Il Fondo è di 300 milioni di Euro.
Pardon, di 250 perché 50 milioni (un sesto del totale) il Mise li spenderà in consulenza, per farsi dire a chi dare i soldi.
Replica del Mise:
1) i 50 milioni costituiscono l’importo stimato dell’appalto tenuto conto delle risorse, ipotizzate in ben 5 miliardi di euro, che nel corso dei prossimi 5 anni – periodo di operatività del contratto di appalto – potrebbero essere veicolate dal fondo crescita al finanziamento di programmi di ricerca e sviluppo
2) l’aggiudicatario dell’appalto non avrà quindi diritto a 50 milioni di euro forfettari (importo massimo dell’appalto) perché la sua remunerazione riguarderà le attività effettivamente svolte in relazione al numero ed alla dimensione dei programmi che saranno finanziati dal fondo
3) l’attività richiesta per ciascun programma proposto dalle imprese impegna mediamente il gestore per un arco di 14 anni
Ah, davvero? E allora avrei tre cosine da dire al Mife:
1) i 5 miliardi potrebbero esserci, quindi non è detto che ci saranno
2) in ogni caso, i 50 milioni sono spendibili
3) se il contratto dura 14 anni, com'è che le ipotesi del Fondo sono di 5 anni?
I casi sono due: o si sburocratizza tutto quanto, oppure tutti questi bei progetti sono destinati a finire a gambe all'aria. L'Italia è l'unico stato al mondo dove ogni singolo aspetto della vita dei cittadini è sommerso da montagne di carta straccia: mo' basta!
RispondiEliminaguarda secondo me la vignetta dice tutto... spiega perfettamente come vanno queste cose.
RispondiElimina@Bazamm: magari mo' basta!
RispondiElimina@Ernest: l'ho scelta proprio per questo