Danielegr: questo film manco sapevo esistesse e, se è come dici, conferma il mio pensiero

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